1 Capitolo

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Mi sto recando a scuola come ogni mattina, con il perenne mal di testa che mi accompagna ogni volta che vengo teletrasportata nel futuro.

Proprio cosí...
Ho ereditato il potere di viaggiare nel tempo da mio padre, che ora sfortunatamente non c'è più.
Fatto sta che non riesco a controllare i teletrasporti, l'unico segno che mi avvisa che sto per averli è lo strano fascio di luce che si sprigiona dal medaglione.

Ancora ricordo quando in punto di morte mio padre me lo affidò, mi disse di stare attenta e proteggerlo perchè era speciale.

Lo prendo tra le mani, è piuttosto bizzarro. È una stella a quattro punte con incastonata nel centro una clessidra, successivamente capii che indicava il tempo in cui potevo rimanere nel futuro. Ogni volta che torno dal futuro porto come souvenire un forte mal di testa ma che per fortuna non dura a lungo.

Sono fuori scuola, la campanella è già suonata ma esito ad entrare. Avverto come se qualcuno mi stesse fissando.
Ormai il cortile è deserto, mi volto e trovo due occhi color del cielo fissi su di me. All' inizio rimasi un pò spaesata poi focalizzai meglio il suo volto.....
Era Alexander Grainger.

Non ci ho mai parlato ma spesso ci ritroviamo a fissarci a vicenda.

Alexander è un ragazzo molto riservato e misterioso, ha pochi amici e frequenta il 5° superiore e da quello che mi raccontano le mie amiche è molto gettonato dalle ragazze dell' istituto, forse è grazie ai capelli neri come la notte e al suo ciuffo ribelle, i suoi occhi celesti ed il suo fisico slanciato e muscoloso, ma non troppo.

Ma a quanto pare lui non trova interesse per nessuna delle tante spasimanti.

Dopo gli sguardi intensi che ci scambiammo, decisi di entrare.
Entrammo e lo guardai fino a quando non svanii dentro il 5°D.
Io mi trovo davanti il 2°C che è la mia classe. Riflettei sul perchè trovassi quel ragazzo cosí intrigante... Forse era a causa della sua riservatezza.
Ed ho una voglia matta di scoprire cosa nasconde dietro i suoi sguardi.

Ma come faccio...

Non ci parlo neanche... come pretendo di farlo?!
Dovrò trovare assolutamente un modo.

Le urla della mia prof di latino mi fecero sobbalzare riportandomi alla realtà, facendomi anche ricordare che la lezione era cominciata già da un pò.

Cosí entrai senza fare rumore ma non riuscii a sfuggire allo sguardo acuto della prof che non perse tempo per farmi una lunga e sonora sgridata.

- Signorina Chase le pare l'ora di entrare in classe?!! -
- Ehm....mi spiace prof ho avuto un imprevisto - dissi con un filo di voce
- Ossia?! -
Rimasi senza parole cosí mi inventai una scusa al momento
- Io ...si è fermata la macchina di mia madre -
Mi sento soddisfatta credo che l'abbia bevuta, ma non feci in tempo a pensarlo che prese il registro e lo sbattè sulla cattedra.

Riuscii ad alzare lo sguardo da terra e vidi il suo volto rosso come il fuoco

- Chase non mi faccia passare da idiota!! So che viene a scuola a piedi tutti i giorni!! - gridò.
Mi sentii persa - Io...io... -
Cercai di chiedere scusa ma ero pietrificata - Bene dato che le piace tanto prendersi gioco di me oggi resterá in punizione fino alle 17:00 -

Rivolsi lo sguardo verso la classe, le mie amiche mi guardavano con aria preoccupata
- Allora mi sta ascoltando signorina Chase?! - La prof mi costrinse a rivolgere nuovamente il mio sguardo verso di lei
- Si prof la sto ascoltando -
Dissi con un tono un po infastidito,
Non mi resi conto di averle risposto in tal modo.
- Ah...fa anche la strafottente! Esca immediatamente e si ritenga fortunata che non le abbia messo la nota e spedita dalla preside. -

Non risposi.

Mi voltai ed uscii dall'aula.
" So di non andare molto a genio a Mrs Mclane ma arrabbiarsi fino a questo punto per un semplice ritardo mi pare estremamente esagerato "
mi dissi.

Ad un certo punto sento cigolare una porta....

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