Capitolo 5

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Quel pomeriggio , visto che la rabbia non accennava a diminuire , decise di andare in palestra; prima però chiamò Maurizio accertandosi che la palestra fosse vuota senza dare alcuna spiegazione. 

Purtroppo Angelica non aveva calcolato il tragitto 'camera – palestra', fu così che incontrò Ignazio accompagnato da una ragazza e al quale non degnò neppure uno sguardo

-'ehi sono Ignazio'- la richiamò pensando che lei non lo avesse visto

Angelica continuò impettita la sua marcia verso la palestra quando si sentì tirare per un braccio

-' Angelica sono io, non mi riconosci?'- insistette

-' certo che si, vuoi magari farmi un autografo?'- chiese inacidita

-'mi spiace. Piero ti sta cercando per spiegarti tutto e chiederti scusa' – le riferì Ignazio

-' dì al tuo amico che non ho bisogno ne di spiegazione ne di scuse'- rispose alterata mostrandosi più vulnerabile di quanto avrebbe desiderato, girò i tacchi e se andò.

-' ma lei è quella della foto?- chiese Giulia, la ragazza di Ignazio

-'si, Piero l'ha conosciuta ieri. Sono usciti insieme ma senza che lui le dicesse il suo lavoro.'- spiegò brevemente il fidanzato –' ed ora lui vuole parlarle per chiederle scusa perché gli piace e lei..beh..lei hai sentito cosa pensa' – concluse Ignazio mentre chiamava Piero per avvisarlo di aver visto Angelica recarsi in palestra.

In meno di cinque minuti Piero arrivò in palestra trovandovi però solo Maurizio. Forse Ignazio si era sbagliato, forse Angelica non stava andando in palestra. Decise comunque di chiedere a Maurizio se l'avesse vista.

-'è venuta cinque minuti fa perché voleva allenarsi ma alla fine se n'è andata. Era piuttosto turbata.' - riferì il personal trainer

Piero andò via alla ricerca di Angelica, non poteva esser lontana. Non poteva essere tornata in camera, erano passati pochissimi minuti. La cercò in lungo e in largo e quando ormai aveva perso le speranze di ritrovarla, uscì verso la piscina. Faceva freddo eppure decise di uscire per rischiarare le idee. Perché Angelica lo evitava, si era forse offesa perché Piero non le aveva detto chi realmente fosse? Impossibile, lui le piaceva, lo si leggeva dagli occhi, dal corpo. 

E mentre si perdeva in mille pensieri scorse una figura seduta su una sdraio a bordo piscina. Riconobbe i lunghi capelli castani e il suo fisico che aveva ammirato la notte precedente. Era lei.

Angelica infatti ,dopo aver saltato l'allenamento pensando che Piero la potesse raggiungere in palestra ora che Ignazio l'aveva vista, si era rifugiata a bordo piscina.

Piero avrebbe voluto abbracciarla per sentire di nuovo il calore del suo corpo

-' sei ancora raffreddata, non dovresti stare qua'- la rimproverò per la mancanza di attenzione verso se stessa.

-' non sono affari tuoi' – rispose sorpresa Angelica ritrovandosi Piero dietro di lei

-'tutto ciò che ti riguarda è affar mio'- tentò di ammorbidirla ma ottenendo il risultato opposto

-' affar tuo un cavolo'- rispose furiosa alzando la voce –'io per te non esisto. Ieri è stato un errore'

-'non la pensavi così stamattina quando mi hai scritto che volevi me al tuo fianco e non il biglietto' – Piero anzichè scusarsi per aver omesso la verità la stava attaccando. Mossa davvero sbagliata.

-' stamattina ancora non sapevo quanto fossi stronzo e bugiardo' – in poche parole gli disse cosa pensava di lui

-'credevo mi avessi riconosciuto'- tentò di giustificarsi

-' il MIO mondo non ruota attorno al TUO' – spiegò con rabbia Angelica

Piero restò imbambolato davanti a quell'esternazione così cruda eppure così veritiera, infondo Angelica lo aveva attratto proprio perché non era una delle tante fans che pendono dalle sue labbra.

-'mi piaci'-cambiò tattica Piero tentando di mostrarle il perché lui ancora la cercava.

-'questo non è affar mio'- rispose parafrasando una risposta dello stesso Piero

-'ed anche io non ti sono indifferente. Altrimenti non saresti così arrabbiata con me' – analizzò lui

Angelica si bloccò, aveva ragione da vendere Piero. Lui le piaceva e non poco, ecco perché si era concessa a lui, ecco perché si era infuriata nello scoprire che lui le aveva mentito. Davanti al suo silenzio Piero incalzò

-'ricominciamo daccapo' – le propose – 'dammi l'opportunità di continuare a conoscerci'

-'la conoscenza presuppone fiducia e sincerità e tu non hai mostrato ne l'una ne l'altra ieri.' – liquidò la faccenda velocemente mentre gli girava le spalle per andarsene. 

Ma Piero non era pronto a lasciar perdere, la trattenne per un polso, la voltò verso di lui e trattenendola per i fianchi la baciò. Fu immediatamente un bacio passionale. Davanti all'insistenza della lingua di Piero che continuò a lambirle le labbra non riuscì a far altro che lasciarsi andare a quel bacio.


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