9 capitolo

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Suona la sveglia. È ora che mi vesta e vada a scuola. Molto lentamente presi i vestiti ed andai in bagno. Dopo un pò uscii pronta per la scuola. Andai a prendere la cartella ma notai subito che mancava lo scettro.
- No,no,no,no, dove l'ho messo!! SONO UNA STUPIDA! COME FACCIO A PERDERE UN OGGETTO COSÍ IMPORTANTE! - mi rimproverai cercando di ricordare dove potesse essere ma subito mi passò un flash in testa
- ALEX!! -
Chiusi in fretta la cartella, scesi al piano di sotto ed uscii di casa senza neanche salutare mia madre.
Camminai cosí veloce che mi venne subito l'affanno.
Una volta a scuola lo mirai, era in mezzo al gruppo delle ochette...
Quelle stupide ci provano sempre ma ogni volta vengono rifiutate.
Di corsa andai verso il gruppo e cominciai a spingere per arrivare ad Alex mentre le ochette mi gridavano contro cose tipo:
- Da quando ti interessa Alexander Grainger? -
Oppure
- Lascialo stare, uno come lui non sa nemmeno che esisti -
- Ritirati sfigatella -
Seguite da tante risate.
Una volta arrivata afferrai Alex per il braccio - Alex ridammi subito lo scettro, come ti sei permesso di prendermelo - ero tutto rossa per rabbia
- Non so di cosa tu stia parlando - disse freddo e liberandosi dalla mia presa
- Ma va al diavolo! - dissi andando via, non mi voltai, andai spedita in classe
" Maledizione! E ora come faccio devo assolutamente riprendermelo...
Aspetta ma ancora non è suonata e il prof non è ancora arrivato se mi sbrigo riesco ad uscire"
Presi lo zaino e sfrecciai nel corridoio dove incontrai Federica e Chiara
- Emily!! Aspetta ma dove stai andando!? - gridarono
- Ragazze vi prego copritemi -
Mi guardarono con aria interrogativa ma alla fine annuirono.

"Finalmente sono arrivata a casa di Alex ora devo solo bussare...
Dai Emily bussa"

Bussai e ad aprirmi fu Daisy
- Emily che sorpresa, ma non dovresti essere a scuola a quest'ora? -
- Ehm...si ma Alex mi ha chiesto...di portargli... Ehm il suo telefono, lo ha dimenticato -
- E non poteva venire lui a prenderlo?-
- Era occupato, si! molto occupato - cercai di fare un sorriso
- Ah, va bene, vieni entra pure - disse un pò confusa

- Guarda  la stanza di Alex è la seconda stanza a destra lungo questo corridoio edi solito lascia il suo telefono sulla scrivania o sopra il letto-
- Va bene grazie - mi inncamminai
Quando entrai nella camera accostai la porta e cominciai a smucinare ovunque ma non lo trovai.
Poi però mentre spostavo i vari oggetti mi cadde un libro, cosí mi chinai per prenderlo ed intravidi lo scettro
- L'ho trovato! - esultai
Lo misi nello zaino e andai da Daisy, la salutai ed uscii.

Non volevo tornare a casa altrimenti mamma mi avrebbe fatto una romanzina, cosí decisi di andare in un posto speciale.
Si trova in cima ad una collina, è sempre pieno di fiori colorati e la cosa che mi piace di piú sono i due alberi incrociati l'uno con l'altro che formano una cavità al centro.
Lí mi ci portava qualche volta papà quando ero triste... Ci sedevamo ad ammirare tutto il paesaggio della città.
A passo spedito raggiunsi il posto.
Ero stanca e tutta sudata.

Mi sedetti sotto l'albero poggiando la testa sulla corteccia.
Chiusi per un momento gli occhi e sospirai.
Questo posto mi trasmette sempre una tranquillità quasi irreale...come se il mondo si fermasse.
Quando sentii una mano che tamburellava sulla mia testa, spalancai gli occhi e trovai Alex con il respiro affannato.
Doveva aver corso fino a qui.
- Cosa vuoi? - dico acida
- Scusa se ti ho preso lo scettro è solo che... Ero curioso e volevo scoprire a cosa servisse, ma ho visto che l'altra sera eri molto turbata da questa situazione cosí ho preferito non dirti niente - disse con un tono piuttosto dolce
- Te lo avrei ridato Emily - disse una volta che il respiro gli tornò alla normalità
- Sono turbata anche ora! Come ti sei permesso di prendermi lo scettro e per di piú fingere di non saperne nulla! - sbottai
Alex abbassò lo sguardo passandosi una mano sulla nuca scompigliando i capelli.
- E poi come hai fatto a trovarmi? -
- Ho un potere che mi permette di rintracciare le persone... Ma sono solo piccoli flash del luogo in cui si trovano. Ho riconosciuto subito questo posto perchè mio padre mi ci portava quando ero piccolo - disse

"Che strano ci veniva anche lui qui eppure non l'ho mai incontrato" pensai

- Vieni torniamo a scuola -
- No. Io non vengo - dissi con tono fermo
- Smettila di fare la bambina, su andiamo -
- Ho detto di no Alex  e non ti permettere di chiamarmi bambina!-
-  Tsh... Sei proprio una bambina capricciosa- disse osservandomi e lasciandosi sfuggire una risatina
- Senti allora ti va di scoprire quali poteri possiedi? -
- Okay... Però prima devi promettermi che questa situazione l'affronteremo insieme fino alla fine, poi... Di nuovo ognuno per la sua strada -
- Cosa?! Stai dicendo che devo trascinarmi dietro una ragazzina che non sa viaggiare e tantomeno usare i poteri... Non se ne parla sei sottoposta a troppi pericoli -
- Va bene, ma si da il caso che sono io in possesso dello scettro e del secondo medaglione e qualcosa mi dice che senza questi due oggetti non andrai molto lontano - dissi con un sorrisetto compiaciuto
- Maledizione... Uff e va bene... Tanto non credo di avere scelta - disse scocciato
- Giuramelo! -
- Te lo giuro - rispose
Mi alzai ed euforica gli chiesi
- Okay allora cosa mi insegni? -
- Iniziamo a vedere se i tuoi poteri vogliono uscire... Sempre se li possiedi - disse in un ghigno canzonatorio dandomi le spalle.
- Ti ho sentito!! E sono sicura che li ho... Stupido. -
- Si si certo - rise

Passammo tutta la mattinata a fare esercizi su esercizi ma niente... I miei poteri non ne volevano sapere di mostrarsi.

- Basta non ce la faccio piú - dissi stremata
- Come immaginavo non hai poteri...
Senti non è che hai una sorella e tuo padre si è sbagliato e doveva darlo a lei il medaglione perch... - non gli feci finire la frase che gli mollai un calcio su uno stinco
- Aaah! Ma sei impazzita?! -
- Come ti permetti brutto idiota, no che non ho una sorella e mio padre non si è affatto sbagliato! - gridai tenendo i pugni chiusi, cosí forte da sentire un calore invadermi entrambe le mani fino ai polsi.
Il mio sguardo era fisso su Alex.
- Ehm... Emily... Dovresti guardarti le mani... -
Feci come mi disse e appena vidi delle fiamme che si estendevano su tutte le mani, cacciai un grido agitando le mani
- Alex!!! Cosa faccio?!! Cosa faccioo! -
- Sta calma, respira e pensa alle fiamme che piano piano si spengono cerca di stabilizzare la temperatura-
Io lo feci chiudendo gli occhi, e quando li riaprii le fiamme erano scomparse. Lanciai un sospiro di solievo.
- Emily... Ho capito come funzionano i tuoi poteri -
- Davvero? Come? -
- Hai una bottiglia d' acqua ho un po' sete - disse serio
- Ti pare questo il momento di bere?- dissi infastidita ma Alex mi fece un sorriso e io ormai arresa gli dissi che era nello zaino.
Alex prese la bottiglia la stappò e improvvisamente lanciò l'acqua su di me.
Io istintivamente misi le mani davanti la faccia per coprirmi  ma successe una cosa straordinaria, l'acqua stava fluttuando proprio davanti a me.
- Emily la stai controllando tu con le mani - disse Alex con in mano la bottiglia ormai vuota
- Wow!! -
Spostai le mani e l'acqua si mosse in base ad esse
- Prova a pensare ad una forma da darle - disse Alex
Pensai ad una bolla e subito l'acqua prese la sua forma
- Benissimo, ora prova a farle cambiare consistenza -
Pensai di far diventare l'acqua del ghiaccio e con una piccola mossa delle mani, divento ghiaccio.
Era fighissimo ma ora volevo provare a farla lievitare, cosí lentamente chiusi la mano e l'acqua poco a poco cambiava di stato.
Una volta arrivata al pugno l'acqua non c'era piú.
- È fantastico... Credo che tu possa dominare tutti gli elementi della natura -
- Si non vedo l' ora di provarne altri -
- Emily, non devi utilizzare i tuoi poteri senza di me...hai capito?
non lo farai fino a quando non ne avrai il completo controllo -
- Non sono una bambina posso esercitarmi anche da sola - dissi infastidita
- Lo so... Infatti una bambina sarebbe piú responsabile di te - disse incrociando le braccia
- Ma come ti permetti.. - dissi mettendo il broncio
Cosí Alex coppiò in una sonora risata.
Cavolo era cosí bello quando rideva tanto da farmi incantare a guardarlo

- Ehi ragazzina vuoi stare tutto il giorno a guardarmi - disse pavoneggiandosi
- Ma che dici! Non lo farei mai -
- Hahhaha okay... Che ne dici se cominciamo a studiare lo scettro, ti va di farlo con me ? -
- Mhmm... Si okay - presi lo scettro.

Ci sedemmo e lo guardammo cercando di decifrare i simboli.
Solo che ad un certo punto mettemmo entrambe la mano sulla stella con sopra la clessidra che si trovava al centro dello scettro, e questo cominciò ad illuminarsi e sparò una luce nel buco dei due alberi intrecciati creando....

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Ciao a tutti scusatemi davvero tanto so di non aver pubblicato per molto ma in questo periodo è tosta perchè ci sono tante verifiche ma sono sicura che appena iniziano le vacanze pubblicherò piú spesso.
Un ringraziamento enorme a chi segue ancora la mia storia e spero di pubblicare il prossimo capitolo il prima possibile.
Un bacio

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