16. Paura

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  "I'm crazy for you
Lord know what I'd do
I'd even die for you
Whatever you need
I'm down on my knees"
Stupid In Love - Jason Derulo  


Draco si morse l'interno guancia per l'ennesima volta. Erano passati pochi giorni e la fine del mese di tempo si avvicinava sempre di piu'. Si svegliava la mattina pensando cosa avrebbe fatto per non ridursi all'ultimo, ma poi non riusciva mai a tenere fede ai proprio propositi un po' perche' cercava ancora di ribellarsi quella forzatura e un po' perche' non aveva proprio voglia di una cerimonia pomposa. Sposandosi, pero', avrebbe dovuto invitare tutte le famiglie magiche piu' in rilievo in modo da mostrare a tutti la propria scelta, Potter non l'aveva precisato, ma era certo che avrebbe dovuto seguire certi criteri. Bisognava integrare il mondo magico, come farlo se non con un pomposo matrimonio fra le due parti piu' in vista? Sbuffo' e si alzo' dal letto, come poteva essere certo che tutto questo non avrebbe rovinato cio' che era riuscito a costruire? Forse lei si sarebbe stufata, avrebbe potuto decidere di non partecipare piu' a quella farsa da un momento all'altro. Come poteva vivere con tale paura? Non era giusto farlo.

Una volta infilato l'intimo si stiracchio' con un gemito di dolore, il braccio destro si era addormentato visto che lei l'aveva usato come cuscino per tutta la notte. Accenno' un sorriso, in fondo, se era per lei poteva anche sopportare questo fastidio ogni mattina per il resto della sua vita. Cosa andava a pensare? Forse stava diventando pazzo; non che gli dispiacesse, ormai sapeva di essere un folle per lei. L'avrebbe portata via da quel covo di matti, forse il Manor non era il caso dopo il rientro dei propri genitori, pero' forse un'ala piu' riservata poteva diventare un'opzione. Era ora di ritornare a contatto con il mondo magico.

Il giovane Malfoy si trascino' in bagno per sciacquarsi il viso e lavarsi i denti, le mattine erano diverse, un po' piu' luminose, da quando l'anello era al dito di un'altra. Quando rientro' in camera cerco' di non ridere, appoggiandosi allo stipite della porta.

-Ma tu, Granger, non fai mai qualcosa di avvincente?

Hermione sussulto' alla sua voce tanto da perdere la presa sul libro che teneva in mano, sbuffo' sonoramente e cerco' la pagina giusta prima di scegliere una risposta adatta.

-E tu, Malfoy, vuoi farmi morire d'infarto prima del matrimonio? Non credo aiuti la tua causa.

-Acida come sempre.- Roteo' gli occhi lui, buttandosi sul letto sopra di lei.

-Hey!- Lei cerco' di spostarlo. –Sto soffocando!- Non fini' di dirlo che si ritrovo' seduta su di lui.

-Ora puoi respirare meglio?

-Decisamente. Sei sveglio da molto?

-Non lo so, dimmelo tu.- Si porto' le braccia dietro la nuca. –Piuttosto, credi di vestirti oggi?

La riccia si rese conto solo allora di essere completamente nuda e, in un moto di imbarazzo e iperattivita', quasi strappo' il lenzuolo per coprirsi; provocando cosi' le risate del biondo.

-A me piaceva la visuale, sai, due belle tette di prima mattina.- Commento' sorridendo.

-Non una parola, furetto.- Sbotto' lei.

-Non mi chiamavi cosi' da anni, perche'?- L'espressione era mutata: preoccupazione.

-Abitudine, credo. Non ci ho pensato.

-E a li' giu' ci pensi?- Sogghigno' l'ex mangiamorte, cercando di non pensare al nomignolo.

-A dove?

Improbabile Ma Non Impossibile - DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora