Il quattro agosto arrivò presto, quel giorno andammo al mare come sempre, ma io cercavo di vivere ogni minuto dell'ultimo giorno che lo avrei visto, toccato, sentito la sua risata... La cosa più brutta era che lui non aveva fatto nessun passo verso di me, e di conseguenza anch'io non mi ero mossa, lui ha una fidanzata e anch'io ho un fidanzato, sembriamo due amici che si conoscono da tempo, ma in fondo tutti e due sappiamo che eravamo molto e siamo sempre un po' di più di due amici d'infanzia. Non so cosa siamo e non so cosa saremo, ma so quello che siamo stati, e non mi basta, non mi basta essere solo amici, perché io immaginavo come sarebbero stati i suoi baci, le sue carezze, per un anno, sapevo che i suoi baci sarebbero state diversi da quelli che ci siamo dati a tredici anni, sarebbero stati più belli,più profondi e più passionali, ma i miei sogni sono svaniti quando lui mi ha detto che ero come sua sorella, e mo chiedevo con dolore e a volte rabbia come potevamo noi essere fratello e sorella? Come posso immaginare i tuoi baci, e essere tua sorella? Come puoi scrutare il mio corpo e essere un fratello per me? Non aveva nessun senso, niente non aveva senso, i miei sentimenti incasinati, la mia delusione, e il dolore che provavo vedendo che la ragazza che lui baciava, toccava, amava non ero io.
***
Sono le otto e mezzo mi sono appena fatta una doccia e mi sto sistemando per uscire con Dan,mi sono messa una gonna a fiori che mi arriva sopra al ginocchio e una canottiera nera con la parte superiore in pizzo, mi sono truccata non molto pensante, solo mascara,eyeliner, e un rossetto bordeaux ben delineato sulle mie labbra.
Dan mi deve venire a prendere alle nove, sono già le nove meno cinque e mi sto mettendo i sandali neri, quando il campanello suona, vado ad aprire e vedo Dan che mi stava fissando.
"Ciao Dan"
"Ciao Ali, sei pronta?"
"Sì"
Intanto mia madre uscí dal balcone e si avvicinò alla porta
"Oh! Dan sei tu?"
"Si, sono venuta a prendere Ali"
"Ah va bene ma non state fino a tardi"
"Oggi tarderemo un po', perché domani ritorno in Francia e volevo passare un po' di tempo con Ali"
"Si certo, oggi te la puoi tenere"
Disse mia madre ridendo, mentre io ero diventata rossa dalla vergogna.
Uscimmo e ci incamminammo verso la strada principale, sentivo gli occhi di Dan addosso e non sapevo come reagire, beh anch'io a volte lo guardavo di nascosto, e penso tutti e due lo avevamo capito.
"Andremo in quel bar vicino alla spiaggia, mi sembra un posto carino, no?"
"Si, andiamo dove vuoi tu"
Risposi
Arrivammo al bar e ci sedemmo in un tavolo in fondo, per non essere al centro dell'attenzione, dopo pochi minuti il cameriere si recò al nostro tavolo per prendere l'ordine.
"Io prendo un cocktail, tu Ali?"
"Io un succo alla fragola"
Il cameriere se ne andò lasciandoci soli
"Niente alcolici eh?"
"No, oggi proprio no"
"Mica ti ubriachi con un cocktail ..."
"Beh, dipende di che cocktail si tratti e di che dimensione"
"Beh questa frase è un po... "
"No! Ma cosa pensi? Sei proprio un depravato!"
"Non ho detto niente, solo che ho preso il secondo significato"
Disse con un ghigno stampato in faccia, arrossii e volevo sprofondare in quel momento.
Portarono la mia bibita e il cocktail di Dan, e non mi sbagliavo sulle dimensioni.
"Menomale che non ti saresti ubriacato"
Dissi con un sopracciglio alzato mentre Dan beveva un sorso dalla cannuccia.
"Beh non avevo idea che fossero bicchieri così grandi, e che la quantità di alcool fosse così alta, in Francia anche se bevi cinque di questi sei ancora lucido"
"Non siamo in Francia e forse sei tu che riesci a reggere l'alcol"
Dissi sorridendo
"Vuoi un sorso? Il tuo succo mi sembra poco invitante"
"Okay, proviamo questa bevanda magnifica che mi descrivi"
Mi avvicinai alla cannuccia di Dan e per un attimo pensai che anche lui aveva bevuto li, e le sue labbra si erano posate lì, succhiai e deglutendo sentii il sapore amaro e dolce che mi faceva bruciare la gola, finii di bere un sorso e mi risedetti sulla sedia.
"Mamma mia, questo è tutto alcol"
Dissi sentendo ancora il retrogusto
"Si vede che non sei abituata a bere"
Disse Dan con un espressione da saputello.
"Cosa intendi ubriacone? Guarda che posso bere anche di peggio di quello"
Dissi con tono di sfida
"Ah ma davvero?"
Dan chiamò il cameriere e lui si avvicinò al tavolo
"Prendiamo degli shots"
"Ci sono tante varietà, vodka, gin, jager... "
Prima che il cameriere potesse finire la frase Dan lo interruppe
"Portaci due shots a testa, quelli più alcolici"
Il cameriere se ne andò e io stavo fissando Dan da un bel po'
"Stai facendo percaso una gara?"
"Sì, ma nel caso tu non riesca a berli, non preoccuparti, li bevo io"
"Non c'è bisogno, non lascerò nemmeno una goccia"
Risposi fiera
Il cameriere ci portò due shots a testa, uno era blu, e l'altro color caramello, Dan aveva già finito la sua bevanda e io avevo lasciato nel bicchiere un po' di succo, giusto nel caso ne avrei avuto bisogno.
Prendemmo lo shots dal tavolo
"Devi berlo in un sorso"
"Lo so, non sono così ignorante"
Lo bevemmo contemporaneamente, la mia gola andava a fuoco, doveva essere propria un'alta concentrazione di alcol.
"Allora, Ali? Percaso ti lacrimano gli occhi?"
Disse ridendo
"No caro Dan, non stiamo mangiando peperoncini piccanti"
Risposi ridendo
Bevemmo tutto quello che ci avevano portato e dopo un po' già sentii i primi giramenti di testa, Dan invece sembravo lucido... Sembava
Andammo via dal locale ma ci era rimasto ancora un po' di tempo, così amdammo in spiaggia e ci sedemmo sullo sdraio, tutti e due. Nessuno di noi stava parlando, c'era solo il rumore delle onde e del vento, mi appoggiai al petto di Dan, e lui abbassò la testa per starmi più vicino. Alzai la testa e ci ritrovammo molto vicini, mi spostai di poco e sentivo il suo respiro sulle mie labbra...
"Ali, perché?"
"Cosa?"
"Perché fai questo?"
"Non sto facendo niente"
Dan si alzò dallo sdraio e anch'io lo feci, ritrovandoci di fronte
"Ali dobbiamo stare lontano l'uno dall'altro, dobbiamo essere solo amici cazzo!"
"Io non ho mai detto il contrario"
Risposi, mentre gli occhi mi pizzicavano
"Cosa facciamo allora con le labbra a un palmo dall'altra?"
"Io non..."
"Ali, siamo fidanzati, non so se è perché abbiamo bevuto o qualcos'altro,ma tu devi essere solo mia amica"
"Beh, non mi sei sembrato così indifferente!"
"Non voglio usarti"
"Ovvio! Dillo che non ti piaccio e smettila di far finta di volermi bene, alla fine non sono stata solo io quella a prendere l'iniziativa"
"Ali, non sono lucido, non riesco a distinguere quello che devo e non devo fare"
"Quindi dai la colpa all'alcol? Sei un codardo"
"Ali non voglio farti male"
"Come potresti farmi più male di così?"
"Lo vuoi sapere? Va bene, te lo dico allora"
"Ti ascolto"
"Se io mi metto insieme e te, e poi ci lasciamo, non avremo più un rapporto stabile, ne come amici ne come conoscenti, comiceremo ad odiarci e a non andare d'accordo per ogni cosa, e non voglio che alla fine diventeremo due estranei"
Incomiciai a piangere, mi sedetti sullo sdraio
"È tutta colpa di questa maledetta distanza vero? Non potremmo mai appartenerci, anche se nella parte più profonda del nostro cuore lo vogliamo più di ogni cosa, vero? Saremmo solo amici e tutti i baci, le carezze che desidero, non le avrò mai, sai a volte penso che il destino sia crudele, mi ha fatto innamorare di una persona che non avrò mai, e che non posso nemmeno fare tentativi per averla, perché sei mille chilometri lontano da me."
"Anch'io lo penso, e se ora ci baciamo, facciamo l'amore, sarà peggio, perché io ogni ragazza cerco un parte di te, cercoi tuoi stessi capelli, occhi, carattere, non voglio cercare i tuoi baci e le tue carezze, è già una frustrazione pensare a te sempre, anche se l'ultimo bacio ce lo siamo dati tre anni fa, e non voglio avere altri ricordi che fanno male"
"A volte penso al nostro bacio, così innocuo, e infantile, e immagino come sarebbe darti un bacio ora, che siamo cambiati, e ci sono altre cose di mezzo"
Dan si avvicinò e e sfiorò il suo naso con il mio e mi abbracciò
"Credimi Ali, domani mi ringrazierai di non averti baciato, perché quel bacio ti piacerà per il momento, ma mentre il giorni passano, diventerà un ricordo nostalgico"
Dan mi asciugò le lacrime e ci incamminammo a casa mia, sotto il mio palazzo, ora era il momento di salutarlo mi avvicinai lo abbracciai forte e affondai il viso sul collo per annusare il suo profumo, lui mi cinse alla vita e mi strinse forte, poi mi raccolse i capelli in un pugnoe mi avvicinò ancora di più a se.
"Buon viaggio Dan, co vediamo l'anno prossimo"
"Grazie Ali, non vedo l'ora"
Dan se ne andò e sentii un groppo alla gola, incominciai a piangere come una bambina che aveva perso il suo giocattolo, ma io avevo perso una parte del mio cuore, e solo dopo tanto tempo, l'avevo capito.• Finalmente ho aggiornato! Sono stata impegnata questi tempi, ho gli esami e sono strapiena di compiti, verifiche ecc
Comunque la storia non finisce qui, avanzerà con il passo del tempo, ora si parlerà della relazione con Alex fino a quando arriverà Dan ad Agosto, e vedremo cosa succederà.
So che i capitoli sono corti, ma essendo una storia vera, cerco di riassumere anni, mesi, giorni e non voglio annoiarvi troppo con tani dettagli.
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Amore infantile
RomansaE se un incontro cambiasse la tua vita? E se fosse iniziato tutto da bambini? Sarebbe vero amore? Ali una ragazza molto timida incontra Dan, la loro storia d'amore continua per anni tra litigi, delusioni, e passione. Ma cosa succederà ? Potrà divent...