-buoon giorno-
-Buon giorno a te...Yev, inizia ad andare in classe io arrivo subito- guardò per qualche istante Yev correre via e girare l'angolo -allora...oggi fai qualcosa?- Ian si guardò in torno e, una volta visto che nessuno era nei paraggi , intrecció le dita con le sue. Mickey non sopportava ancora tanto le effusioni in pubblico ma come detto, Ian era Ian . Se lui lo voleva, Mickey se lo faceva andar bene . -oggi pomeriggio no..ma..- tolse le mani dal quelle di Mickey -stasera si..domani è il mio anniversario con..- Mickey si sfregò il labbro inferiore -okei,ho capito..quindi domani non ci vediamo deduco- alzò un sopracciglio- io..io sarò nei paraggi ! Ti scrivo okei?!, magari mentre dorme posso sgattaiolare fuori e..- Mickey si scostò dalla scrivania e indietreggiò verso la porta -si..certo ..sicuramente vorrà dormire! - lo guardò ancora per qualche instante e andò verso la classe di Yev . -Ian, perfavore puoi venire un attimo- - no...no, aspetta 10 minuti ..- - dai Ian è urgente !- Ian dovette andare nell'ufficio, e nel momento in cui Mickey tornó dalla classe di Yev, lui non c'era .
Le ore passarono abbastanza lente per Ian. E arrivó il momento di riportare a casa i bambini, quindi rivedere Mickey. Ian rimase attento a osservare ogni persona che entrava e usciva fin quando.. -sorpresa- Ian lo guardò un po' confuso. -c..Caleb! Ehi! Che ci fai qui?- Caleb si appoggiò alla scrivania di Ian - mm..ho preso il pomeriggio libero! Così abbiamo più tempo per stare insieme - nel momento in cui Caleb accarezzó la guancia di Ian,Mickey entró. Caleb non se ne era nemmeno accorto, ma Ian si..eccome. Tempismo perfetto pensó. Mickey, molto disinvolto li sorpasso e si fermò a guardali prima di girare l'angolo . Quando Mickey tornò con Yev, Caleb era ancora lì -Ehi! Ehi! Tu sei il ragazzo della sorella di Ian giusto- Mickey roteò gli occhi e guardò molto male Ian che era alle sue spalle -si..si sono il fidanzato di sua sorella.scusate ma dobbiamo andare- Ian uscì dalla scrivania -aspetta! Yev...tieni - gli diede un lecca lecca -grazie amico di papà - Ian gli arruffò i capelli e rimase qualche istante a guardare Mickey e Yev - tieni molto a quel bambino, come mai? - Ian non avrebbe potuto raccontargli tutta la storia, quindi si limitò a dire - m, la sorella di Mickey era la mia migliore amica, quindi ero spesso a casa loro.- Caleb lo baciò e qualche minuto dopo uscirono . Verso cena, Ian decise di andare da Mickey, si era inventato una palla assurda per riuscire ad andare da solo dove doveva andare. Arrivó tutto infreddolito a casa Milkovich e bussò . Ad aprire però non era Mickey ma Svet - ehi..aspetta - -MICK! Qui c'è tuo ragazzino rosso- Ian sentì solo una sedia muoversi e poi il nulla - entra- Ian entró come se non avesse mai messo piede in quella casa - vai in camera - Gli disse Svet continuando a mangiare e tagliare la carne al bambino. Quando entrò in camera trovo Mickey appoggiato alla finestra con la sigaretta accesa e lo sguardo rivolto alla parete. Si vedeva che era un po' irritato e agitato. -vedi..sono riuscito a passare- Ian si tolse la giacca e andò a sedersi dall'altra parte del letto dove c'era Mickey. Il quale dopo aver spento la sigaretta si sedette vicino al ragazzo. Ian non ci pensò due volte, si girò, fece voltare Mickey, e lo baciò . Da quando si erano rivisti non erano andati mai oltre il bacio. Ma a Ian questo piaceva...fare le cose con calma... . Quando si staccarono, Ian circoló con il dito il succhiotto sul collo - no, non si vede più tanto- Mickey fece la sua solita faccia da "sapientone". Okei, Ian voleva andarci piano ma non così tanto. Pensò che stuzzicarlo un po' poteva andar bene - mi sa che dovrò farne un altro mi sa..- mise le mani sotto la maglietta di Mickey e la tirò su. Iniziò a baciarlo sino ad arrivare all'elastico della tuta, abbassarlo un po' e depositare li il suo succhiotto. In tutto questo ovviamente Mickey non resistette a lungo e .. Ian vide la protuberanza nei pantaloni di Mickey e rise. - fatto- disse, staccandosi dalla pelle . - però non puoi fare così... Ti avvicini e ti blocchi. Gesù, vuoi farmi soffrire.- -no- disse Ian allungandosi sopra Mickey-voglio solo fare le cose con calma - dopo qualche minuto Ian lasció la casa per tornare da Caleb. Questo faceva molto male .
STAI LEGGENDO
Don't forget, please.
RomanceSono passati 5 anni da quel giorno. Mickey e Ian erano diventati completi estranei. Non si sentivano ne vedevano. Ma tutti e due sentivano la mancanza dell'altro. E...