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Gli unici abiti che avevo erano stati portati via, dovevo resistere fino all'ultimo.
Mi aveva tolto tutto ma non la voglia di vivere

Poi con molta calma ringraziai Debian che mi strinse forte a se.
Rimango a guardare dalla mia finestra il giardino pieno di fiori bellissimi, vagavo con i miei pensieri non mi accorsi che lui era entrato in camera.
Mi girai è con sorpresa vidi che mi aveva comprato abiti da donna molto suscinti.
Li butto sul letto è usci fuori senza dire nulla.
Pensai che lo faceva perché sarebbero arrivati i miei genitori.
Verso le 10 Debian entro in camera con un sorriso sforzato è disse :
Aurora dobbiamo essere pronte fra mezz'ora perché stanno arrivando i tuoi genitori.
Cosi feci scendemmo in salotto dove c'era Grabiel seduto con in mano un bicchiere di Ballantines.
Non mi degno di uno sguardo anzi mi ordinò di sedermi lontano da lui.
Cosi feci ero in ansia per l'arrivo della mia famiglia anche se sapevo che non mi avrebbero minimamente aiutata.
Debian entro in salotto con loro dicendo : signor Dassi sono arrivati.
Bene rispose con un sorriso a trentadue denti che mi tolse tutto il fiato sospeso per la paura.
Passarono due minuti è comincio a parlare con mio padre.
Aveva una voce rauca è fredda
insulto mio padre che abbasso lo sguardo senza dire nulla.
Mia madre subito intervenne dicendo :
ECCO ora siamo noi i colpevoli.
Noi abbiamo fatto quello che avevamo promesso a vostro padre.

I miei ricordi raffiorano la mia mente. Era il mio compleanno quando per la prima volta vidibil Signor Eduard Dassi insieme al sua moglie Anna Maria Leone è un bambino paffuto li seguiva.
Aveva un sorriso malizioso quando mi guardava è un'aria presuntuosa.
Già allora non mi piaceva molto non lo considerai nemmeno.
Era una bellissima festa organizzata da mia madre è volevo godermela tutta.
Mio padre si allontano con passi veloci insieme a Eduard. Dopo aver mangiato la torta decisi di andare a chiamare mio padre
apri la porta dello studio è vidi mio padre in ginocchio che
suplicava Eduard.
Mi nascosi è ascoltai tutto rimasi senza parole, mio padre era indebitato fino al collo con la famiglia Dassi.
Allora il Signor Eduard gli consiglio di fare una nuova proposta. Mio padre si alzò è senza ombra di dubbio gli disse:
Eduard potrai trovare assurda la mia proposta ma credo che sia l'unica soluzione. Tuo figlio potrà sposare mia figlia è noi ci mettiamo in affari.
Io sarò il tuo prestanome per le faccende sporche.
SI !ALLORA ANDIAMO.

Ecco perché non li sopportavo anzi li odiavo con tutta me stessa.
Con la mia mente ero altrove non mi accorsi di essere stata chiamata varie volte da Gabriel poi lo vidi avvicinarsi a me con uno sguardo glacciale è mi mollo uno schiaffo dicendogli : Ti sto chiamando! .
Mi voltai è gli dissi : Non credi di andare oltre.
ASCOLTAMI TU SEI MIA!
AHHH
CHE RIDERE.
IO NON TI CONOSCO.
MIO PADRE CON UN GROPPO ALLA GOLA DISSE :
SU CALMATI GABRIEL GLI PARLERO IO.
Grabiel si allontano con passo veloce è chiuse la porta.
Mio padre mi osservava è disse :
Aurora dobbiamo parlare!
Ora devi essere forte lui non ti lascerà mai anzi è sempre più convinto che sia il tuo padrone.
Papà urlai tutto questo è troppo io non sono innamorata di lui amo un'altro uomo.
Vediamo se ho capito bene disse mia madre.
Tu sei innamorata di un'altro uomo ma sei sicura che lui ti ami.?.
Cara vedi tu sei sposata con Grabiel Dassi.
Il quale non è uno qualsiasi.
Ascolta quello che sto dicendo rassegnati.

La Figlia Del BossDove le storie prendono vita. Scoprilo ora