capitolo 11

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Pov. Austin

Mi sento malissimo ripensando a mio padre lontano da me ed il peggio è che io non posso andare da lui cazzo.
Sto abbracciando sharon così forte che ho quasi paura di spezzarla ma lei sembra non avere problemi e mi stringe altrettanto forte non ho mai abbracciato una ragazza così...così direi quasi puramente, di solito quando abbracciavo qualcuna lo facevo sempre con doppi fini invece ora mi sento così bene più lei mi stringe più sento la tristezza e la rabbia allontanarsi, poi lei si allontana e mi guarda i nostri visi sono davvero vicini e noi continuiamo a guardarci intensamente.
《Che cazzo state facendo ?》sento gridare mi giro di scatto e vedo una elizabhet isterica  《austin tu stai con me non puoi andare in giro ad abbracciare ragazze a caso 》io e sharon ci alziamo da terra, sharon ha una faccia quasi delusa ed io rimango a fissarla oggi è davvero bellissima 《allora...》ricomincia a urlare quella pazza 《Elizabhet che cazzo dici io non sono il tuo ragazzo e non lo sarò mai 》sono davvero furioso con lei 《oh invece si che lo sei caro austin, ti conviene esserlo》ed inizia a ridere in modo cattivo, ma non si rende conto che se ride così sembra solo una cretina? Peró sò che se lei ride in questo modo ha sicuramente in mente un piano, sharon continua a guardarci confusa ed io ho paura che elizabhet possa dirle o farle qualcosa la conosco troppo bene e so che sarebbe capace di qualsiasi cosa, quindi la prendo per un braccio ed inizio a trascinarla 《Sharon torniamo subito》le dico 《ok》

Pov. Sharon

non riesco a capire più nulla austin mi aveva detto che non stava con elizabhet ma lei invece dice di si...
Che poi io non so nemmeno perché mi stia preoccupando, insomma austin è mio amico e basta io non lo amo cioè non mi piace credo. No non mi piace. Peró Elizabeth doveva proprio arrivare in quel momento? Cavolo riesce sempre a trovare il momento meno adatto. Chissà dove sono andati e chissà cosa staranno facendo. Mi aggiro un'pó poi sento la voce di austin quindi mi avvicino, non dovrei spirali, mi dico mentalmente, ma si dai solo una sbirciatina 《perché hai detto che mi conviene essere il tuo ragazzo ?》chiede Austin visibilmente agitato ad elizabhet 《beh se non vuoi che io racconti alla tua cara sharon come sei in verità 》《non puoi farlo》《certo che posso》《no》《cosa c'è hai paura che sharon si arrabbi》ma di cosa stanno parlando? 《Assolutamente no》《allora perché non vuoi, dai austin perché non ammetti che ti piace sharon?》《non mi piace》austin si sta arrabbiando sempre di più, lo so che io non piaccio ad austin so che sarebbe impossibile che qualcuno si possa innamorare di me peró queste parole mi fanno male 《quindi ti stai avvicinando a lei per la lista ?》chiede Elizabhet con un sorriso cattivo, quale lista? 《si solo per la lista》cosa? 《sicuro? 》《si》《ok allora baciami》《no elizabhet》《visto, tu non vuoi perché ti piace sharon》《no, non mi piace sharon okey è solo una bambina noiosa che per convincerla a venire ad una stupida festa bisogna costringerla》《perfetto! 》 dice elizabhet e lo bacia, io mi metto a correre e sento gli occhi bruciare senza accorgermene sto piangendo trovo un bagno ed entro prendo un pezzo di carta ed inizio ad asciugarmi le lacrime da sola come ho sempre fatto. Allora sono solo questo per austin un gioco. Benissimo mi basterà stargli lontano e non parlargli.

Pov. Elizabhet

Austin mi sta baciando con prepotenza ed io ne sono felice perché il mio piano era esattamente questo, sapevo che sharon ci avrebbe spiati, quella stupida crede che io non l'abbia vista. beh ora sarà tutto perfetto sharon non vorrà più parlare con austin così i 2 si allontaneranno ed io e austin staremo insieme. Un piano semplice ed efficace brava Elizabhet.

Pov. Sharon

A casa

Sono stesa sul mio letto a guardare il soffitto prima ho detto a mio padre di andarcene perché non mi sentivo bene e lui mi ha creduto non ho più visto austin e spero di non rivederlo mai. Ma so che questo è impossibile anche perché domani c'è scuola...
Non posso credere a quello che ho sentito, quello che parlava non sembrava nemmeno austin. Non quello che conosco io almeno, lui in quel momento sembrava così cattivo e crudele non il solito austin dolce e divertente. Peró a quanto pare mi sbagliavo, sono una stupida sapevo benissimo che se mi fossi avvicinata a qualcuno mi avrebbe fatta soffrire. 《Tesoro hai bisogno di qualcosa?》mi chiede mio padre entrando dalla porta 《no no grazie ora sto meglio》《va bene per qualsiasi cosa chiamami》《certo papà》lui mi si avvicina e mi da un bacio sulla fronte 《buonanotte》dice《notte》voglio davvero un mondo di bene a mio padre, lui è l'unica persona della quale mi possa fidare.
Mi metto comoda sotto le coperte e mi addormento.
Rivedo quella casa in quella specie di bosco e poi come sempre inizia a piovere e gli alberi si dissolvono intorno a me, cerco di raggiungere la casa ma più cammino più la casa si allontana, poi vedo una sagoma nera venire verso di me. Mi sveglio di soprassalto come sempre, stesso sogno stesso risveglio brusco questo incubo continua da quando sono arrivata

False Identità (#wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora