capitolo 2

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Mentre sto preparando la mia valigia mi cade l'occhio sul mio vecchio pianoforte. inizio a suonare ,suono note a caso, suono quello che provo in questo momento. La tristezza di dover lasciare l'Italia. All'inizio la canzone è debole ma poi diventa sempre più intensa, sempre più disperata. É come se quando suono io riuscissi a esprimere i miei sentimenti. rivivere la mia vita . Quando suono mi vengono in mente piccoli flashback, vedo mia madre sfocata, ha i capelli lunghissimi e neri, Ha un vestito blu.poi vedo me che le vado in braccio. E lei mi da un bacio. Senza accorgermene sto suonando questo piano fortissimo e mi stupisco di come non si sia ancora rotto. In questo memento provo una grande rabbia ,non capisco perché quella donna mi abbia abbandonata cosí, sono talmente arrabbiata e triste che comiciano a bruciarmi gli occhi,ma non voglio piangere ,non lo merita ,mi ha lasciata senza motivo. Poi vado allo specchio e mi guardo,ho i capelli lunghi e biondi, ho degli occhi azzurrissimi come il mare ,ho anche qualche lentiggine che copro sempre con del fondotinta perché le odio, del mio fisico non mi lamento sono abbastanza magra il che é abbastanza strano visto che non faccio altro che mangiare. Mio padre bussa alla porta 《avanti》dico io, 《Sharon ma non sei ancora pronta tra pochissimo dobbiamo partire, e poi guarda le tue valigie non sono ancora pronte e poi guarda 》《okey okey arrivo subito 》lo interrompo io e lui esce. Io mi metto dei pantaloncini una maglietta bianca e le mie adorate vans rosse.

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In aereo
Devo ammettere che lasciare la casa dove sono cresciuta in questi anni mi è dispiaciuto moltissimo se fosse stato per me non me ne sarei mai andata da li ma è stato necessario, e poi non voglio rendere le cose più difficili a mio padre ,so che anche per lui non è stata una passeggiata lasciare quel posto , mi ha raccontato spesso che quella era la Casa dove lui ha abitato con il suo primo amore mi ha detto che si chiamava Giovanna ,ma che poi è morta in un incidente stradale molto tempo fá ,ancora prima che mi adottasse.per questo dico che anche per lui non deve essere affatto facile lasciare quella Casa.《papà sono stanca di stare su questo aereooooo 》mi lamento io,《lo so tesoro anche io ma dobbiamo avere pazienza》《ma è da più di 5 ore che siamo qui uffa》mentre continuo a sbuffare mi addormento e quando riapro gli occhi vedo che l'aereo sta atterrando. 《Finalmente 》esclama un bambino seduto dietro di me 《era ora 》dice una signora 《siiiiiii siamo in america che belloooo 》dicono 2 ragazzine . Tutti sembrano felici di star per scendere dall aereo ma io invece non lo sono affatto sento la mie gambe tremare e mi è salita addosso un ansia e una grande paura ma non so nemmeno io perché. nonostante questo mi alzo e scendo da questo aereo. Ora un autobus ci sta conducendo dentro al aeroporto e quando io e mio padre simo dentro prendo un bel respiro. vedo in lontananza la mia valigia e mi fiondo a prenderla ma ...

False Identità (#wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora