Capitolo 7

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"V-v-vi prego smettetela lasciatemi parlare io sono Rogers voi mi conoscete..."-tentò di dire il ragazzo a terra distrutto.
"Che cosa vuoi?"-disse James con voce roca.
"Se la smettete vi racconterò che cosa eravate una volta prima del congelamento."-rispose il capitano con quelle poche parole che gli rimanevano.
"Parla"-dissi anche io con voce arrabbiata prendendolo sempre dal costume"o porterò fine alle tue sofferenze".
Captain America cercò di tirarsi su piano piano a causa di tutte le ferite da arma da fuoco e i pugni che gli avevamo procurato io e James.
"Voi due siete stati congelati come me dalla fine della seconda guerra mondiale...solamente che durante la guerra siete stati catturati dai nazisti, vi hanno torturato e fatto esperimenti, quindi ecco perché tu Alex hai quei super poteri e anche tu James ecco il perché della tua forza imbattibile...per tutti questi anni i nazisti vi hanno tenuti congelati, e dopo il congelamento vi hanno cancellato la memoria così per non farvi ricordare di me, perché io sono una minaccia per l'Hydra e anche lo S.H.I.E.L.D. Lo è e voi siete stati addestrati per uccidermi.."quando fu seduto Steve tirò fuori dalla sua tasca una foto in bianco e nero"ecco questi siete voi due nel 40', questa foto ve l'ho fatta io in memoria del vostro anniversario di fidanzamento"si fermò e guardò la foto sorridendo debolmente"stavate insieme da circa 2 anni, vi amavate così tanto che ogni cosa che facevate la volevate affrontare insieme..."-disse Steve finendo la frase.
Ora si spiega tutto...ora ricordo, James era il ragazzo a fianco a me, era lui il ragazzo della mia allucinazione.
"Tu come mai sei ancora vivo? Chi ti ha tenuto al sicuro?"-chiesi sempre con voce dura.
"Lo S.H.I.E.L.D. Mi ha tenuto sempre al sicuro...Alex, Bucky vi prego credetemi, ci conosciamo da tantissimo tempo non voglio che voi moriate per una cosa di cui l'esistenza è grazie ad un mostro.."-disse Steve.
"Chi è Bucky?"-chiese James a Steve.
"Bucky sei tu...tu sei James Buchanan Barnes...tutti ti hanno sempre chiamato Bucky, era il tuo nome ormai..."-rispose Steve tossendo a causa delle ferite.
Io e James ci guardammo, ci alzammo e andammo a prendere il telefono per chiamare l'ambulanza.

Quando sentimmo una sirena ci dirigemmo verso la finestra per poi scappare, io e James eravamo troppo confusi per stare insieme a Steve e per di più credere a tutto ciò che aveva appena detto...guardammo un ultima volta Steve e ci buttammo giù dalla finestra per poi ritornare a casa. Che cosa gli avremmo detto a Pierce riguardo a quella sera?
Quando arrivammo a casa, chiudemmo subito la porta a chiave ed andammo in salotto a fare ricerche su internet riguardanti Steve Rogers e la storia mia e di James. Tutta la notte siamo stati svegli, uno davanti all'altro con il pc, a volte ci guardavamo e ci sorridevamo.
Era tutto vero...la storia che ci aveva detto Steve, le torture, gli esperimenti tutto.
Ad un certo orario io e James andammo a dormire, e non sapevamo comportarci, se come al solito o come una coppia di innamorati.
Quando mi sdraiai sul letto mi voltai verso James, e lui verso di me.
"Allora...che cosa diremo a Pierce di sta sera?"-chiesi a James preoccupata.
"Non lo so...gli diremo che è andato qualcosa storto..e che dobbiamo andare in un altro luogo per la missione..."-mi rispose sospirando.
"Tu credi a Steve?"-chiesi.
"Non lo so...a volte ho un immagine che mi appanna la vista, dove sono io e una ragazza in un ospedale uno a fianco all'altro, su dei lettini separati...e a me mancava questo braccio"-rispose facendomi vedere il suo braccio bionico"però ora sono troppo stanco per parlarne di questo ora vado a dormire notte."mi disse voltandosi dall'altra parte della mia.
Sospirai e mi girai anche io dall'altra parte.
"Buona notte.."-dissi e subito dopo mi addormentai.

Il mattino seguente mi alzai con un forte male alla testa e notai che le dita erano ancora nere, tranne le punte delle dita erano rosso sangue.
Decisi di scendere dal letto e andarmi a lavare. Notai che James non era nel letto...sicuramente sarà andato a correre.
Quando finii di lavarmi le mani finalmente diventarono normali, tranne le unghie ovviamente che rimarranno sempre così pitturate di nero. Sentii la porta del bagno aprirsi di colpo e io spaventata lanciai un grido e poi mi arrampicai sul muro.
"Hey Alex sono io James tranquilla."-disse lui puntando le mani verso di me per aiutarmi a scendere, anche senza il suo aiuto riuscii a scendere da sola.
"Scusa...mi hai spaventata."-dissi scendendo dal muro.
"Ma come diavolo hai fatto a salire lì sopra?"-chiese James indicando l'angolo in alto del muro.
"Tecnicamente non lo so nemmeno io...mi sono solamente spaventata e poi ho saltato semplicemente.."-risposi.
"Ah...capisco senti ho trovato questa foto sul tavolo della cucina...non so come ci sia arrivata.."-disse James porgendomi la foto in bianco e nero che ieri Steve ci aveva fatto vedere.
"Hey aspetta un secondo eh questa che roba è?"-chiesi a James notando che dietro alla foto c'era una dedica. James prese la foto e iniziò a leggere la dedica.
"Cara Alex è da circa 2 anni che io e te stiamo insieme e devo ammetterlo sono stati i due anni più belli e speciali della mia vita. So che è brutto scrivere una cosa importante quando in realtà dovrei chiedertela personalmente a voce, ma volevo che restasse un segno indelebile sia nel tuo cuore che dietro questa foto che ci rappresenta.
Alexandra tu sei la ragazza più speciale che abbia mai avuto, sei quella ragazza con cui vorrei ridere e scherzare ogni giorno, sei quella ragazza con cui vorrei vivere la mia vita nonostante debba affrontare la guerra, tu sarai sempre al mio fianco anche quando non sei a fianco a me in quel momento, quindi ti volevo chiedere vuoi sposarmi?..."-finì di leggere James sottolineando la parola Sposarmi, poi si girò verso di me e si avvicinò prendendomi dietro la schiena avvicinando di più a lui, mi guardò negli occhi, mise una mano sul mio viso e poi mi baciò.

L'alba del giorno seguenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora