5 giorni . Erano passati 5 giorni e Alex non compariva . A scuola non veniva e non c'era nemmeno per le strade . Lo chiamavo e come risposta avevo una voce metallica che mi pronunciava il suo numero . Quando tornai a casa studiai tutto il pomeriggio e quella sera andai a dormire senza cena .
Scott: Hey tesoro 2:30 a.m.
Mi svegliai un po' rintontita a causa della vibrazione del telefono sul comodino . Ma quando lessi il nome "SCOTT" sullo schermo sgranai gli occhi incredula .
Io: cazzo Alex sono le 2:30 di mattina !
Scott: hai ragione ma ho bisogno di parlarti
Io: che fine avevi fatto ? Mi ero preoccupata . Ti ho scritto una marea di messaggi e un miliardo di chiamate!
Scott: appunto .. Ti devo parlare ,ORA!
Di colpo sentii dei sassolini sbattere contro il vetro della finestra . Quando mi affacciai, Alex stava lì seduto che aspettava una mia risposta .
Misi delle ciabatte, scesi le scale e uscii lentamente in giardino . Nell'istante in cui i miei occhi incontrarono i suoi sul suo volto apparve un sorriso che fece comparire quelle fantastiche ma maledette fossette . Dovetti far conto su tutto il mio autocontrollo per non saltargli addosso e abbracciarlo . No . Incrociai le braccia al petto e lo guardai aspettando una risposta - scusa per l'ora !- alzai gli occhi al cielo- è il minimo . Ora mi dici dove cazzo eri , ero stra preoccupata per te !- vidi i suoi occhi rattristarti, ma non disse niente . L'unica risposta fu di prendermi per il polso e portarmi nella casa davanti alla mia . Io esitai e cercai di staccarmi da lui ma la sua stretta era troppo forte e non riuscii a divincolarmi - Hey calmati non ti voglio violentare - mentre lo diceva scoppiò a ridere e di nuovi quelle maledette fossette comparvero . - questo lo avevo capito . Ma che ci facciamo qua scusa ? Se poi svegliamo i vicini verrà fuori un putiferio !- e di nuovo non rispose , si limitò a tirare fuori un mazzo di chiavi e d aprire delicatamente la porta . Entrammo in una casa che all'apparenza era nuova di pacca . Mobili appena messi , scatoloni da tutte le parti , foto di un bambino ... Un bambino con i capelli color castano chiaro e due occhi ipnotici color grano . Salimmo una lunga scala che portava al piano di sopra con tutte le stanze e da quello che vedevo la casa sembrava del tutto desolata . Aprì lentamente l'ultima camera e sinistra . C'erano libri sparsi per terra ...libri di scuola . Una scrivania con un Apple è un pacchetto di sigarette . Un bagno e una cabina armadio . Il letto era a due piazze e tutto era sui colori bianco , nero e grigio . Si sedette sul letto e accese la luce che mi risveglio dai pensieri , mi fece segno di sedermi accanto a lui battendo la mano sul letto . Mi sedetti accanto a lui e, buttando a terra le scarpe , piegai le gambe al petto. Dopo un'imbarazzante silenzio lo chiamai per nome - Alex ? - lui si girò di scatto e mi guardò negli occhi - si tesoro - sospirai - che mi dovevi dire ?- lui si incupì e mi prese una mano intrecciandosela alla sua - Mi spiace che in questi giorni non ci sia stato e non ti abbia risposto ma giuro che la motivazione ..c'era - la sua voce si incrinò e i suoi occhi divennero lucidi - che è successo Alex?- - Non ti ho risposto perché ...perché mio padre è morto . Era uno che si ubriacava spesso e lunedì andando a lavoro ha fatto un'incidente - lo guardai negli occhi e quando aprii la bocca lui me la tappo posandoci sopra il dito- non dire niente per favore ... Sono uno stronzo e so che avrei dovuto risponderti ma avevo la testa nel pallone - scossi la testa - ma no Alex , non preoccuparti . Mi spiace tantissimo .- lui mi fece sedere sulle sue gambe e inizia a giocherellare con l'orlo della sua maglietta quando lui mi prese le mani e le strinse fra le sue . Lentamente avvicinò il suo volto al mio , fino a quando non furono a un centimetro di distanza . I suoi respiri caldi e affannati che finivano contro la mia pelle mi rilassavano e il suo battito accelerava ogni minuto che passava . Ma alla fine fui io a cedere posando le mia labbra sulle sue . Mi gustavo ogni singolo centimetro della sua bocca alla menta . Le mie mani erano nei suoi capelli e le sue mani sui miei fianchi . Gli tolsi la maglietta e lui fece lo stesso con la mia iniziando a tracciargli il contorno dei addominali . Ci alzammo e andammo contro il muro . Il mio pigiama corto nero mi teneva molto caldo . Dopo qualche secondo le sue mani finirono dietro la mia schiena che , in un movimento scaltro , mi tolse il reggiseno e lo lanciò dalla parte opposta della stanza . Baci, abbracci, carezze, sorrisi, respiri e tanto amore . Mi fece sedere sulla scrivania iniziò ad carezzarmi lentamente la schiena . Aprì la finestra facendo entrare l'aria fresca primaverile . Un brivido mi corse lungo la schiena ma scomparve dopo qualche secondo quando , di nuovo , il calore avvampò in me . Si fermò di blocco e mi guardò negli occhi accarezzandomi il labbro inferiore con la sua mano - sei bellissima !- sorrisi - neanche tu sei niente male - lui scoppiò a ridere e mi strinse a se - ti devo dire una cosa ...anzi è da un po' che te la devo dire - non sapevo di che stesse parlando - di che parli ?- lui sorrise quasi incerto se dirmelo o no - la festa ricordi ... Ti dovevo dire perché mi ero comportato così . Ecco ora te lo dico !- sorrisi sbalordita , pensavo se ne fosse dimenticato ormai - Senti Bianca mi sono comportato così perché .. Mi sono innamorato di te ! Non so cosa cazzo tu mi abbia fatto ma non riesco a smettere di pensare a te . Vedo te da per tutto e non riuscivo più a tenermelo dentro .- sgranai gli occhi a spalanchi la bocca . Io Bianca , ragazza asociale della scuola , piaceva a Alex Scott ? - davvero Alex ?- chiesi con voce incerta - Ah Bianca ... Cazzo ! Come te lo posso dire ..Io ti amo bianca - le lacrime stavano salendo - Oddio Alex anche io ti amo !- saltai fra le sue braccia stringendolo fortissimi. - sono felice che anche tu la pensi così ! - gli diedi un bacio sul l'angolo della bocca e lo abbraccia . Ci sdraiammo a letto e dopo qualche carezza e abbraccio Morfeo ci fece cadere nel mondo dei sogni . La mattina seguente una voce stridula mi svegliò - Alex?- disse - Hey Alex ?- lui alzò la testa e poi la abbassò di nuovo . Un Alex in miniatura era dietro di me . Fece il giro del letto e si posto davanti a Alex . Alex sorrise al bambino - Giaco , che ci fai qua? - il piccolo sorrise - ti ho portato il caffè . Mamma mi ha detto come si fa e te l'ho fatto .- sorrise calorosamente . Poi si sporse verso di me e capii che guardava una parte di me nuda . Alzai di scatto il lenzuolo e coprii il mio petto - Chi è quella bellissima ragazza Alex ? - lui sorrise guardandomi - la mia ragazza !- mi si strinse il cuore a quelle parole ma poi il piccolino fece una domanda alla quale scoppiai a ridere - perché è nuda ? Anzi perché non ha la maglietta ?- Alex rise - ehm ...perché aveva caldo e anche io avevo molto caldo , vedi ? - disse indicandosi il petto nudo . il bambino fece spallucce e uscì saltellando dalla camera . Mi vestii di corsa e poi chiesi a Alex se volesse venire da me e lui mi rispose - ti va se vengo da te per le 3:30 ?- sorrisi - certo ! Poi abiti lontanissimo da me. Quindi mi raccomando arriva puntuale . - ridemmo in coro. Uscii dalla sua camera poi scesi le scale di casa sua e tornai a casa . Mi sdraiai a letto e cercai di dormire un po' ma dopo che lessi il messaggio sul mio telefono non dormii più .
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Parlami di te (in revisione)
Teen FictionBeatrice è una normalissima adolescente di Milano. Vive in un mondo tutto suo, formato da tutti i libri che ha letto e la sua musica. È una giovane 16'enne dai capelli rossi con due occhi di un verde scuro. Sarà Andrea, il classico cattivo ragazzo...