-si grazie , arrivederci -
-IO VADO A GIOCAREEE-
-Yev non correre ! -
-ei..-
-ei..- Mickey si guardò un po' intorno -non posso salutarti come si deve vero?-
Ian girò la testa a destra e a sinistra.. ormai quasi tutti i bambini erano arrivati -certo che puoi- gli afferrò il colletto del giubbotto e lo avvicinò a se per poi baciarlo -buon giorno amore - Mickey sorrise. Era così fottutamente bello poter stingere Ian..poter respirare il suo odore. Gli diede un tenero bacio sul naso e si staccò da lui -vieni a dormire da me stasera?-
Mickey si passò la mano tra i capelli
-mi piacerebbe ma poi Yev...- Ian scrollò la testa. si era dimenticato di quel grande particolare
-no,scusa hai ragione..non ci ho pensato.Yev è più importante-
-questo non vuol dire che tu non lo sia..- guardò il suo ragazzo. si sentiva a disagio e si vedeva. Okei, Yev era a cosa più importante al mondo,ma anche Ian lo era. E trascurarlo non avrebbe portato a nulla. Fece alzare la testa a Ian portandogli due dita sotto il mento. occhi negli occhi.
-sei importante anche tu...Yev è intelligente.Capirà-
-dopo lavoro gli parlerò promesso.Ora devo andare.- gli accarezzò una guancia e uscì dalla grande porta tutta colorata lasciando Ian sorpreso per quanta dolcezza avesse usato Mickey in quella frase.-papà io voglio andare a giocare! papà andiamo a giocare?- Svetlana alzò la testa dal giornale che aveva iniziato a leggere per migliorare il suo inglese
-no Yevgeny. Papà deve parlare con te. discorso serio. siediti e ascolta-
-ma io voglio giocare uffa!- il bambino si sistemò sul divano vicino alla mamma, con le braccia conserte e il muso lungo aspettando che il papà iniziasse a parlare
-però veloce papà- Mickey sorrise per la buffa faccia del figlio
-senti Yeev, io stasera non posso dormire a casa,perchè c'è una persona a cui voglio molto molto bene- si corresse -che amo quanto amo te.. e ho proprio bisogno di stargli vicino-
Il bambino ci pensò su, guardò prima la mamma e poi il papà. e con una naturalezza disarmante disse -chi è questa persona? un altro bambino papà?-
Mickey guardò prima Svet e poi suo figlio. Lo prese in braccio e iniziò a fargli il solletico.
-no papà dai.. mi viene da ridere -
-no non è un altro bambino tu sei l'unica peste dalla mia vita marmocchio. È una persona molto grande che conosco da tanto tempo- Mickey smise di fargli il solletico
-lo posso conoscere?-
Mickey gli sorrise appena. Non era il momento.ma presto Mickey gli avrebbe detto la verità. Avrebbe avuto modo di conoscere meglio il suo maestro. Avrebbe avuto tutta la vita.Spero vi sia piaciuto..al prossimo capitolo :)
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Don't forget, please.
RomanceSono passati 5 anni da quel giorno. Mickey e Ian erano diventati completi estranei. Non si sentivano ne vedevano. Ma tutti e due sentivano la mancanza dell'altro. E...