3. Premesse/Promesse Fasulle?

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Cambiamenti.

Ritornati con la mente al ricevimento, gli sposi si accorerò degli sguardi fissi su di loro, che lui cercò di eludere ma fu difficile.

«Bene bene quanta folla....per un innocente bacio!» fece spallucce e accarezzò il bel viso della moglie che rise in un suono profondo.

«Puà come siamo pudici; roba da osterie. Per favore!» Thea rise forte nel vederlo in quel modo.

'Dio!' quanto amava quel uomo! Un sentimento che non aveva mai provato per nessuno, neanche per il suo defunto primo marito era stato cosi intenso. Staccandosi dal attuale marito alzò lo sguardo per ammirare la splendida sala dimensionale che Helia aveva creato apposta per loro. Guardò le stelle attraverso limmenso soffitto a volta, fatto interamente di vetro e assi metalliche dorate. Tutto seguito da un immensa sala da ballo principesca, con i tavoli degli invitati tutti in torno, e quello degli sposi al centro. Quella splendida sala aveva preso il posto del immenso giardino ingresso che ti accoglie non appena oltre passate le mura, tutto quello logicamente era stato fatto solo per gli invitati e gli sposi. Gli umani non potevano vedere nulla per loro era una semplice giornata al castello. Ogni cosa era stata studiata troppo bene, per la loro sicurezza e la segretezza del loro mondo. Teha si accarezzò il pancione e si perse restando con lo sguardo, puntato in quelle stelle stupende.

«Devo sempre pescarti da qualche parte mogliettina smarrita!!» le mormorò lui al orecchio, cingendole la vita e stringendo l' avambraccio intorno al pancione. Tornò a guardare il marito che si tastò ogni oggetto dimensionale in suo possesso. Come gesto scaramantico poi le sorrise e aggiunse.

«Tutto ciò è meraviglioso che dire » emise stringendola a se un po' più forte, come sempre capiva al istante ciò che stava ammirando la sua donna.

«Solo io mi sento fuori posto sai? » Thea si voltò nella sua stretta, gli rimise le braccia al collo sorrise, e lo guardò con i suoi occhioni grandi.

«Io trovo che Helia abbia fatto uno splendido lavoro!» ammise posando la testa sulla sua spalla.

«E poi io la proposta te l'ho fatta!» solo che lui non ne aveva voluto sapere, rise chiudendo gli occhi e facendo le sue fusa speciali, lo sentì ridere con un suono dolce, era cosi bello sentire quel suo trillo vicino al suo orecchio.

«Quando ci si mette è un portento!» le disse in tono allegro e orgoglioso, ma era più che sicura che quel complimento era rivolto più a se stesso che al fratello, a volte si chiedeva quanto realmente grande fosse lego del marito.

«Facesse funzionare anche le sue relazioni sarebbe una cannonata ah, ah, ah» la guardò con espressione sorridente tenendola tra le sue braccia. Poi lo percepì roteare gli occhi, in segno di dissenso, quando lei mugugno, non comprendendo cosa centrasse con quello che lei gli aveva detto giocando.

«Smettila di tentarmi non possiamo per adesso! Lo sai!» emise in tono severo, ma dolce visto quello che provava per lei e il loro piccolo.

«Domani scapperemo dove vorrai tu! E saremo solo noi tre!» la rassicurò sistemando una ciocca dei suoi capelli, che era sfuggita al acconciatura.

A un tratto sembrò che tutto si fermasse, lei percependo il cambiamento degli eventi, aprì gli occhi e staccando le braccia dal collo del marito si voltò. Reginald Zenit era lì di fronte a loro due, con un bicchiere di champagne in mano. Era lì fermo che si scambiava sguardi con il figlio, che lei percepiva in uno stato di tensione. Poi lo vide fissarla negli occhi, e lei sostenne quello sguardo senza batter ciglio, come da protocollo militare che ancora le scorreva nelle vene.

«Anthea Zenit oggi ho l'orgoglio di definirti una di noi!» pronunciò al improvviso.

Sentì lo stomacò del marito vibrare contro la sua schiena, e non poteva biasimarlo visto tutto quello che aveva fatto per dividerli, e tentare di ucciderla.

DIMENSION - Romero Zenit Chonicoles - Sigillo Della Rosa! (Revisione e Fine)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora