2.Seconda estate

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Non vidi Dan fino all'altra estate,quando lo incontrai sotto il mio palazzo... Era in bici ed era cresciuto un po' ma era rimasto sempre lo stesso,con quel faccino da angelo... quando lo vidi stavo sperando che non mi avrebbe riconosciuto,ma ero sempre la stessa ragazzina con il caschetto, quindi era impossibile non notarmi
"Ali!"
Gridó Dan.
"Ciao Dan."
"Ehi,mi sei mancata."
Che cosa? Gli sono mancata?
"Ehm... Anche tu."
"Ci vediamo dopo al parco, abbiamo tanto di cui parlare."
Sgranai gli occhi...
"Ok."
Me ne andai a casa e mi preparai, mi misi una cannottiera e dei pantaloncini corti, cercai di sistemare i miei capelli disordinati e crespi e andai al parco. Dan mi stava aspettando seduto sull altalena ...
"Ciao."
Mi disse cortesemente.
"Ciao."
"Ali,come ti ho già detto,vorrei parlare con te."
"Sono qui per ascoltarti..."
"L'estate scorsa noi stavamo insieme... E mi chiedevo se c'è ancora qualcosa tra di noi..."
"No, volevo anche io chiarire, penso che le cose successe siano state un po' da bambini, meglio se restiamo amici ."
"Ma Ali perché non possiamo riprovarci?"
" Ho tanti inpegni Dan, e in più non vorrei che scoprisse qualcosa mia madre... Dimentichiamo quello che è successo l'estate scorsa."
Dan mi fissò con dispiacere e sbuffò
"Va bene, ma siamo sempre amici, no?"
"Si certo."
Me ne andai scocciata, non avevo voglia di spendere tempo con un bamboccio e me ne andai a casa.
Il giorno dopo, andai in spiaggia, quando vidi Dan parlare con una ragazza magra, abbastanza alta,mora con i capelli mossi, appena mi vide si distaccò e andò a sedersi sullo sdraio, mi ero incuriosita ma non ero gelosa,decisi di non andare da Dan a fargli domande, avrebbe dubitato dei miei sentimenti...
Il giorno dopo era il mio compleanno, vennero i miei nonni e le mie cugine Anna e Chiara. La mattina andammo in spiaggia, volevo presentargli Dan, visto che avevano sentito parlare di lui ma non lo avevano mai visto. Dan non c'era, ritornai a casa e pranzai con la mia famiglia e Lea, lei c'era sempre ai miei compleanni, di pomeriggio ritornammo in spiaggia ma di Dan nessuna traccia.
"Lea,hai visto Dan oggi?"
"No, forse è andato dai suoi nonni"
Rimanemmo fino alle sei ad aspettare ma non venne.
"Lea adesso io vado a casa, è tardi"
"Si ma alle otto ci vediamo al parco, ok?."
"Va bene."
Andai a casa e mi feci la doccia, poi mangiai e mi misi un vestito blu semplice, ero rossa sulle guance, perché ero stata tutto il giorno in spiaggia. Alle otto meno cinque uscii di casa insieme alle mie cugine.
"Non ti sembra strano che proprio oggio, il giorno del tuo compleanno, lui non c'è?"
Chiese Anna.
"Penso che non si ricordi neanche del mio compleanno."
Arrivai al parco e vidi Lea e Dan, quando Dan mi vide mi venne incontro.
"Auguri Ali!"
"Grazie! Pensavo te ne fossi dimenticato..."
"Certo che no, non sono venuto in spiaggia perché volevo farti una sorpresa."
Tiró fuori dalla tasca una scatola e la aprì, c'erano dentro un'anello,una collana e degli orecchini, prese l'anello e si inginocchio davanti a me.
Mi baciò la mano e me la strinse forte.
"Ali, penso che mi sto innamorando di te, voglio stare con te."
Rimasi sbalordita e guardai  Lea e le mie cugine che erano rimaste a bocca aperta.
"Dan, quello che è successo l'anno scorso, è stata una cosa da bambini, solo adesso ho capito che è stato un errore che non commetterò mai più."
Lo guardai, i suoi occhi alla luce lunare erano così malinconici, tirai indietro la mano e mi allontanai.
Dan si sedette siull'altalena e si mise la mano davanti alla faccia, ritornai dai lui.
"Mi dispiace."
Dissi con la voce tremante.
Aveva gli occhi lucidi e gli scese una lacrima sulla guancia, non mi parlò e rimase mortificato, mi alzai e feci segno alle mie cugine di andarcene...
Quando Lea si avvicinò ...
"Ali! Il regalo..."
"No, non posso prendelo, ridaglielo ."
"Ali, non lo fare stare ancora più male, cazzo! Prendi sto regalo!"
Lo presi e me ne andai a casa, quella notte mi sentivo in colpa e il giorno dopo non avevo voglia di andare in spiaggia, dissi a mia madre che ci  sarei andata  più tardi.

****
Ero seduta sullo scivolo del parco, quando vidi la ragazza di mora,quella che stava parlando con Dan ieri,mi guardò e si avvicinò allo scivolo
"Ciao."
disse, aveva una voce molto acuta e particolare.
"Ciao..."
Mormorai
"Io sono Emma."
"Mi chiamo Ali."
"Ah, che bel nome... quanti anni hai?"
"Dodici,e tu?"
"Io tredici ... Hai la casa qua vicino?"
"Si, quel palazzo rosa dietro all'hotel."
"Io sono qui per le vacanze... Penso che possiamo doventare amiche no?"
"Si, certo."
"Dan mi ha raccontato molto di te."
Disse Emma con un tono scherzoso...
"Ah, è tuo amico?"
"Ora sì, comunque ho visto la scenata che ha fatto ieri per mettersi insieme a te."
Rimasi a bocca aperta ma prima che potessi parlare Emma continuó
"L'ha fatto anche con me, è la sua strategia per conquistare le ragazze,noi stavamo insieme l'estate scorsa."
"L'estate scorsa?! Sei sicura?"
"Si... non mi dire che stava insieme a te?!"
"Diciamo di sì."
"Sai quanti anni ha Dan?"
"Si, dodici, come me..."
"Ti ha pure mentito sull'età, anche a me... beh, lui ha undici anni e a quando ci siamo conosciuti mi ha mentito dicendomi che aveva la mia stessa età."
Rimasi un minuto in silenzio non sapevo cosa dire, quel brutto stronzo stava con me e con un'altra contemporaniamete?
"Senti, Emma ci possiamo vedere più tardi?Stai nei paraggi ."
Andai a casa e pensai a quello che avevo appena scoperto...
Uscii di nuovo e vidi Dan seduto sulla panchina del cortile del mio palazzo, passai senza parlargli e lui si alzò chiamandomi, sulla stradina che portava al parco mi prese la mano
"Lasciami!"
Gridai.
"Ali,cosa è successo?"
"Sei un bugiardo, e io pensavo che tu fossi innocente e con un'anima pura, mi sono sbagliata..."
"Ali ma cosa ho fatto?!"
In quel momento Emma spuntò dalla casetta li vicino all'hotel, Dan appena la vide si incupì.
"Tu stavi con me e con lei contemporaneamente e se non bastasse mi hai mentito anche sulla tua età!"
"Credevi di passartela liscia Dan? Che le tue bugie non sarebbero venute a galla?"
Disse Emma,con un tono deciso.
"No, Ali non è così"
"Non voglio sentire più niente, lasciami in pace!"
Me ne andai correndo, ero molto arrabbiata con Dan e non volevo nemmeno sentire le sue cazzate.
Di sera quando uscii Dan era li ad aspettarmi, cercai di evitarlo, ma sapevo che finché non avrebbe detto la sua versione, non mi lasciava in pace.
"Ali quello che ha detto Emma è esagerato, è vero che stavo con Emma l'estate scorsa, ma appena ti ho visto, e abbiamo parlato Emma ha capito che mi piacevi tu e me lo ha chiesto lei di interrompere la nostra relazione, per quanto riguarda l'età è vero,ti ho mentito perché sapevo che se avessi saputo che ero un'anno più piccolo di te non mi avresti accettato. Ti prego, scusami!"
"No, anche se ti scuso non dimentico le tue bugie,hai capito? Immagina se io non avessi parlato con Emma, avresti continuato a mentirmi sull'età,o no? Non voglio più avere a che fare con te, è stato bello conoscerti!"
Me ne andai prima che lui potesse dire qualcosa, non mi girai a guardarlo, oppure sarei scoppiata in lacrime, il giorno dopo me ne ritornai nella casa in città, visto che Dan se ne sarebbe andato, decisi di non vederlo più.
Mi faceva male aver preso quella decisione, ma non potevo accettare tutte queste bugie, mi chiedevo se anche le cose belle che aveva detto erano bugie... Non avevo più fiducia in lui.

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