Capitolo 5

1.9K 94 4
                                    

Erano le 2:20 del mattino, io e James eravamo appena arrivati davanti a casa sua.
Quando apri la porta mi fece entrare, anche lui come me aveva il vizio di buttare le chiavi sul tavolino che si trovava all'entrata. Mi disse che potevo andarmi a fare una doccia calda e che se avevo bisogno di altro potevo chiedere a lui. Salii su al secondo piano, entrai nel bagno, chiusi la porta e mi spogliai. Quando mi tolsi la felpa mi ritrovai tante ferite sul corpo, ansimai dal dolore quando cercai di togliere del tutto la felpa. Chiamai James per chiedere dove fosse il kit medico, quando aprì la porta rimase immobile a fissarmi.
"Hey che hai? Non startene lì impalato aiutami!"-dissi a James quasi sgridandolo.
"Wow...sei bellissima"-mi rispose con tono dolce. Io risposi con un sorriso dolce e grato.
Lui entrò nel bagno e prese l'alcool e alcune garze per medicarmi. Si avvicinò a me e mi fece segno di avvicinarmi a lui, mi avvicinai a lui e misi le gambe sulle sue così potevo facilitargli il medicamento.
Quando prese un pezzo di cotone con alcool e me lo appoggio sulle ferite, feci un gridolino a causa del dolore che provavo.
"Shh tranquilla"-mi disse James con tono dolce, guardandomi intensamente negli occhi "ci sono io qui". Io mi voltai verso lui e lo guardai, quei suoi occhi azzurro misto verde...mi ricordavano qualcuno, sentivo il bisogno di lui, di sapere chi fosse veramente.
Mi mise una mano sul viso e piano piano si avvicinò sempre di più a me, riuscivo a sentire il suo respiro regolare ed era così tranquillo. Quando il suo viso fu a pochi centimetri dal mio si avvicinò del tutto e mi baciò. Era un bacio dolce e bisognoso.
Si staccò da me, mi sorrise e continuò a medicarmi. Quando faceva male lo notava e mi dava un bacio per tranquillizzarmi.
Finito la medicazione mi fece alzare con calma e mi aiutò a rimettermi in sesto così potevo fare una bella doccia calda.

Dopo la doccia, mi vestii e uscii dal bagno per poi ritornare giù al primo piano per bere qualcosa. Andai in cucina e presi un bicchiere d'acqua, poi andai in salotto e mi accasciai sul divano a causa della stanchezza; James si sedette a fianco a me e chiese:
"Cos'era quello?"-con tono incuriosito ma nello stesso tempo preoccupato.
"Cos'era cosa?"-chiesi confusa.
"Quello che eri prima...ti sei trasformata di punto in bianco in un mostro..."-mi spiegò.
"Non lo so nemmeno io...forse durante la prova del controllo dei miei poteri ho ricevuto troppe scosse e..magari mi hanno passato una sorta di virus...io..non lo so davvero"-risposi confusa e un po' triste, che cosa mi stava capitando? Da ragazza con forza negativa sono passata a diventare un mostro alto 2 metri e mezzo. Cos'ero io veramente? Non lo so.
James notò la mia stanchezza, e mi consigliò di andare a dormire su in camera da letto, perché quella mattina sarebbe stata lunga, faticosa e piena di allenamenti e decisioni importanti.

La mia sveglia suonò alle 5:30 del mattino. Come al solito mi alzai dal letto, mi sciacquai il viso, mi lavai i denti e scesi giù in cucina per fare colazione. Mentre prendevo una tazzina dall'armadietto, notai che non avevo vestiti da mettere...pensai di ritornare a casa mia però era tutta distrutta a causa della lotta di ieri sera con Captain America, Iron Man e Falcon.
Di colpo sentii una presenza dietro di me, mi girai e vidi James appoggiato alla porta della cucina.
"Che vuoi?"-chiesi.
"Immagino tu abbia bisogno di vestiti...su c'è un paio di pantaloncini da tuta corti fino alle ginocchia e una mia felpa...ti starà larga ma almeno avrai qualcosa da indossare"-mi rispose sorridendomi.
"Grazie mille James...allora quando ho finito andiamo a correre immagino"-chiesi a James e lui annuì.
Finito il caffè andai su a cambiarmi, visto che non potevo restare con dei vestiti rotti e bruciacchiati. I pantaloni mi stavano a pennello, la felpa un po' meno ma non mi importava più di tanto, almeno era calda, con un cappuccio che mi copriva la testa e aveva il profumo di James...
Misi le scarpe e andai giù da James. Aprì la porta, mi fece uscire e la richiuse. Come ogni mattina facemmo lo stesso giro della città, nascosti dai cappucci delle felpe e occhiali da sole.

Quando arrivammo davanti al palazzo più alto della città (quello dell'Hydra), ci togliemmo cappuccio e occhiali(a causa delle misure di sicurezza e per identificare l'identità)e poi entrammo dentro.
Come al solito andammo su nella palestra per allenarci con Brock, e dopo saremmo andati ad una riunione del signor Pierce, per avere maggiori informazioni sulle missioni che dovevamo affrontare io e James.
Durante l'allenamento oltre a Brock c'erano dei medici e delle guardie. Erano venuti lì perché sapevano cosa era successo quella notte, cioè la mia trasformazione in mostro, quindi volevano saperne di più e perciò dovevano osservarmi attentamente. Come al solito mi attaccarono dei fili e mi lasciarono ad allenarmi tranquillamente.

Notai durante l'allenamento che le punte delle mie dita erano nere...i dottori corsero subito verso di me per osservare le mie mani e per esaminarle.
Presero un campione del mio sangue e andarono nei loro reparti per studiare quale era la causa di quella "trasformazione" e cambiamento del mio corpo.

L'assistente di Pierce entrò in palestra e avvisò me e James di andare subito nella aula delle conferenze. Feci un cenno a Brock, presi la mia felpa, mi tolsi tutti i fili che avevo sul corpo e andai dove mi avevano chiesto di andare.
"Hey ora preparati perché Pierce ti farà un discorso di un ora su come svolgere le missioni...penso che tu ora mai sappia un pochino come si svolgano, ieri sera era un esempio, solamente che sta volta dobbiamo infiltrarci e uccidere sul serio."-mi disse James mettendomi una mano sulla schiena e avvicinandosi al mio orecchio.
"D'accordo.."-risposi sospirando.
Quando arrivammo davanti alla porta dell'aula delle conferenze James mi aprì la porta e mi fece entrare, poi di nascosto mi prese il polso e successivamente mi diede la mano. Io e James ci sedemmo davanti al tavolo del signor Pierce, visto che per me era la mia prima "riunione" e quindi per affrontare tutte le missioni volevo essere pronta e ben preparata, visto che ero in coppia con James non volevo che gli accadessero cose orribili, anche se lui è più forte di me.
"Buon giorno a tutti allora...come ben sapete la missione è terminare lo S.H.I.E.L.D., insieme a Captain America e gli Avengers. Sono una minaccia per l'Hydra e noi dobbiamo annientarli duramente per far sì che non vi sia più traccia dello S.H.I.E.L.D. e di tutte le loro combriccole segrete. Questa missione la affiderò a voi signorina Russel e a al signor Barnes. Spero che la svolgiate con attenzione e perfettamente, non voglio che ci siano errori, l'Hydra deve dominare."-disse fiero Pierce.
La riunione continuò ancora per una mezz'ora, ma poco importava tanto la maggior parte delle cose erano degli affari interni di cui a me non me ne importava.
Finito io e James andammo dai medici per saperne di più sui miei poteri e della causa della mia trasformazione.
Entrati nella stanza V, che veniva usata per esperimenti e cose varie, rimasi sbalordita, non avevo mai visto così tanti animali, insetti e per di più ragni nella mia vita. Un uomo dall'aria stanca venne verso di me.
"Sei tu Alexandra Johansen Russel?"-mi chiese lui.
"Si sono io"-risposi.
"Ecco tieni questi sono gli esiti della causa della tua trasformazione. A quanto pare i tuoi poteri si sono evoluti a causa delle continue scosse elettriche durante l'allenamento. Probabilmente ti fermerai a questo livello di forza, anche se ci si può aspettare qualcos'altro da te."-mi disse l'uomo porgendo una cartelletta verde con scritto sopra il mio nome e i miei dati.
"Ma dovrò rimanere per sempre con le punte delle dita nere?"-chiesi all'uomo che se ne era già andato. Egli si girò verso di me e mi rispose:
"No, ma il colore delle tue unghie sì...rimarrà sempre nero. A causa della tua evoluzione il corpo è cambiato, i tuoi capelli probabilmente cresceranno e la tua forza aumenterà...ora mi scusi ma devo andare".

L'alba del giorno seguenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora