Capitolo 28

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Dopo meno di un'oretta, arrivarono tutti in albergo. Gianluca e Ignazio si ritirarono nelle rispettive stanze anche perché quest'ultimo non vedeva l'ora di riabbracciare la sua amata, invece Piero si fermò al bar dove sapeva di trovare la sorella.

-'bedda mia, mi sei mancata' – e l'abbracciò calorosamente

-'anche tu, Piè'- si beò la piccola del calore di suo fratello

-' vado da lei'- annunciò scalpitante il tenore.

Finalmente dopo un mese avrebbe rivisto la sua donna.

-' Piè fermati. Lei non è in camera tua'- lo bloccò Mariagrazia

-' e dov'è?'-

-'in camera, ma quella di papà'- annunciò lei e davanti allo sguardo confuso del fratello chiarì –' non vuole stare con te e così ha deciso di stare nella camera di papà con me e papà starà con te' – concluse con un filo di voce temendo la rabbia del fratello che invece se la rise, e di gusto suscitando confusione nei presenti.

-'la mia autoritaria è tornata signori'- spiegò a mò di annuncio il Barone ridendo sguaiatamente

-'non sei arrabbiato?'- chiese stupita la sorella

-' certo non voglio dormire con papà soprattutto ora che ho lei qui ma no, non sono arrabbiato. E' tornato il carattere forte di cui mi sono innamorato'- spiegò sorridendo e con sguardo intenerito –'e poi so come farmi perdonare e sistemare le cose'- concluse lanciando un occhiolino alla sorella e con sorriso malizioso si congedò dalla comitiva per raggiungere la sua amata.

La ritrovò stesa a letto che riposava. Si soffermò a guardarla. Era dimagrita, pallida e aveva un sonno agitato, si stava lentamente rendendo conto di quanta sofferenza stava affrontando la sua donna.

Gli si sdraiò accanto accarezzandole i capelli che ricadevano sul cuscino in attesa che si risvegliasse.

-'ehi'- mugolò lei vedendo al suo fianco Piero sorridente

-'ciao bellissima'- la salutò procurando un sorriso in Angelica –'mi sei mancata'- gli confessò

In un attimo Angelica ricordò della foto.

-'anche quando hai scattato quella foto?'- chiese inviperita allontanandosi da Piero

-'ti prego, era solo una foto'

-'ancora che insisti Piè'

-'minchia non ti ho tradita'- urlò azzittendola per un attimo

-'non si tratta di questo'- ammise lei abbassando lo sguardo mentre gli occhi le si riempivano di lacrime.

-'e allora cosa minchia è?'- chiese lui sempre più arrabbiato

-'con me ha fatto di peggio per una cosa molto meno grave'- disse guardandolo negli occhi –' mi hai cacciata da una stanza di albergo in piena notte perché un calciatore ci aveva provato con me quando io poi non gli avevo mai dato alcun pretesto'- spiegò lei mentre si alzava dal letto

-'ci siamo lasciati perché tu non hai voluto seguirmi in tour'- specificò lui avvicinandosi a lei per bloccarle le braccia

-' non mi hai semplicemente lasciata ma mi hai CACCIATA via in piena notte, Piè. E mi hai chiesto di seguirti in tour perché geloso quando ti ripeto che io non ti ho MAI dato modo di esserlo'- ribadì lei marcando alcune parole abbandonandosi ad un pianto disperato mentre cercava di liberarsi dalla sua presa.

Nel vederla così debole e fragile, Piero rafforzò la presa e l'abbracciò con tutta la forza che aveva.

-'non ti merito, questa è la verità ma da perfetto egoista che sono non so stare senza di te'- confessò lui baciandole i capelli e continuando ad abbracciarla –' ti ho causato tante sofferenze e non so perché tu stia ancora con me'-

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