La prima cosa che vedo quando apro gli occhi è la mia mano abbandonata sul cuscino e ricoperta dal nero del mascara. Emetto quello che più assomiglia a un grugnito quando mi alzo a fatica e mi metto seduta a testa china, puntando lo sguardo sui jeans che ancora indosso, cercando di ricordare cosa è accaduto ieri sera. Varie immagini mi tornano alla mente: Diamond che torna a casa, io e lei che parliamo, e poi il mio sfogo. Le ho quasi detto di amarla...che poi credo sia esagerato ora come ora. L'amore, come ho sempre pensato, è un sentimento talmente forte che ci mette mesi a maturare, e di certo non posso definire con tale nome ciò che provo per lei. Anche se è qualcosa...non so come chiamarlo...di molto forte. Addirittura di più di ciò che vivevo con Emily. E poi ricordo la verità. Non so se avere finalmente capito di essere lesbica sia risolutivo oppure un ulteriore problema che va ad aggiungersi a quello della ragazza dormiente nella stanza difronte. Probabilmente la prima. Solo che ora devo ricostruire tutta la mia vita, e allontanarmi definitivamente dalla precedente me...chissà se la mia famiglia mi accetterà, tra l'altro. Se avessi detto loro di Emily O'Connor, la ragazza che doveva essere semplicemente la nostra amabile dirimpettaia nonché mia compagna di scuola, ora sarebbe tutto più facile. Ma non l'ho fatto. Ho portato dentro di me per anni un peso insostenibile per una sedicenne, e ora che ci penso non è stato facile.
Sospiro, per poi farmi leva con le braccia e alzarmi definitivamente. Alliscio con le dita la maglietta sgualcita e i capelli; al trucco penserò dopo. È inutile fingere di non aver pianto : sono fermamente convinta del fatto che Diamond sia rimasta un bel pezzo dietro la porta, prima che mi addormentassi. Apro delicatamente la porta della camera e, a passo felpato, mi dirigo lungo il corridoio verso la cucina.Sono andata in Università per informarmi su un'esame. Non credo mi vedrai oggi, a stasera...
PS: poi mi spiegherai cos'avevi ieri. -D.Trovo questo messaggio scribacchiato su un post-it attaccato malamente sul frigo, da cui deduco che ho la casa tutta per me, anche se per poco dato che nel pomeriggio ho il primo turno di lavoro. Un sorriso mi spunta sul viso al pensiero di rivedere Jade, Mark e...anche Sam. Spero di potergli raccontare ciò che è successo ieri sera, e magari ricevere qualche consiglio. Sospirando mi siedo e pigramente agguanto i biscotti che la mia coinquilina ha lasciato sul tavolo in attesa del mio risveglio. A proposito di Diamond, e adesso? Cosa le dico? Stasera certamente vorrà delle spiegazioni, ma inizio a ridacchiare pensando di poterle dire la verità. È fuori discussione, dato che suonerebbe tipo "ehy allora...ho appena scoperto di essere lesbica e innamorata di te". Ero a malapena pronta ad ammetterlo a me stessa, figuriamoci ad altri. Figuriamoci a lei. Decido di accantonare questi pensieri autodistruttivi e dedicarmi alla pulizia -almeno parziale, date le dimensioni- di questa casa. Conoscendomi so che se lascio regnare come unico rumore quello del mio respiro inizierò a vagare coi miei pensieri e a perdermi in un mare di incertezza e confusione. Decido quindi di andare a prendere nella mia stanza il primo Lp che mi trovo davanti è utilizzare il grammofono di Diamond pur non essendo stata autorizzata. Tornata in sala, sorrido soddisfatta quando le note di Highway To Hell (*) riempiono la stanza, per poi rimboccarmi le maniche ed iniziare la mia opera.
'Living easy,living free, season ticket on a one way ride, as...' "Ehm...Juliette?" una voce interrompe il mio ascolto della stessa canzone di stamattina, facendomi sussultare. Strappo le cuffiette dalle mie orecchie e mi accorgo di essermi fermata davanti alla vetrina del Cafè senza entrare. "Ciao Sam!" esclamo, alla vista del ragazzo davanti a me. "Entriamo" suggerisco poi, aprendo la porta e precedendolo all'interno dell'ambiente. Arrotolato le cuffie per metterle nella borsa, sorrido a Jade che è corsa a salutarmi e mi sta tendendo un grembiule viola. Lo afferro con gioia e mo dirigo verso l'attaccapanni a togliermi la giacca.
"Cosa....perchè?" sento dire da un Sam alquanto confuso, mentre Jade risponde al posto mio. "La nostra cara Juli lavorerà qui!".Procede. Okay....sembra procedere. Riesco a servire i clienti e ad essere gentile nonostante tutto ciò che in questo momento mi sta passando per la testa. Le chiacchiere di Sam mi hanno alquanto distratta da tutti i miei confusi pensieri, e per questo gli sono grata. "Il tuo turno finisce tra dieci minuti, cara" mi annuncia dolcemente Jade, servendo un pasticcino al cioccolato ad una ragazza dai capelli rossi. Annuisco mentre la cliente si avvicina a me e si siede, addentando il dolce. "Come ti chiami?" chiede, con una voce calda e soave che mi proietta immediatamente in una dimensione di totale calma. "Uh...Juliette" biascico, mentre tutti i miei sensi sembrano essersi addormentati. E se fosse una strega? Ah. Dio. Dovrei crescere e smettere di pensare a queste diavolerie. "Hannah" replica, tendendo la mano che prontamente stringo. "Questo pasticcino è ottimo" aggiunge dopo qualche minuto, e mi ritrovo a ridacchiare in accordo. "Già. Il migliore di tutta New York!". La mia esclamazione le fa spuntare un dolce sorriso sul volto, che le illumina gli occhi. Ma non come Di...basta. È inutile rimuginarci su. Non diventerà lesbica né si innamorerà di me, se continuo a spendere le mie giornate pensando a lei. "Tornerò. Solo per te, dolcezza. Ah...forse anche per i dolci" esordisce Hannah, che intanto ha finito di mangiare e ha lasciato il conto sul bancone, davanti alle mie mani abbandonate sulla superfice di legno. Resto a bocca spalancata, mentre i miei occhi la seguono lungo il percorso verso l'uscita e captano l'occhiolino che mi indirizza prima di chiudersi la porta dietro. Stava...flirtando con me? "Hai fatto colpo, Juli " sottolinea Sam, avvicinandosi con uno strofinaccio in mano e afferrando le monetine al mio posto. Lo allontano con una gomitata provocandogli un attacco di risa mentre il campanello del locale produce un suono assordante e...violento. Diamond si introduce a passo furioso fino a raggiungere il bancone, e punta i suoi occhi ardenti nei miei, alquanto confusi. "Chi era?" sputa, acida. Per un attimo il mio cuore fa una capriola : e se fosse gelosa? Ma subito la mia coscienza mi riporta coi piedi per terra. Non illuderti, Juliette. "E io che ne so? È il primo giorno di lavoro! Vuoi che conosca tutti i clienti?" sbotto, mentre i suoi occhi sgranati rivelano che non si aspettava un tale risposta. Dal canto mio, sono abbastanza preoccupata. Sono sempre stata una persona che tende a tenersi tutto dentro, e questi scatti sono il segnale che sto per scoppiare. Cosa comprensibile, dato che da quattro anni mi porto dietro il ricordo lacerante di un'esperienza che ha segnato la mia adolescenza, ma sono preoccupata. Quando non ce la farò più -e sento di essere vicina al limite- sarà un disastro. "Okay...Hai finito?" chiede lei , con voce flebile. Annuisco e mi tolgo il grembiule lasciandolo sulla prima sedia che trovo, e dirigendomi verso l'attaccapanni. Saluto tutti mentre usciamo e, dopo ore, vengo di nuovo accecata dalla piacevole luce del sole.
"Ieri". Con una semplice parola Diamond è riuscita a turbare la mia precaria serenità da dopo-cena, mentre siamo sedute sul divano con la TV spenta. Giro il viso verso le luci degli altri palazzi, cercando di evitare il discorso. Ma so che non funzionerà mai con lei. "Nulla...ripensavo a Jack..." sospiro, mentre un suo braccio si posa sulle mie spalle. "Cretina" replica, e strabuzzo gli occhi. "So che non è questa la verità. E so anche che non me la vuoi dire. Evidentemente c'entro io. Ma non fa nulla. Quando te la sentirai, sputa il rospo. Io ci sono" sussurra, alzandosi e guardandomi a lungo prima di sparire lungo il corridoio. Sento il rumore delle sue scarpe sempre più lontano, mentre continuo a fissare il buio della notte al di là delle vetrate, e poggio la testa sul cuscino che ha ancora il suo odore.
SCUSATEMI. Ho avuto molto da fare in questi giorni, e non ho potuto postare! Spero di essermi fatta perdonare...
Ps: cercate di essere un pò più attivi...
Non vorrei fare la rompipalle che ad ogni capitolo scrive "VOTATE!", ma mi farebbe comunque piacere vedere che tutti i miei sforzi valgono a qualcosa(*) AC/DC
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DIAMOND
RomanceJuliette Owen sente di avere una vita perfetta: segue il suo sogno, quello di studiare legge all'università di New York, è fidanzata con Jack Wilson, quello che potrebbe essere definito il ragazzo perfetto, e ha già tutto il suo futuro pianificato...