Sono Una Stronza,ma Tu Amami!

Io e lui..soli

La sveglia suonò alle 6:20 (uffi ora sono costretta ad alzarmi presto gli orari scolastici si sono stabilizzati) presi dall'armadio dei jeans neri attillati,con un maglioncino bianco e le mie convers nere,lasciai i miei capelli color marroni sciolti sulle spalle ma arricciai le punte,misi gli occhiali(si indosso anche gli occhiali per sfortuna)e andai a prendere lo zaino (sta volta i miei genitori si alzarono presto).
Si fecero le 7:00 (puntale come sempre)appena arrivai alla fermata c'era lui,quella giacca rossa e i pantaloni color nero corvino,fissava la strada non si era ancora accorto di me (meglio così,almeno mi nascondo nella folla) mentre stavo andando in mezzo alla gente,mi sentì presa per un braccio stavo quasi per cadere ma mi ritrovai tra le braccia di Manuel,non dissi una parola

M:Buon giorno eh! Stavi cercando di scappare da me?! Perché ad ogni costo io ti ritroverò

Io:N-n-no cosa pensi,non volevo scappare da te stavo solo...

M:Lasciamo stare ora tu verrai con me.

Io:Abbiamo la scuola

M:Per un giorno la scuola può aspettare

Fece un sorriso,il primo sorriso che gli ho visto ed è bellissimo.
Salimmo sull"autobus,appena partimmo io fissai il finestrino tutto il tempo e Manuel fissava me (non è per male ma dopo un po quando qualcuno mi fissa perdo la pazienza)

Io:Scusami tanto,ma non mi piace essere fissata in questo modo

M:Che modo avrei di fissarti?

Io:Be..un modo che mi rende nervosa...

M:Bene bene,quindi ti rendo nervosa?!

Io:Non volevo dire quello..Io volevo solo dire...

M:Dai ora scendiamo siamo arrivati.

Mi prese per mano e scendemmo dall'autobus,arrivaromo in un piazza piena di edifici,ma ad un tratto mi colpì un'arco contornato di edera con fiori piccoli e viola,dall'altra parte dell'arco vidi un giardinetto,pieno di fiori e alberi.
Ad un tratto Manuel mi portò all'interno dell'arco ma ci fermammo,mi guardò dritta negli occhi,si avvicina sempre di più io mi sentì nervosa ed indetregiai fino ad arrivare alla parete dell'arco mise le braccia appoggiate al muro per chiudermi,mi mancava il respiro

M:Pam...Io...

Io:T-t-Tu cosa

M:Da quando ti ho visto non faccio altro che guardarti i tuoi modi di fare,il modo brusco in cui mi rispondi quando sei troppo fissata..Pam io non faccio altro che pensarti

Si avvicina sempre di più al mio viso,mi sento strana,come se qualcuno mi stesse stringendo lo stomaco

Io:Manuel,cosa stai facendo

M:Pam,ti prego,Ora siamo io e te.

Siamo io e lui,dovrei lasciarmi andare ma è come se lui mi bloccasse con i suoi occhi.
Ad un tratto sentì le sue labbra sulle mie,non seppi che fare,ero immobile le uniche azioni che feci è chiudere chiudere gli occhi e allaciarli le braccia al collo.La sua lingua chiedeva il permesso di entrare,io acconsentì,erano all'unisono la mia e la sua,un dolce bacio in questo meraviglioso arco.
Manuel si staccò mi guardò con que gli occhi e il suo affanno,mi fece un sorriso e mi prese per mano,mi portò alla fine dell'arco dove si affaciva un meraviglioso posto lo stesso che visi prima.
Ci sedemmo a terra,io sono ancora scossa da prima,mi sento ancora le guancie rosse,e lui li che mi guarda con i suoi occhi grandi

Io:Manuel...per prima,vedi che..

M:Non dire niente,era un nostro momento,ti prego non rovinarlo.

Io:Perché mi hai portato qui?

M:Vedi,tutto questo che ci circonda?! Mi ha fatto pensare a te,alla tua semplicità e spontaneità,e poi se un giorno succederà qualcosa tra noi mi ricorderai qui.

Questo ragazzo mi stupisce sempre di più,mi conosce appena e ha fatto tutto questo per me,non ho parole.
Si sono fatte le 16,siamo già sull'autobus per tornare a casa,Manuel si è proposto di accompagnarmi a casa (sono contenta lo ammetto).
Arrivammo davanti a casa mia,Manuel si avvicinò sempre di più a me,sento di nuovo la sensazione di prima,il mio stomaco che si stringe le mie guancie in fuoco e il mio cuore che perde sempre battiti,siamo quasi vicini con le nostre bocche,ma ad un tratto sentì un urlo dietro di me,mi girai e vidi mio fratello (non ci credo è tornato).