7. Azkaban (Seconda parte)

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"Black and white melt into grey

Till every truth is stripped away

When nothing's wrong nothing's okay

Everyone has been betrayed"

  End of me - Ashes Remain  


Il corridoio in cui si trovavano era umido e freddo, il trio rabbridi' e tento' di infilarsi di piu' nei vestiti che portavano, nel disperato tentativo di recuperare almeno un po' di calore. Hermione accenno' un sorriso divertito; in ogni sua missione ci sarebbe stato un trio che comprendeva lei e due ragazzi. Cerco' di scacciare via quel pensiero per riuscire a concentrarsi meglio su cio' che doveva fare. Era li' per trovare il suo ragazzo ed evitare che quella piccola parte buona che era riuscita a fatica a tirar fuori fosse definitivamente uccisa da quel posto e dagli spettri che lo popolavano. Avanzo' lentamente, controllando ogni cella e ogni porta, con la continua sensazione di star infrangendo la legge. Un altro sorriso prese forma sulle sue labbra: ma lei stava effettivamente infrangendo la leggere aiutando un detenuto ad evadere.

-Cosa ti diverte tanto?- Chiese Will.

-Stiamo infrangendo un sacco di leggi.

-E quindi?

-Io non lo faccio mai, o quasi mai.- Provo' a spiegare ma presto si rese conto che non era il solito trio, quello era stato distrutto e non sarebbe piu' tornato insieme.

-Perche' ci siamo fermati?

-Perche' ho visto un dissennatore, Alec.- Mormoro' sottovoce.

-Un che?

La riccia gli fecce cenno di restare in silenzio, indicando un mantello nero che fluttuava davanti ad una delle poche e minuscole finestre distribuite lungo il corridoio. Nessuno oso' fare un passo, aspettando che l'ombra si spostasse.

-Che diavolo era quello?

-Un dissennatore. Si nutre dei ricordi felici dei prigionieri.- Spiego velocemente, riprendo ad avanzare.

-Chi cazzo farebbe una cosa del genere?!

-Sta' zitto, Alec!- Sussurro' lei. –Il ministero, per assicurarsi che nessuno scappi da qui.

Alec si morse con forza un labbro, obbligandosi a non porre altre domande; si rendeva perfettamente conto che era gia' una grandissima fortuna essere riuscito a infiltrarsi nella missione di salvataggio, poteva aspettare di tornare a casa per delucidare i punti che non capiva, punti che guarda a caso erano sempre di piu' mentre si avvicinava a quel mondo diverso dal suo. Come aveva fatto a vivere fino ad allora senza porsi domande e senza dubitare che la sua fosse l'unica dimensione esistente? Si senti' stupido nella sua sicurezza di aver sempre vissuto in certezze che erano completamente crollate pochi mesi prima. Un colpo' leggero su un fianco lo riporto' alla realta', ricordandogli che doveva prestare attenzione se voleva uscire vivo da quel posto e soprattutto se voleva riuscire a salvare quel che restava della persona che aveva amato e per la quale ancora provava qualcosa.

-Ancora nulla?- Chiese.

-No, scendiamo di un piano.

-Sicura?

-Siamo a quello piu' alto, e' l'unico che avessi mai visto.- Rassicuro' iniziando a scendere.

-Dovresti far andare prima me.- Obietto' Will.

Improbabile Ma Non Impossibile - DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora