Capitolo 1

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Salve a tutti...primo capitolo di una lunga storia che spero piaccia. Buona Lettura.


Ennesimo viaggio di lavoro, stavolta nella fredda Milano. Per fortuna c'era con lei il suo collega Carlo che rendeva i suoi viaggi meno deprimenti. Il primo congresso, quello più difficile era andato alla grande. Ora ci si preparava per il secondo.

Avevano prenotato nel solito rinomato hotel milanese e come sempre, tra una riunione e l'altra, si concedeva del tempo nella ben attrezzata palestra dell'hotel per scaricare un po' di tensione. Ormai aveva stretto una bella amicizia con Maurizio, il personal trainer che gestiva la palestra. Quella mattina fu Carlo a portarla in palestra, era stanca e raffreddata e non aveva proprio voglia di allenarsi ma Carlo l'aveva praticamente trascinata solo per compagnia, oltre a Maurizio infatti quella palestra era sempre vuota. E poi a Carlo piaceva particolarmente la compagnia di Angelica. La trovava stimolante, attraente, intelligente e desiderava con lei un rapporto che andasse ben oltre quello lavorativo, anche se non aveva avuto ancora il coraggio di dirglielo nonostante lavorassero già da un bel po' insieme.

-' buongiorno mondo' – salutò allegramente entrando in palestra qualche minuto dopo Carlo pensando di trovare soltanto il solito Maurizio e Carlo. Ma si sbagliava. Entrando infatti notò tre ragazzi fare tappeto .

Ovviamente tutti si voltarono nella sua direzione e in men che non si dica il volto piuttosto pallido di Angelica si colorò di un rosso accesso per la vergogna di aver fatto una figuraccia.

-' scusate, di solito non c'è mai nessuno qui' – tentò di giustificarsi Angelica mentre i presenti si lasciarono andare ad una sonora risata.

-' e lei è Angelica, un'altra cliente affezionata' – concluse Maurizio presentando i nuovi arrivati in palestra.

I tre ragazzi la salutarono con un corale 'ciao' mentre Carlo decise di prendere ancora un po' in giro la sua collega.

-' ok, ora usciamo di nuovo e ripetiamo l'entrata in palestra. Forse la seconda volta ci verrà meglio'- e trascinò fuori Angelica ancora visibilmente imbarazzata ma con un sorriso in volto.

Dopo pochi secondi , rientrarono entrambi con tono più serio e salutarono i presenti con un misero e freddo

'Buongiorno'

-'preferisco il primo saluto!' – prese la parola uno dei tre ragazzi, il più alto e con un simpatico accento del sud, forse siciliano. Angelica non aveva riconosciuto in quei tre ragazzi i tre cantanti de Il Volo.

-'com'è andata ieri?'- chiese incuriosito Maurizio mentre osservava l'allenamento dei ragazzi.

-'indicibile'- commentò Carlo con volto affranto

-' più che altro abbiamo abbassato drasticamente l'età media– spiegò Angelica sorridendo -'però è andato alla grande'

-' soprattutto quando abbiamo cantato tutti insieme tipo amici di merenda' –disse Carlo facendo l'occhiolino alla collega riportando alla mente ricordi della serata e incuriosendo Maurizio.

-' a fine serata'- spiegò Angelica –' hanno iniziato a cantare e fino a qui nulla di grave. La situazione è degenerata quando hanno intonato 'la mia bella Madunnina''- concluse gesticolando lei per aggiungere enfasi al racconto e strappando un'altra risata a tutti.

-' e qui è uscita la terrona che è in lei'- confessò Carlo

-' scommetto che hai intonato O Sole Mio '- prese in giro Maurizio sapendo quanto le mancasse la sua terra.

-' ti sbagli'- corresse Angelica –' non è nelle mie corde vocali'

-' O surdat nammurat, la scelta è caduta su O surdat nammurat' – spiegò Carlo –' e non si è limitata solo a intonarlo ma anche a dare i tempi come se fosse un direttore d'orchestra.'

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