capitolo 13

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Sono a casa stesa sul mio letto a pensare a tutto quello che mi ha detto isabel, ancora non riesco a crederci.
Sul comodino squilla il mio cellulare è vedo che è isabel 《hey isabel come stai?》《Meglio grazie, mi è servito sfogarmi con te》《grazie per avermi raccontato tutto》《Sharon ti prego non dirlo a nessuno》 《certo che non lo dirò a nessuno》le dico dolcemente 《grazie, comunque ti ho chiamata per chiederti se domani andiamo alla festa》《la festa?me ne ero scordata completamente, mi dispiace ma io non me la sento di andare a quella festa domani》《ma dai potremmo divertirci》《okey》《a presto》non ho proprio voglia di andare a quella festa peró ho visto che isabel ci teneva e non ho avuto il coraggio di rifiutare. Chiudo la chiamata e mi metto a guardare il soffitto, poi decido di alzarmi e di andare a fare una passeggiata forse un'pó d'aria mi farà bene.
Ho deciso di andare in spiaggia visto che è da una settimana che sono in Florida e non ci ho ancora messo piede. Stendo il mio telo sulla sabbia e mi ci siedo sopra, poi mi metto a guardare la gente davanti a me, sembrano tutti così felici e spensierati, ci sono bambini che si divertono a schizzarsi l'acqua mentre le loro madri parlano e prendono il sole ,ci sono ragazzi che si divertono a giocare a pallavolo e altri che leggono semplicemente un libro e poi c'è una bambina è seduta sulla sabbia e mi stupisco che lei sia da sola, poi guardo nella stessa direzione della bimba e vedo che sta guardando dei bambini che giocano, mi viene la pelle d'oca a quella scena perché mi ricorda tantissimo me da piccola, tutti giocavano felici io invece li guardavo semplicemente da lontano ero ingenua, timida ed insicura in più non mi fidavo di nessuno. torno a fissare la bambina ed ora noto che ha i capelli biondi e gli occhi azzurri e molto bella sembra quasi una bambolina, poi qualcuno si avvicina a lei e la prende per mano non riesco a vedere chi sia perché la luce del sole è troppo forte e non me lo permette, poi vedo che quel qualcuno si sta avvicinando a me, ma chi è? 《Ciao Sharon》mi saluta, ed ora capisco chi è, quella inconfondibile voce è solo di austin 《 ciao》 rispondo io semplicemente non guardandolo neanche. Sono ancora arrabbiata con lui per quello che mi ha fatto ma lo sono ancora di più per quello che ha fatto ad isabel 《come stai?oggi sembravi assente durante le lezioni》e si siede accanto a me insieme alla bambina, io non rispondo e continuo a guardare incuriosita la bambina che a sua volta mi sta fissando, austin lo nota 《lei è mia sorella Kristal》saluto la bambina e anche lei mi saluta con un sorriso《 Kristal perché non vai a giocare con le tue amiche》le dice austin e lei va ma invece di giocare con gli amici ritorna sul punto dove si era seduta prima e continua a guardare i bimbi giocare.
《Allora sharon, domani ci vediamo alla festa? Mi ha detto nash che tu ed isabel verrete》mi chiedo come faccia a conoscere Nash, ma evito di chiederlielo probabilmente saranno amici.
A quel punto mi alzo 《ciao austin devo andare》gli dico freddamente ,《ma sharon aspetta》io non mi giro neanche 《sharon》continuo a camminare e lui mi segue 《sharon》questa volta mi prende i polsi 《sharon che cazzo hai?, perché non mi parli?》 continua a stringermi i polsi 《austin mi stai facendo male》
《non me ne frega niente finché non mi dice cos'hai io non ti lascio》lo guardo sconvolta
《davvero mi chiedi cosa mi sia preso? Davvero hai il coraggio di stringermi i polsi in questo modo, sei solo uno stupido bullo del cavolo che si crede chi sa chi e che si prende la libertà di fare stupide scommesse solo per portarsi a letto una ragazza》dico gridando tiro via con forza i mie polsi dalle sue mani lui mi guarda scioccato probabilmente non si aspettava una sfuriata da parte mia, io mi giro e me ne ritorno a casa, stanca di tutto.

False Identità (#wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora