Non pensare Ian! Non pensare! - Ehi! Sei caduto dalle nuvole? Ian..non pensarci ora! Mancano 4 ore. Inizia a pensarci..tra 3!- Ian sorrise
Passate tre ore e trenta
-scusate, un bambino è inciampato e si è fatto male..io sono da sola nella classe, potete occuparvene voi?- - chi è il bambino? - chiese cercando di allontanare Mickey dalla sua testa. -Yavgeny, dei Verdi- Ian scattó in piedi -io.. Faccio io!-
Yavgeny arrivò da Ian tutto imbronciato -Ehi campione! Fammi vedere un po' cosa ti è successo- prese il bambino è lo fece sedere sulla scrivania. Mentre Ian gli medicava il graffio sulla fronte gli chiese -ma..tu sei l'amico di papà dell'altro giorno vero?- Ian gli sorrise -si, sono...l'amico del tuo papà , che se non mi sbaglio, dovrebbe venire a prenderti tra poco!- - e tu come lo sai? - Ian lo guardò -non lo dire a nessuno...ma sono un mago- e iniziò a fargli il solletico. Proprio in quell'istante arrivo Mickey .
-oh! Ecco il tuo papà - Ian fece scendere il bambino dalla scrivania. Mickey si abbassò ad altezza del figlio -bhe? Cos'è successo?- -avevo la scarpa slacciata, e io non so fare il fiocco...e quindi sono inciampato- Mickey gli diede un colpetto sul sedere - ecco cosa faremo stasera! Ora vai a prendere la giacca!- Mickey rimase piegato a guardare il figlio correre verso la sua classe, e alla fine si alzò, guardò Ian . - è fantastico Yev! Mi fa un certo effetto vederlo così grande- erano tutti e due in imbarazzo. Non sapevano cosa dirsi. Mickey avrebbe voluto avvicinarsi e baciarlo, ma non lo fece - si, fa..fa un certo effetto anche a me vederlo così grande- tutte e due nello stesso instante fecero un respiro e dissero in contemporanea-senti,io...- si zittirono tutti e due. - eccomi! Papà andiamo al parco?- Mickey guardò ancora per qualche secondo Ian e poi guardò suo figlio -si, andiamo al parco- - ciao amico di papà- Ian gli fece un ciao con la mano, prima di afferrare una penna e scrivere il suo numero su un fogliettino - Mick! Tieni, il mio numero. Scrivimi. Ti prego- Mickey un po' titubante prese il foglio. Girò i tacchi e andò verso la porta con Yev.
Dopo aver cenato, e messo a dormire Yev, Mickey pensò al da farsi. Doveva scrivergli o no? -MICKEY! C'È IL TUO BELL'AMICHETTO SUL VIALE DI FRONTE. - Mickey scattó in piedi e si affacciò alla finestra. Effettivamente, Ian era dall'altra parte della strada che fumava la sua sigaretta. Si vestì in fretta e con disinvoltura andò verso Ian -dio, perché cazzo non mi hai scritto!,mi sei mancato- Ian si avvicinò alle labbra di Mickey, ma, lui si scostò -Ehi Ehi, non puoi venire qui, dopo avermi fatto andare via di merda, dopo aver mentito al tuo ragazzo e baciarmi. Cazzo Ian sei fidanzato! Io non voglio avere Casini.- -vaffanculo Mickey- -no, vaffanculo tu cazzo! Qua quello in torto sei tu! Torna dal tuo fidanzatino di merda- -non chiamarlo così! - Ian lo spintonò per terra -quale cazzo è il tuo problema!?- -il mio problema Ian?! Io ho rischiato tutto per te! Avrei fatto qualsiasi cosa per te! E tu? Tu mi hai lasciato perché non volevi che qualcuno badasse a te..e ora ti ritrovo con un ragazzo con cui stai da chissà quanti anni! Ecco qualè il mio fottuto problema- In quell'istante Ian non ci pensò .. Si avvicinò e lo baciò con rabbia . Mickey non avrebbe avuto neanche il tempo di togliersi. E non l'avrebbe fatto .Spero vi piaccia :) scusate come sempre la grammatica . Ahahha
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Don't forget, please.
RomanceSono passati 5 anni da quel giorno. Mickey e Ian erano diventati completi estranei. Non si sentivano ne vedevano. Ma tutti e due sentivano la mancanza dell'altro. E...