Capitolo 6

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Erano giorni ormai che cavalcavano senza sosta.

Avevano percorso il tragitto quasi in completo silenzio, senza incontrare persone o villaggi.

La Foresta non doveva distare ancora molto e se le mappe che Garreth aveva rubato dalla biblioteca della villa non erano troppo antiche,l'ultimo villaggio abitato era a meno di un giorno di cammino, a cavallo non ci sarebbero volute che un paio di ore, giusto in tempo per la notte.

I calcoli di Garreth non sbagliarono e proprio quando il sole iniziava a scomparire all'orizzonte, videro in lontananza le porte del villaggio che riuscirono ad attraversare appena prima che le guardie le chiudessero per la notte.

I due ragazzi cercarono subito un luogo dove Axel si sarebbe potuta trasformare senza essere vista e non appena il falcone tornò ad assumere le sembianze di una donna, cercarono un luogo dove poter passare la notte.

Dopo aver girato quasi tutto il villaggio, i tre videro l'insegna di una locanda.

<<Finalmente!>>esclamò Danise, dopo il tanto viaggiare era esausta.

I tre entrarono e si avvicinarono cauti al bancone.

L'oste,un omone con un enorme naso rosso dal troppo bere, li squadrò in cagnesco.

<<Che volete?>>chiese burbero.

<<Vorremo affittare una stanza.>>rispose Garreth nascondendo di più il viso sotto il cappuccio del mantello.

<<Avete i soldi?>>chiese ancora l'oste, strofinando con uno straccio un boccale, preso a caso dal lavabo.

Garreth senza dire una parola, scostò leggermente il mantello rivelando una sacca in pelle tintinnante.

L'uomo parve soddisfatto.

<<Sono 200 soldi a notte>>esordì con un sorriso crudele.

Danise sentì Garreth digrignare i denti e allungò una mano per stringergli il braccio in segno di ammonimento.

<<Ma è una truffa!>>si scaldò il ragazzo, ignorando l'avvertimento.

L'oste alzò le spalle con noncuranza.

<<Questo è il prezzo e se non vi comoda, andate pure a dormire per strada.>>ribatté riacquisendo il suo tono sprezzante.

Garreth fece per protestare ma una voce lo precedette.

<<Hostr ti sembra questo il modo di trattare dei forestieri?>>lo rimproverò uno dei clienti, alzandosi dallo sgabello del bancone.L'oste lo fulminò con lo sguardo.

<<Scusatelo>>disse poi il cliente rivolgendosi ai tre viaggiatori<<è sempre stato un vecchio scorbutico. Io ho una stalla.>>aggiunse poi<<Se non avete voglia di pagare un prezzo esagerato per una camera, sarò ben contento di ospitarvi da me per il tempo che resterete in paese.>>

Danise fu colpita dalla gentilezza di quell'uomo.

Nei suoi sedici anni di vita non aveva mai visto un uomo così propenso ad accogliere due sconosciuti tra le mura di casa propria.

<<La ringraziamo per l'ospitalità>>disse rivolgendosi all'uomo.<<Penso che la sua stalla sarà perfetta.>>

Il cliente le rivolse un sorriso sincero e, dopo aver lasciato sul bancone il prezzo della consumazione, fece loro largo tra la folla.

<<Vi prego di scusare Hostr per il suo comportamento.>>disse l'uomo appena furono in strada. <<Ultimamente i forestieri hanno portato solo guai a Noor e quel vecchio scorbutico preferisce non immischiarsi in certe rogne. Ma non siamo tutti così.>>aggiunse poi, rivolgendo loro un sorriso cordiale.<<Mi chiamo Artemio e sarò ben felice di accogliervi nella mia umile dimora.>>si presentò.

L'eredità di Turak_Il falcoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora