Autodistruzione, Contaminazione, Autolesionismo. (Parte II)

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Si accorse del gran mal di testa solo quando l'incoscienza e lo stordimento del sonno passarono e si sedette sul letto a fissare le finestre chiuse. Fissava il vuoto. C'èra silenzio ovunque, il padre era a lavoro e si sarebbe dovuta sentire subito meglio nel sapere che quella donna non era in casa, ma tutto quel silenzio e quel vuoto turbavano la sua psiche. Pensò per un attimo al fumetto dal titolo "L'ultimo uomo sulla terra" di Dilan Dog.

‹‹Che strazio. Sai che noia. C'è da impazzire!››.

Scese dal letto con la solita sensazione di malessere diffuso e non riuscendo a focalizzarne l'origine si sentiva ancora più vulnerabile e depressa. Era un'abitudine per lei il post sbronza, e sapeva bene che le conseguenze erano attimi di abbattimento. Si sarebbe ripresa dopo aver fatto un abbondante pasto e una pennichella pomeridiana, giusto per smaltire del tutto i traumi della notte precedente e pensare alla prossima.

‹‹Si, dopo pranzo mi farò un paio d'ore di sonno e ritornerò in forma. Dopo pranzo, che devo fare dopo pranzo?››, si domanda- va ancora intontita mentre si preparava la colazione.

‹‹Dopo pranzo...dopo pranzo... Valerio! Come ho fatto a dimenticarmi di lui? Certo che sono stordita alla grande!››.

Mentre gli ingranaggi ricominciavano a muoversi, gli venne in mente tutta una serie di ricordi legati alla notte precedente.

‹‹Che casino che abbiamo combinato!››, se la rideva. Nel pomeriggio, dopo essersi visto con Valerio.

‹‹Abbiamo chiacchierato e riso molto!››, si esaltava Erica dopo l'incontro.

‹‹Si certo, e lui che ne dice invece?››, domandò Lina con un filo d'invidia.

‹‹Penso sia stato bene, anche se ogni tanto cercava di allungare le mani!››.

‹‹E tu?››.

‹‹Non ho intenzione di dargli nulla!››.

‹‹È sempre la tua prima volta!››, interruppe Gianna.

‹‹Si, magari dopo una cenetta a lume di candela, con una musichetta romantica! Manco morta!››, rispose Erica sarcasticamente.

Si sentiva grande nel raccontare certe cose.

Ma qualche tempo dopo, non molto.

‹‹Il mio cuore ha bisogno di qualcosa di più puro, con questo non voglio offendere Valerio, anzi, diciamo che mi ci sono un tantino affezionata; però non mi va di affrontare una storia seria, non mi va proprio, io ho bisogno di una certa sicurezza e lui non me ne ispira tanta. Quello che ha fatto alla ragazza potrebbe capitarmi anche a me e sinceramente non ho voglia di passare dall'altro lato. T'immagini? Non mi va nemmeno di pensarci lontanamente!››, si sfogava Erica con Gianna.

‹‹Senti, mica puoi vivere con questo incubo! Devi rischiare nella vita, anche con le cose che ti fanno più paura, non solo con cose di cui sai già d'avere il controllo, ti consiglio di cominciare se ne hai voglia, e poi si vedrà, lui è un ragazzo più grande, potrebbe insegnarti molte cose!››.

‹‹Hai ragione, forse sto trovando un mare di scuse. In fondo, forse, non sono nemmeno tanto affezionata, è quasi un mese che usciamo insieme, ha lasciato la ragazza per me, almeno cosi ha detto, anche se credo che l'avrebbe fatto comunque. Sai cos'è? Improvvisamente mi domanda: "Che ne diresti di metterci insieme e fare coppia fissa come due veri fidanzati?". E subito il mio pensiero è stato "Sei pazzo!". E lui continua dicendomi: "Non ho idea di cosa siamo, passiamo molto tempo insieme, tutti sanno di noi e mi andrebbe anche che la gente ci vedesse passeggiare mano nella mano magari, come una vera coppia, e non solo imboscati come due latitanti, con la paura di farci vedere alla luce del sole!". Sembrava davvero sincero credimi, chi sa se è solo una questione emotiva o è davvero infatuato di me, comunque me la sono cavata con una serie di sotterfugi come faccio io di solito. Sai un po' di blà blà blà per guadagnare tempo e in più ho trovato la scusa che ad agosto devo andare nella mia città per tutto il mese e che ne avremmo parlato a settembre con più calma!››.

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