6 capitolo

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BOOM!!
Un frastuono rimbomba nella classe.
Mi ritrovo a terra con sedie e un banco sopra di me.

"Penso proprio di aver fatto un atterraggio brusco"

Una fitta di dolore invade tutto il braccio sinistro ancora gonfio e violaceo, ormai la fascia è persa nel futuro, e il dolore aumenta.
- Emily!! Santo cielo Emily! -
Udii a malapena la voce di Alexander, ero ancora scossa dall' incontro con mio padre o forse dovrei dire l'ologramma di mio padre...
A pochi centimetri da me giaceva lo scettro.
"Cavolo speriamo che non si sia rotto"

Cercai di alzarmi ma Alexander si precipitò su di me spostando sedie e banchi fino a prendermi riuscendo a tirarmi su delicatamente.

Ad un certo punto sentii i tacchi della prof avvicinarsi a passi veloci, cosí agguantai lo scettro e lo misi nello zaino - Granger dov'è quella mocciosa...- si bloccò appena mi vide
- Cosa ci fa qua non era andata in bagno? E poi cos'è tutto questo casino! -
- Veramente... Prof ero andata in bagno... Ma il professore Valdez mi ha incontrato e chiesto se potevo dargli una mano con i compiti di spagnolo che aveva perso in sala professori -
La prof mi fulminò con lo sguardo
- E... Per quanto riguarda il casino...bhe...sono inciampata sulla cartella e sono caduta trascinandomi dietro tutto.
- Va bene ora basta con queste sciocchezze, sedetevi e studiate non voglio piú sentirvi fiatare -

Io ed Alexander ci scambiammo uno sguardo di complicità e ci andammo a sedere.

Era inutile non riuscivo a concentrarmi e il tempo sembrava non finire mai.

Quando finalmente la punizione giunse al termine io ed Alexander lasciammo la classe e uscimmo dal cancello principale della scuola
- Senti... - cominciò lui
- No. Dimentica quello che hai visto. E non dirlo a nessuno - dissi molto freddamente.
- Tranquilla, con me il tuo segreto é al sicuro e poi anche io ho il tuo stesso medaglione ciò vuol dire che sono un guardiano come te - disse mostrandomi il suo medaglione nascosto sotto la maglietta.

Era complementare al mio.
Okay sono basita...

- Lo hai anche tu?!! E poi chi sono i guardiani? -
Lui non fece caso alle mie domande
- Ti fa male il braccio vero? - mi resi conto che mi stavo massaggiando la parte dolorante - Si abbastanza ma...-
- Vieni a casa mia ho una cura speciale - disse con tono gentile
- No! Voglio solo che tu risponda alle mie domande - sbottai
- Ok, allora facciamo cosí, se verrai a casa con me risponderò alle tue domande -
Vorrei tanto rifiutare ma devo assolutamente avere delle risposte.
- E va bene... Però aspetta un attimo devo avvisare mia madre - presi il telefono *ciao má, senti oggi rimango a cena a casa di Federica, non aspettarmi*
*Ok, ma non fare troppo tardi*
*Si, ciao*

- Fatto - dissi
- Ok allora andiamo - rispose lui accennando un sorriso

Mentre camminavamo fianco a fianco, regnava il silenzio tra noi, cosí decisi di romperlo.

- Cosa ci facevi nel corridoio quando John mi ha aggredito? Mi stavi seguendo? -
- Certo che no - disse ridacchiando
- Ero anche io in punizione, mi trovavo lí per puro caso... - disse con un tono vago.
- E cosa hai combinato di cosí grave da finire in punizione? - forse non dovevo chiederglielo ma ormai il danno è fatto.
- Ho picchiato un ragazzo, non mi va di parlarne - non voglio andare nei dettagli cosí cambio argomento
- Passiamo alle domande serie...chi..-
Mi interruppe
- Eccoci questa è casa mia -

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Ciao a tutti grazie mille che leggete il mio libro e un ringraziamento ancora piú grande se continuerete a leggerlo. Scusate se posto i capitoli un tardi ma purtroppo con tutte le attività e lo studio mi lasciano poco tempo per scrivere.

I guardiani del tempo❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora