Ten.

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Mancavano tre giorni a Natale e, di conseguenza, ne mancavano due al compleanno di Louis.
Se già il fermento per i regali natalizi mi aveva fatto impazzire, ora c'era pure da pensare al regalo e alla festa per Tommo. Jess, chiaramente, voleva fare le cose in grande.

"Pensavo che potremmo chiedere ai Payne se possiamo farla da loro..." disse tutta eccitata la mia amica, durante la nostra classica videochiamata serale su Skype.

"Sì certo. Vuoi far sloggiare una famiglia intera la sera della Vigilia perché il tuo boo-bear compie gli anni. Jess, ragiona, la mia è l'unica soluzione contemplabile" le risposi, mentre finivo di impacchettare i regali.

La vidi sbuffare, mentre si limava le unghie "Ma casa tua è piccola".

"Dovrei quasi offendermi, ma eviterò. Casa mia va più che bene, ha un tetto, un pavimento, delle pareti..."

"Ma no, non è quello... è che già mi immaginavo led lampeggianti, la console da dj, palloncini rossi e blu... ma credo che potremo fare tutto questo anche in versione mini a casa tua, d'accordo".

"In realtà, cara mia, io pensavo più ad una festa tra pochi intimi. Sarebbe stato carino unire utile al dilettevole, e festeggiare anche il Natale tra di noi, scambiarci i regali..."

La realtà era che una festa come quella che aveva in mente Jess era impraticabile nelle quattro mura del mio piccolo appartamento. Aggiungiamo pure il fatto che Louis aveva chiaramente detto che non voleva un festone a sorpresa, ma questo a Jess era entrato da un orecchio, ed uscito dall'altro. E poi sarei dovuta tornare in Scozia il venticinque mattina, quindi volevo sfruttare l'occasione per stare un po' assieme ai miei amici.
Se ve lo steste chiedendo sì, tra i miei amici ormai contemplavo anche Zayn.

Dopo la "giornata Hobbit", il suo atteggiamento nei miei confronti era cambiato radicalmente. Non più un commento acido, niente battutine, neanche un'occhiataccia arrogante. Il che non aveva fatto piacere solo a me, ma un po' a tutti: avevamo riniziato ad uscire assieme, e si era davvero venuto a creare un bel legame nella nostra compagnia. Harry era più sereno perché poteva tranquillamente passare del tempo con i suoi amici, ed io avevo iniziato ad accettare anche i lati fastidiosi dei caratteri di quei cinque ragazzi. Ormai le battute di Louis divertivano anche me, le risate da pazzo maniaco di Niall le trovavo carine, e la bontà di Liam, che prima trovavo irritante, adesso mi pareva il suo pregio maggiore. E poi c'era Zayn. Zayn era gentile, era divertente, era semplicemente una persona normale.
Oltretutto, questa nuova amicizia con lui mi rendeva... soddisfatta? Appagata? Il punto era che avevo finalmente qualcuno con cui parlare delle uscite di fumetti e manga settimanali, qualcuno con cui giocare ad Assassin's Creed o a PES se una sera non ci andava di uscire, qualcuno che capiva la mia eccitazione nel leggere il nuovo libro di JK Rowling. Inoltre non si rischiava di cadere in situazioni imbarazzanti, perché anche lui aveva iniziato a vedersi con una ragazza, tale Fiona, una moretta molto alta, molto magra ma anche molto timida, così tranquilla e pacata che spesso mi dimenticavo della sua presenza. Era comunque simpatica, sia chiaro.

Quindi, la situazione era davvero rilassante. Avevo un ragazzo che mi viziava -fin troppo-, degli amici con cui mi divertivo ad andare persino in discoteca, e un nuovo buon nerd-amico.

"Va bene, d'accordo, vada per la festicciola a casa tua. Per lo meno, fa che ci siano ettolitri di eggnog e vino" sospirò sconsolata Jess.

"Quello è poco ma sicuro, si è mai vista una festa natalizia in casa Vogel senza un apporto di alcol dignitoso?" le risposi, ridendo.

"Piuttosto, che regali stai incartando, eh? Cosa hai comprato? Soprattutto che regalo mi hai comprato?"

"Pfft, secondo te vengo a dirti che regalo ti ho fatto? - la vidi sbuffare, mentre preparava il necessario per la manicure - però sappi che a Louis ho fatto un regalo con i contro cazzi, e secondo me piacerà pure a te..."

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