Ormai ho perso il conto di quante volte mi sono maledetta per essermi addormentata sul divano ieri sera, e sono in piedi da meno di mezz'ora. Non credo di sentirmi più il collo, che continuo a torcere come un'ossessa mentre preparo un thè, in uno dei rari giorni in cui mi alzo prima di Diamond. Anche se devo ammettere che svegliarsi con il sole già alto tra i tetti di New York è stato stupendo; la natura mi ha sempre affascinata, ed è l'unico elemento in grado di calmarmi anche quando sono in preda all'ira, e qualsiasi altra cosa mi fa solo venire voglia di urlare. Peccato che non tutti la pensino come me, e l'umanità preferisce far soldi a spese di ciò che ci circonda. Ho la sensazione che capiremo quanto la Terra sia importante quando ormai l'avremmo perduta: e allora non ci sarà più nulla da fare. Un pò come coloro che si attaccano alla vita nel momento in cui si accorgono di stare per morire.
"D...la colazione..." sussurro, spingendo la porta della sua stanza con una spalla ed avvicinandomi al letto che si muove al mio richiamo. Da sotto l'ammasso formato dal lenzuolo emerge una testa blu che si volta verso di me con l'aria confusa di chi si è appena svegliato. "Che..." borbotta, probabilmente con l'intento di formulare una frase. "Non ringraziarmi, e mangia. Io ho il turno di mattina stavolta" la informo, mentre mi avvio verso il corridoio, per poi essere bloccata dalla sua voce: "divertiti. Ti voglio bene". Resto sorpresa da questa sua affermazione; Diamond non è il tipo da riempirti continuamente di regali e frasi smielate, ma se tiene a te lo dimostra. È come se io sapessi che lei è costantemente con me, e che anche se qualche volta non mi abbraccia, posso contare su di lei. Sempre. Questo è l'unico pensiero che mi tiene a galla, anche se so che non ricambierà mai quello che da poco ho scoperto di provare. Infilo la giacca, afferro le chiavi dal mobile accanto all'ingresso e mi chiudo la porta dietro, lasciandola a gustarsi la colazione che le ho amorevolmente preparato. È buffo che certe volte, quando lei fa qualcosa di straordinariamente altruista o dolce per me, qualcosa nel mio cervello urli 'prova qualcosa per te! diglielo!'. E per qualche secondo ci credo davvero. Ma puntualmente riesca a tornare coi piedi per terra, a scuotere la testa e ridacchiare. La realtà non è un romanzo rosa. Molto probabilmente se tentassi di baciarla urlerebbe e mi caccerebbe fuori di casa. E io rimarrei sola. Di nuovo. Ed è l'ultima cosa di cui ho bisogno: mia madre e mio padre sono in Ohio, e non ho alcuna intenzione di tornarci. Non ho soldi per comprarmi una casa...no. Meglio tacere. Che poi il nostro rapporto è fantastico; non vorrei rovinarlo.
Vengo brutalmente strappata dai miei pensieri quando davanti a me vedo la familiare vetrina del Flower's, ed in quel preciso istante decido di lasciare tutti i miei problemi fuori e concentrarmi sul mio nuovo ed appassionante lavoro, accompagnato da qualche sporadica battuta di Sam che non fa altro che alzarmi il morale."Morirò" sbuffo, porgendo il resto all'ennesimo cliente che è entrato nel locale, e ora come ora credo di stare quasi per accasciarmi a terra. Sam ridacchia alla mia espressione a dir poco esausta, mentre io mi giro e gli lancio uno sguardo di fuoco. "Non ti servirà andare in palestra!" esclama. "E questa sarebbe?" "Uhm...il lato positivo della faccenda!". Inevitabilmente mi scappa un sorriso, che muore sul nascere non appena una chioma rossa fa il suo ingresso nel bar. "Hannah..." sussurro a mezza voce, mentre la ragazza davanti a me saluta con un cenno del capo, prima di ordinare un cappuccino. "Sai cosa stavo pensando, Juliette?" mi chiede, mentre Sam finge di preparare la sua ordinazione; ma io so che sta origliando. Scuoto la testa prima di sedermi sullo sgabello e inclinarmi verso di lei col busto, tentando di sentire oltre il rumore gorgogliante della macchina per il caffè. Vedo il suo sguardo abbassarsi pian piano, per poi tornare su con uno scatto felino non appena porto una mano ad aggiustare la maglietta. Dio Santo! E adesso? Sicuramente vorrà chiedermi di uscire, ma io non credo di essere pronta per..."stavo pensando" prosegue schiarendosi la gola "che stasera potrei portarti a cena, mh? Conosco un ristorantino sulla quarantottesima che...beh. Ti piacerà". Accetto? Non accetto? Del resto lo dico anche io che con Diamond non ho alcuna possibilità; devo pur farmi una vita, no? Hannah sembra così dolce, simpatica...e poi è bella. Molto. "Okay..si...immagino possa andar bene" sussurro, mentre sento un rumore metallico dietro di me che mi fa sussultare; Sam ha fatto cadere il cucchiaio...che imbranato. La ragazza davanti a me pare illuminarsi, mentre il nostro cameriere, che si è ripreso, le porge la bevanda. "Dove abiti, J?" chiede dopo un pò. Tutto accade in fretta da li in poi: le rispondo, lei lascia il conto, afferra la borsa dallo sgabello accanto a sé e fa per uscire. "Hannah!" la richiamo, dal bancone. Fortuna che il locale è vuoto. "È un appuntamento? " chiedo, non potendo fare a meno di ridacchiare. "Diciamo di si" risponde lei, aprendo la porta. "Vengo a prenderti alle 8...sii splendente" conclude, prima di immergersi nel traffico di New York. Lo sguardo stupito di Sam è sufficiente ad esprimere come io mi senta in questo momento. Sorridendo, torno al lavoro, impaziente.
"Stavo pensando che quest'estate potremmo viaggiare un pochino, che dici? " mi chiede Diamond, mentre io la osservo provare i nuovi acquisti del pomeriggio seduta sul suo letto. Fisso il mio sguardo nel suo riflesso nello specchio e annuisco. "Certo, sarebbe un'ottima idea. Che...dici se andassimo dai miei? Non vedo mio padre da sei mesi" propongo, sperando in una sua reazione positiva. "A questo punto passiamo anche dai miei, in Virginia. Non ho un perfetto rapporto con loro ma le cose si stanno...beh, rimettendo a posto" aggiunge, togliendosi un paio di tacchi rossi che le stanno a meraviglia. Sorrido entusiasta del nostro programma, anche se l'idea di tornare in Ohio un pochino mi terrorizza. Ma sento che con lei accanto potrei fare tutto. "D...che ore sono?" chiedo, stendendo le gambe davanti a me e puntando lo sguardo sulle mie converse. "Le sette e mez..." "DIO MIO!" grido nel panico, per poi uscire dalla sua stanza e fiondarmi nel mio bagno per prepararmi. Non posso arrivare in ritardo, ho solo mezz'ora, ho solo mezz'or...."che diavolo ti prende!" esclama la mia inquilina, mentre sono intenta a creare una riga di eyeliner simile, se non uguale, a quella sull'altra palpebra. "Ho un appuntamento!" esclamo entusiasta, prima di passare al rossetto. Dallo specchio posso vedere i suoi occhi dilatarsi e le nocche stringersi sullo stipite della porta. Che reazione per una a cui non interesso. "Come?" chiede con una voce impastata e roca, come se non se l'aspettasse. Beh, del resto... "si!" confermo, ammirando il trucco -fortunatamente- ben riuscito. "E...con chi?" chiede seguendomi in camera mentre cerco un vestito decente. Passando la mano tra le varie stoffe mi accorgo di avere un problema: se le dico che è una lei capirà che sono lesbica, e non so se ne vale la pena. Ma dall'altro lato non mi va di dirle che è un uomo. Non ho voglia di mentirle. Beh, amen. "Si chiama Hannah" no, non mi piace "siamo solo amiche...era solo per farti prendere un accidente" ridacchio. Non ce la faccio proprio a dirglielo. Lei pare rilassarsi, prima di alzarsi e afferrare dell'armadio un abitino a fiori e un gilet di jeans. Annuisco in accordo, per poi prendere un paio di ballerine gialle ed infilarmi in bagno. Non le ho mentito del tutto; so benissimo che io ed Hannah non potremo mai essere solo amiche, ma non me la sento proprio di... "FORSE È LEI" grida Diamond, in seguito al suono metallico del campanello. Nel panico, esco dal bagno afferrando la borsa per poi correre dalla mia coinquilina e salutarla con un bacio sulla guancia. Sarà una lunga serata.
La situazione mi sta leggermente inquietando; Hannah continua a fissarmi da mezz'ora mentre gusto il mio piatto di ravioli al sugo, ed io non so proprio cosa dirle. È come se le mie corde vocali si fossero smaterializzate, assieme alla lista mentale di argomenti utili ad iniziare una conversazione. Fortunatamente, proprio mentre sto pensando di parlarle dell'estinzione degli orsi polari, è lei a darmi l'incentivo. "Juliette...sei fidanzata?" oh, domanda facile. Del resto delle nostre famiglie abbiamo già parlato, e io mi sono attenuta il più possibile alla verità. "No. Single da due mesi. Ho lasciato il mio ragazzo perché era uno stronzo.." sussurro, indecisa se aggiungere o meno quell'altro PICCOLO elemento. "e...?" Hannah cerca di farmi continuare, avendo capito che c'è dell'altro. Beh, ma cosa ho da perdere? Del resto ho perfettamente capito che siamo sulla stessa... lunghezza d'onda. "E non abbiamo gli stessi...gusti" affermo ridacchiando, provocando un'espressione soddisfatta sul suo volto che lei credeva di poter far passare inosservata. "È capitata la stessa cosa anche a me" dice, puntando i suoi occhi verdi nei miei. "Hai finito?" chiede poi. Una domanda del genere potrebbe sembrare maleducata detta da chiunque altro. Ma lei ha usato un tono così dolce e pacato che non lo è sembrata per niente. Annuisco, pulendomi le guance e abbandonando il tovagliolo sul tavolo prima di seguirla verso la cassa. Con un semplice sguardo mi fa capire che insistere per pagare la mia parte sarebbe del tutto inutile, ed evito così di aprire la borsa.
Mentre passeggiamo in un parco li vicino, immerse nell'oscurità che rende gli alberi pari a fantasmi in questa notte senza luna, mi rendo conto del fatto che durante questa serata mi sono divertita, e non ho pensato a Diamond. In realtà non ho pensato a nulla se non ai suoi occhi verdi. "Juli..." sussurra lei ad un certo punto. Ho visto talmente tanti film che dal suo tono capisco cosa sta per accadere. E stranamente scelgo di non tirarmi indietro. Hannah si volta verso di me, e appoggia delicatamente le sue mani sul mio volto. Poi chiudo gli occhi, e dopo qualche secondo avverto le sue labbra sulle mie, dolci, soffici.
COLPO DI SCENA.
Ci serviva.
Beh, date le vacanze ho deciso di impegnarmi e regalarvi un capitolo!Grazie a AdoroICreepypasta che commenta e vota tutti i capitoli di questa storia...spero ti piaccia anche questo!
See ya
LikeARollingStone _

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DIAMOND
RomanceJuliette Owen sente di avere una vita perfetta: segue il suo sogno, quello di studiare legge all'università di New York, è fidanzata con Jack Wilson, quello che potrebbe essere definito il ragazzo perfetto, e ha già tutto il suo futuro pianificato...