Cinque giorni dopo l'incidente Angelica venne dimessa.
Gaetano e Francesco si erano recati in ospedale da Piero per aiutarlo:presero loro le varie borse mentre Piero si occupò di Angelica.
-'posso salire da sola, se me l'avvicini' – disse Angelica riferendosi alla sedia a rotella che le era stata procurata per muoversi più facilmente
-'ti ci metto io'- rispose Piero avvicinandosi al letto e prendendola in braccia.
Era leggerissima nonostante il gesso, Piero rabbrividì nel pensare a quanti kg avesse perso.
Dal canto suo, Angelica ritrovandosi tra le braccia di Piero strusciò il naso alla base del collo. L'intimità con lui era l'assenza che più gli era pesata in quei giorni di ospedale.
-'smettila' – disse Piero scostando il collo a quel contatto intimo che gli stava risvegliando il basso ventre
-'mi sei mancato'- confessò lei
-'non è il momento adatto'- la rimproverò Piero con freddezza
-'In questi giorni non è mai stato il momento adatto per una coccola, nonostante siamo stati da soli molte volte' – fece notare imbronciata Angelica.
Nonostante Piero non l'avesse mai lasciata da sola, era sempre stato distante con lei. Non aveva concesso mai nessuna coccola che andasse oltre una sterile carezza sulla guancia o qualche freddo bacio in fronte.
Piero non rispose, sapeva di essersi comportato in maniera poca calorosa con lei ma vederla in un letto di ospedale a soffrire sapendo di essere lui la causa indiretta di quella sofferenza lo aveva reso apparentemente indifferente a tutto, anche a lei e alle sue richieste di attenzione. E sapeva di dover rispondere a tutto questo oltre al dover parlare con lei della causa dell'incidente. Ma non ne era ancora pronto.
In corridoio incontrarono il medico che le ricordò le cure e le attenzioni da rispettare
-'posso curarmi anche da casa?'- chiese di getto Angelica suscitando confusione in Piero e nel medico
-'in che senso?'- infatti chiese quest'ultimo
-' posso curarmi anche a Napoli?'- chiarì ma il dottore non ebbe il tempo di rispondere
-'ti curi a Naro, è qui che hai iniziato e qui che ti rimetterai in sesto' – decise Piero con fare autoritario attirando ancor di più l'ira funesta di Angelica che si limitò a tacere poiché c'era ancora il medico con loro
-'va bene anche se ti curi a Napoli, conosco dei colleghi bravissimi che operano in quella zona e che posso chiamare'- rispose poi il dottore
-'non ce ne sarà bisogno, grazie comunque'- concluse Piero salutando il medico e portando via Angelica che nel silenzio preparava la sua sfuriata.
Andava bene la freddezza e il distacco di Piero forse dovuti alla stanchezza e al dolore della perdita della bambina che anche lui stava affrontando ma non doveva imporre la sua volontà in quella situazione, non ora che lui era in procinto di tornare a Bologna lasciandola da sola a Naro.
In auto nessuno proferì alcuna parola suscitando curiosità in Gaetano e Franz.
Giunti davanti casa, vi erano alcune fan che aspettavano l'arrivo di Piero
-'che minchia, ancora non hanno capito di lasciarci in pace' – sbottò Franz infastidito attirando su di se un'occhiata malevola di Piero.
-'noi ci occupiamo di Angelica, tu valle a salutare velocemente'- decise Gaetano.
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Poi guariscimi come sai...
Romance' Non si fecero prendere dalla foga di appartenersi ma si gustarono il loro essere l'uno per l'altra, l'uno nell'altra . Dopo l'amore non ci fu alcuna corsa nel rivestirsi. C'era ancora tanta voglia di abbracciarsi. Di dirsi ti amo più dolcemente. G...