Stupendo Fino A Qui||Fremione

"Ti prego, abbracciami"

E ecco arrivata la temuta Domenica.

Fred aveva dimenticato tutto. Dovevano pulire i spogliatoi dopo la partita.

Dopo i tanti "in bocca al lupo" ai Grifondoro, gli altri studenti cominciarono a prendere posto.
Ginny Harry e Ron erano molto preoccupati per i loro amici. George invece pensava sempre positivo.

L'aria era molto secca e umida, c'era qualche nuvola ma la giornata sembrava mantenersi bene. Fred pensò ai suoi amici, voleva essere lì con loro.

La partita andò per il verso giusto anche se i grifondoro persero per 50 punti.

Fred era pronto, si era diviso i suoi compiti, e spuntò nei spogliatoi subito dopo che i giocatori erano usciti.

Decise di partire da solo. Prima finiva e meglio era. Hermione arrivò in ritardo. Strano per essere lei.

L'ultima volta che i due si guardarono, fu nel brutto e famoso episodio nel corridoio.
Hermione era dietro di lui, era molto tesa.

"Hermione tutto questo ritardo..." esitò a dirle il ragazzo.

"Ricordati che è per colpa tua se siamo qui" Hermione prese una pezza.
Fred era da tanto che non prendeva una pezza in mano. Aprì la bocca per parlare, ma decise di non farlo.

Hermione, non era del tutto arrabbiata, ma cercava di evitarlo.

I due pulirono quasi tutto quando si presero una pausa.

"Ascolta" si prese di coraggio il Weasley.

"Ti chiedo scusa".
Ci fu silenzio tra i due. Hermione voleva accettare quelle scuse nel profondo.
"Ti prego, abbracciami".

Hermione si lasciò andare a un suo abbraccio. Forse era meglio agire con i gesti perchè con le parole non riusciva.

Fred non chiedeva mai abbracci. Ogni volta che Ginny lo abbracciava lui si innervosiva.
Si domandava perchè Fred fosse così triste. L'abbraccio durò parecchio. Erano entrambi all'impiedi. Lui le toccò i capelli legati stranamente da un codino, lei allora decise di appoggiare le sue mani intorno alle spalle.

Per un attimo si sentiva protetta, come quando decise di appoggiare la mano sulla sua per la prima volta. Non volle più staccarsi ma Fred dopo un pò lo fece.

Rimasero ancora molto vicini, lui con le mani le spostò i capelli davanti agli occhi e glieli portò dietro le orecchie.
I loro occhi parlavano soli. Dopo un pò si allontanarono dimenticandosi della punizione.

Senza parlare, i due ritornarono a lavoro.
Dopo una spolverata e lavata, quei spogliatoi brillarono, e i due ne uscirono soddisfatti.

"Ti va di parlare?" Chiese Hermione, ormai fuori dal campo.

"E che cosa ti dovrei dire?" Fred teneva la mani in tasca e guardava tutto tranne che la ragazza.

"Ad esempio, perchè sei così?"

"Così come?" Decise di guardarla dopo tanto.

"Infelice". Hermione si fermò e prese la sua mano.

"È normale" Fred le toccava le mani delicatamente.

"Normale?"

"Non ho te". A Fred sfuggirono quelle parole.