Capitolo 16

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"Steve sei sicuro che questa sia la strada giusta? Perché non ricordò che per andare al nostro appartamento dovevamo fare questa strada.."-domandai e affermai preoccupata sporgendomi verso il sedile di Steve (dato che io, Scott e Bucky eravamo seduti dietro mentre Steve era alla guida e Scarlett era accanto a lui).
"O si sono sicuro che questa è la strada per casa"-rispose lui guardandomi dallo specchietto retrovisore, intanto sul suo volto comparve un piccolo sorriso furbo. Io ricambiai lo sguardo e feci spallucce e ritornai ad appoggiarmi sul sedile della macchina con la testa appoggiata sulla spalla di Buck che intanto riposava.
Dopo un po decisi di chiudere gli occhi anche io dato che ero davvero stanca dopo quella missione.

Dopo un ora e mezza di viaggio...
"Hey ragazzi svegliatevi siamo arrivati.."-sentii la voce di Steve e vidi offuscata la sua immagine, intanto cercando di svegliarmi continuava a smuovermi.
"Lasciami dormire Steve...ancora 5 minuti"-risposi con voce assonnata, mentre mi girai verso James per abbracciarlo caddi giù dall'auto...dato che James non era più seduto accanto a me. Quando mi rialzai da per terra osservai attentamente il posto in cui eravamo, mi era troppo famigliare.
"Ragazzi dove siamo?"-chiesi curiosa e preoccupata.
"Siamo a casa...beh a dire il vero la vostra vecchia casa"-mi rispose Steve indicando con la mano tutto ciò che ci circondava.
"Casa vostra è quella là...una volta voi due abitavate qui..."-finì Steve guardando verso una casetta a due piani in fondo alla strada.
Io senza badare agli altri, mi incamminai verso la casa.
Quando arrivai alla casa notai che era andata a fuoco, tutta la casa era di color nero, la porta di entrata era tutta rovinata come tutta la casa. Decisi di entrare ed "esplorarne" l'interno. Quando entrai vidi James seduto su una poltrona anche essa nera; era concentrato ad osservare un punto della parete, decisi quindi di andare a vedere cosa stesse osservando e quando entrai in salotto vidi che stava osservando il camino, e dentro vi erano alcune vecchie foto di due ragazzi che a quanto pare eravamo io e James.
Andai a sedermi accanto a James e gli misi intanto un braccio attorno alle spalle.
"Ora ricordo..."-disse lui di punto in bianco, sempre osservando il camino.
"Che cosa ricordi Bucky?"-chiesi io massaggiando la sua spalla destra.
"Ricordo del perché questa casa venne bruciata...è stata tutta colpa mia, ho dato fuoco a questa casa mentre ero controllato dall'HYDRA, mi ricordo che mi avevano ordinato di bruciare questa casa...ma non ricordo del perché di tutto questo..."-disse guardandomi tristemente.
"James ci saranno varie ragioni del perché ti hanno fatto fare tutto questo..."-risposi mostrandogli un piccolo sorriso di conforto.
Lui poi si alzò e si recò verso il camino, per poi abbassarsi e prendere le foto sparse per terra nel camino e guardarle attentamente.
"Guarda cosa eravamo..."-disse lui mostrandomi le foto avvicinandosi a me e sedendosi di nuovo sulla poltrona.
"Ora siamo delle macchine da guerra...che ammazzano chiunque intralci il nostro cammino"-disse con tono triste.
"Hey Bucky ti prego...possiamo cambiare, l'HYDRA è morta, ora possiamo iniziare una nuova vita!"-risposi con tono felice cercando di rasserenare il momento.
"Ora abbiamo un appartamento in città, non lavoriamo più per nessuno, i cattivi gli abbiamo fatti fuori, possiamo vivere tranquillamente ora...solo io e te"-finii la frase prendendogli il viso tra le mani e guardandolo intensamente negli occhi.
"Eh solo che..tu mi sei sempre mancata e ho paura di perderti un altra volta"-rispose con gli occhi lucidi facendo scendere una lacrima su quel viso triste, mentre io con l'indice gli asciugai il viso e gli diedi un dolce bacio sulle labbra.
"Ti amo Alex"-mi disse James sussurrandomi sulle labbra.
"Anche io ti amo"-risposi sorridendo.
"Ora andiamo davvero a casa, così ci sistemiamo e andiamo a cena fuori per festeggiare questo grande giorno di gloria"-dissi io alzandomi in piedi porgendo la mia mano così da poterlo tirare su e andare via da quella casa.
Quando uscimmo da essa, chiudemmo la porta e ce ne andammo via da lì. Ora mai era tutto finito, quella casa da un giorno o l'altro se ne sarebbe andata come i ricordi che ha portato per tutto questo tempo. La guerra è finita e una nuova vita è iniziata.

Arrivati alla macchina di Steve ci salimmo.
Disse che questa volta ci avrebbe portato al nostro appuntamento in città.

Durante il tragitto verso casa pensai ai miei poteri, a James e al nostro futuro...avevo paura si, paura che qualcosa di brutto ci accadesse ma in fin dei conti l'Hydra è morto. Io e James potevamo vivere finalmente, vivere una vita tranquilla, si con una grande responsabilità, tenere segreti i nostri poteri, ma potevamo vivere senza pericoli, senza qualcuno che ci cancellasse la memoria per poi non ricordare più nulla, senza ucciderci l'uno con l'altro senza nemmeno sapere cosa stavamo facendo. Potevamo vivere in pace.

(Il futuro di Alex e James lo lascio decidere alla vostra immaginazione.✨)

L'alba del giorno seguenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora