Primo anno di superiori

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Dio,la sveglia è già suonata sono le 7:00 mi devo preparare l'autobus passa alle 7:30.
Mi alzo è prendo dall'armadio un maglioncino bianco con le strisce orizzontali blu è un paio di leggins neri e le mie Allstar blu,mi faccio una coda alta,un Pó di mascara e una matita nera,mi metto un pó di fard color pesca e sono pronta per uscire,saluto i miei genitori con un bacio (ancora dormono),e mi avviò alla fermata.
Sono arrivata,e sono solo le 7:15 ancora l'autobus deve arrivare,prendo dalla tasca il mio telfono e metto le cuffiette, ascolto la mia canzone preferita di Avril Lavigne "Give you what you like",mi perdo totalmente nella musica,nelle parole,nel ritmo,ma ad un certo punto qualcuno mi toccò una spalla,mi girai ed incontrai due occhi grandi è marroni,cappelli arrufati,e quel profumo di ammorbidente che ti invade le narici,era semplicemente un ragazzo come tanti ma provai subito una scossa.
Ad un tratto mi risvegliò dai miei pensieri con un pizzicotto.

X:Scusa,ti ho fatto male non volevo,ma tu non rispondevi.

Io:No,scusa a me,non volevo rimanere immobile

X:Comunque l'autobus è arrivato

Io:Grazie,tu prendi questo?

X:Si,comunque prima non mi sono presentato il mio nome è Manuel!

Io:Piacere mio,mi chiamo Pamela ma la maggior parte mi chiama Pam.

X:Okey Pam andiamo se no perdiamo l'autobus,ci sediamo insieme visto che non conosco nessun'altro?

Non ci credo,mi ha chiesto di sedermi vicino a lui,ne anche lo conosco ma non ho visto ragazzo più attraente di lui.

Io:Va Bene,anche io non conosco nessuno.

Ci sedemmo e per tutto il tragitto non dicemmo una parola,appena arrivammo alla fermata della scuola scesi,ma seguita da Manuel non capì il motivo ma ad un certo punto lui mi chiese:

M:Anche tu vieni in questa scuola?

Io:Si,che corso fai?

M:Chimico,tu?

Io:Em..anche

M:Wow..allora saremo nella stessa classe,almeno ho trovato un'amica!

Un'amica?Siamo amici? Non lo so lo conosco appena,ma è vero anche che oltre lui non conosco nessun'altro,saranno cinque anni molto interessanti.
Ci sedemmo all'ultimo banco della terza fila,l'aula non è piccola ma ne anche grande più che altro è spaziosa per 28 alunni.
Sono solo le 08:05 siamo solo 6 ragazzi, tra cui una ragazza dai capelli biondo cenere lunghi e mossi sulle punte,occhi azzuri(classico nelle ragazze bionde) all'impatto sembra simpatica ma mia madre mi dice sempre che prima bisogna conoscere una persona per fidarsi. Un' altra ragazza ha i capelli castani di media lunghezza lisci,occhi verdi,lei sembra già diversa dalla ragazza con gli occhi di ghiaccio è,più timida è riservata, nel primo banco della prima fila è sola (povera). Poi ci sono due ragazzi che hanno già fatto amicizia il primo è poco più alto di me,capelli neri con gli occhi verdi non è male,il secondo invece ha i capelli biondi con gli occhi castani anche lui è poco più alto di me.
Si sono fatte le 08:30 e sono arrivati già tutti,io e Manuel stiamo in silenzio per tutto il tempo mentre gli altri fanno amicizia,ad un tratto spunta la professoressa di italiano,bassa è robusta con gli occhiali,capelli corti si presenta:

P:Salve ragazzi,sono la vostra professoressa di italiano sarò con voi solo per tre anni,il primo giorno inizieremo con le presentazioni, chi vuole iniziare?
Tu,signorina con la coda?

Posa il suo sguardo su di me,non mi sono mai piaciute le presentazioni uffa.

Io:Salve,il mio nome è Pamela ma tutti mi chiamano Pam,ho 14 anni e ad agosto ne faccio 15,mi piace molto leggere libri,mi piace la chimica e diciamo che con l'italiano ce sempre stato quel disprezzo reciproco,e poi non so cos'altro di dire penso di aver finito.

Dopo avermi presentata mi sedetti, non mi accorsi che quando dissi che io e l'italiano ce un disprezzo reciproco la classe si mise a ridere,ma Manuel no,lui rimase solo a guardami con que gli occhi marroni che ogni volta che incrociavo lo sguardo mi veniva una scossa.

La prosseforessa rimase li con il suo sguardo serio,non disse una parola,però poi nel suo viso si creò una smorfia,quasi un sorriso forzato,dai incominciano bene.Poi passò con gli altri a presentarsi,mi colpì molto una ragazza di nome Helena,era molto simile ha un maschiaccio ma con qualche tocco di femminilità,ha i capelli corti,non è truccata,jeans a cavallo basso e le Air force nere con i lacci fucsia.
Incrociò subito il mio sguardo di curiosità e mi fece un sorriso io ricambiai, ad un tratto suonò la seconda ora,non entrò nessuno(Wow ne anche il primo giorno è si assentano i professori) la classe si mise a parlare tra se,ce chi già parlava dell'impressione di altri compagni,ce chi si scambiava il numero,però mi accorsi che Manuel mi stava ancora fissando,non mi sono mai piaciute le persone che mi fissano.

Io:Scusa,non vorrei essere scortese,ma perché continui a fissarmi?

M:Non lo so,mi piace il tuo sguardo perso,anche alla fermata quando non mi rispondevi,sei strana ma curiosa.

Io:Scusa? Curiosa in che senso?

M:Non lo so te l'ho detto,ma quando saprò come sei,tranquilla non ti deluderó.

Cosa intendeva con"non ti deluderó? Che voleva dire? Pensieri il primo giorno di scuola non ne voglio avere.
Passarono tutte le 7 ore con professori strani e già antipatici,raccolsimo le nostre cose e ce ne andammo,ma non vidi Manuel (quel ragazzo è strano,poi lo sarei io pff).

Sono Una Stronza,ma Tu Amami!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora