Capitolo 6

1.6K 83 1
                                    

Rimasi ferma, lì davanti a quella stanza, con in mano la mia cartelletta, cercando di capire quello che mi aveva appena dello quell'uomo. E se stessi per morire a causa della troppa energia? E se i miei poteri morissero? E se mi trasformassi per sempre in un mostro? Avevo troppe domande che giravano per la mia testa, e ad un certo punto sentii James stringermi la mano portandomi via.
Quando ci girammo per andare via da quella stanza ci ritrovammo davanti a noi il signor Jasper Sitwell (uno che faceva parte dell'Hydra) con in mano una tuta nera con al centro una stella rossa.
"Ecco questa è per lei signorina Russel, sarà la sua nuova divisa, visto che ora fa parte dell'Hydra deve essere ben messa. Poi ora lei è la nuova partner del signor Barnes e deve essere coordinata a lui in tutti i sensi."-disse Sitwell porgendomi la divisa.
"Ah grazie...per la divisa insomma"-risposi a lui facendogli un cenno con la testa.
"Beh dovreste andare, una macchina blindata vi passerà a prendere alle 4:20 sotto casa vostra per portarvi vicino all'appartamentino di Captain America. È lui la vostra prima missione....ora scusatemi ma vi devo lasciare a dopo"-ci fece un cenno di andare via e se ne andò anche lui.
"Dai andiamo a casa, ci dobbiamo fare una doccia e mangiare..."-mi disse James portandomi verso la porta dell'ascensore.
Cliccai il pulsante per andare giù ma l'ascensore dopo un po' non arrivò, quindi mi voltai me ne andai verso le scale di emergenza e saltai giù, James invece si fece tutte le scale.
Quando arrivai giù mi guardai intorno se riuscivo a vedere James, ma guardandomi bene attorno non lo vidi ancora. Di colpo sentii qualcuno arrivare dietro di me ansimando.
"Hey Alex...ma quanto ci hai messo?"-mi chiese James con il fiatone piegandosi e appoggiando le mani sulle gambe per cercare di riprendersi.
"Tecnicamente questa domanda la dovrei fare a te...però lasciamo perdere allora andiamo in taxi o a piedi a casa?"-chiesi ridendo a James.
"Beh la risposta mi sembra ovvia..."-rispose cercando di rialzarsi.
"Uh...allora taxi...sai avrei fatto una corsetta ma se preferisci il taxi...come i bambini"-sottolineai la parola Bambini visto che mi stavo avviando all'uscita e James era lontano. D'un tratto si alzò e corse verso di me.
"Mollacciona vediamo se mi stai dietro"-mi disse ridendo sorpassandomi correndo.
"Hey ma che diavolo!! Aspettami James sei partito prima!!"-gridai dietro di lui iniziando a correre.
Grazie ai miei poteri in 10 secondi fui subito accanto a lui.
"Ehm dicevi?"-dissi a James ridendo e intanto correvo all'indietro.
"Hey occhio alla macchina"-mi avvisò James.
"Che cos.."-non feci tempo a finire la frase che andai addosso ad una macchina, ma con i miei poteri riuscii a sorpassarla saltando all'indietro, quasi volavo. Quando ritornai sulla strada, sorpassai James e mi fermai davanti a lui di colpo.
"Dicevi James?"-gli dissi con sorriso malizioso.
Lui si fermò davanti a me e si grattò la testa in segno di imbarazzo.
"Dai vieni qui"-gli feci cenno con una mano di venire verso di me e lo abbracciai. Continuavo ad avere quella sensazione, di conoscerlo da sempre.
"Vuoi restare tutto il tempo qui?! Dobbiamo farci la doccia e mangiare."-mi "rimproverò" James scherzosamente.
"Uh aha si giusto andiamo"-mi scusai imbarazzata.

Mentre James faceva la doccia io continuai a guardare la mia cartelletta medica, volevo saperne di più della mia evoluzione. Stufa di leggere appoggiai le braccia sul tavolo e osservai attentamente la stanza; era vuota e solitaria, proprio come l'anima di James, notai che non vi erano foto, ne ricordi...magari era lui il ragazzo che immaginavo e che si trovava sempre nella mia allucinazione.
"Hey è il tuo turno tocca a te a fare la doccia...ma che hai fatto al tavolo?"-chiese James entrando nella stanza con solo un asciugamano intorno alla vita; riconnettendo il cervello notai che il tavolo era macchiato di nero, specialmente vicino alle mie braccia...che cosa mi stava succedendo?
"Io...non lo so James"-dissi con voce preoccupata.
"Alex tranquilla vai a fare la doccia e non leggere più quella cartelletta, non devi dristarti, specialmente quando devi svolgere delle missioni importanti come questa."-mi rispose James cercando di tranquillizzarmi.
"Ok vado"-dissi alzandomi dalla sedia andando verso il bagno.
Quando chiusi la porta del bagno iniziai a togliermi i vestiti, spogliandomi notai che i miei avambracci erano neri...entrai nella doccia e iniziai a lavarmi, grattando specialmente le braccia.
Finita la doccia, uscii, presi l'asciugamano me lo misi addosso e andai davanti allo specchio a guardarmi. Mi appoggiai sul lavandino e mi guardai intensamente allo specchio, il contorno dei miei occhi era più scuro del solito, come se avessi messo l'ombretto ma non era così; ero anche leggermente più alta e leggermente muscolosa. Guardai le braccia e il nero era sparito...che diavolo mi stava succedendo?
Finito di asciugarmi andai in camera e mi misi la tuta che mi avevano dato, mi stava davvero bene e poi era anche bella,e comoda. Uscita dalla stanza andai giù in cucina per mangiare qualcosa.
"Hey James sei pronto?"-chiesi gridando da una stanza all'altra.
"Si mangiano velocemente che tra poco ci vengono a prendere, ah ricordati la pistola che ti può servire"-mi rispose James uscendo dal salotto e venendo verso di me, anche lui aveva una sorta di divisa e sul suo braccio bionico mi accorsi che c'è sempre stata una stella rossa. La tuta gli segnava tutto il corpo specialmente i suoi pettorali e i suoi muscoli, devo dire che ha un bel fisico. Ritornando con la testa a posto, presi da mangiare dal frigo, mi sedetti su una sedia e velocemente finii tutto.

DRIIN!!
Qualcuno aveva suonato alla porta, sicuramente sarà stato uno degli agenti di Pierce che ci doveva portare vicino all'appartamento di Captain America. Mi voltai verso James e gli annuii in segno che era il momento di andare, prima di uscire James prese la sua maschera e me ne passò una anche a me così durante la missione non ci potevano scoprire.
Usciti di casa ci trovammo davanti un camioncino nero con vetri oscurati e davanti ad esso una Ford anche essa nera. Un agente ci tenne aperta la portiera del camioncino, e noi entrammo.
Dentro incontrammo Sitwell, che si trovava danti al posto accanto al conducente; quando eravamo entrati dentro il camioncino, l'agente alla guida partì a manetta.
Il "viaggio" fu silenzioso, forse era un bene così nessuno mi faceva salire l'ansia...già ne avevo tanta e non volevo peggiorare, James lo notò e si avvicinò di più a me tenendomi la mano, poi si voltò verso di me e mi sorrise.
Di colpo la macchina fece una frenata che mi fece cadere in avanti addosso ad un agente.
"Ok ragazzi siamo arrivati dovete scendere...ah James vai nel retro e prendi le armi."-disse Brock.
Io e James scendemmo dalla vettura, prendemmo le armi e andammo ad arrampicarci sul palazzo per poi andare all'ultimo, così il nostro attacco sarebbe stato fatto di nascosto, fortunatamente il palazzo era di mattoni quindi eravamo più agevolati nell'arrampicarci sul muro. Feci salire prima James visto che lui era abituato a tutto questo mentre per era una cosa nuova.
"Tieni questo e mira dentro casa, mi raccomando uccidi qualsiasi cosa tu veda"-disse James porgendomi un mitra m4. Mentre cercavo di trovare un angolazione per mirare a Captain America, James entrò nell'appartamento dalla finestra e intanto stava attento a non fare rumore. Puntando il mitra trovai un movimento all'interno della casa, guardando meglio vidi che era il Capitano, puntai alla testa e sparai ma sfortunatamente gli sparai alla spalla, entrai in casa e sempre con in mano il mitra puntai sempre al Capitano. James saltò da dietro le spalle a Captain America e iniziò a colpirlo con il suo braccio bionico, io intanto andai davanti a lui e iniziai anche io a colpirlo.
Dopo un po' io e James riuscimmo ad atterrare il Capitano, mentre lui era accasciato a terra mi abbassai al suo livello, lo presi per il costume e iniziai a prenderlo a pugni.
"Devi morire!"-gridai mentre lo prendevo a pugni, per riprendere le forze mi fermai e Captain America mi disse soffrendo:
"Alex tu mi conosci! Ci consociamo da quando avevamo 7 anni."
"Io non ti conosco tu sei la nostra missione"-dissi gridando continuando a picchiarlo.
"Alex vi hanno cancellato la memoria! Tu mi conosci!"-rispose nonostante i pugni che gli stessi dando, poi si aggiunse anche James.

L'alba del giorno seguenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora