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Non mi interessa molto e perciò mi volto a guardare altro. 

L'ultima volta che mi sono immischiata cercando di conoscere qualche amico di mio fratello mi sono innamorata e lui mi ha fatto soffrire molto quando mi ha lasciato per Meredith, versare lacrime che solitamente non avrei versato per via del mio carattere.

Si chiamava Luke e era il cocapitano della squadra di football.

Era un ragazzo dai capelli fini e bruni sostenuti in un ciuffo che pettinava spesso con le mani e quel piccolo gesto lo rendeva irresistibile. 

Aveva occhi scuri e profondi che spesso brillavano quando mi guardava, credevo che quella luce nei suoi occhi fosse dovuta all'amore che provavamo l'uno per l'altra ma, evidentemente, mi sbagliavo.

Ogni giorno mi aspettava di fronte al mio armadietto e, appena arrivavo, mi prendeva in braccio e mi baciava, baci dolci, lievi e abbastanza corti che si ripetevano un paio di volte. 

Appena si staccava mi diceva 'ciao principessa' è da li avevano inizio le nostre conversazioni. 

Ogni volta che Trevor mi saluta cosi come mi salutava Luke sento una lieve fitta al cuore perché lui sarà sempre come una ferita che non si rimargina e che ogni volta fa più male.

Ricordo quando piangevo per la morte di mio nonno, mi chiudevo in un angolo a sfogarmi e lui mi prendeva in braccio a mo di sposa, mi portava fino alla sua auto e mi appoggiava su sedili davanti, si metteva al posto del guidatore e mi chiedeva perché io piangevo ma prima di poter rispondere mi abbracciava e stringeva fino a che non mi calmavo. 

Ogni giorno lo vivevamo come se fosse l ultimo facendo cose assurde, come quella volta che abbiamo saltato scuola e siamo andati a visitare il Nevada passando dai Casinò di Las Vegas e riuscendo a portarci a casa ben 13.000 dollari.

Un giorno a scuola arrivarono delle voci che Lucas mi comunicó immediatamente "Luke ti usa per far ingelosire Meredith " disse.

Decisi di non dargli retta perché erano solo voci ma quando chiesi conferma a lui di quanto girava sul suo conto lui non esitó e mi rivelò tutto, mi parli della sua rottura con Meredith e di come sapeva fare innamorare tutte e manipolare a suo vantaggio proprio come fece con me.

Rimasi a casa da scuola per una settimana. 

Non riuscivo a superare lo shock.

Si trasferì a Pasadena e di lui non seppi più nulla.

Me ne vado verso Alexis che mi sta aspettando al suo armadietto. 

Ha gli occhi chiusi e la bocca digrignata.

"Che succede Al?" Chiedo incerta di quanto uscito dalla mia bocca.

Non la vedo mai così e sono un po' preoccupata.

"Quello stronzo di Timothy mi ha portato un progetto sbagliato. Per colpa sua ho preso 3!"

"Sì sarà sbagliato"

"No, lo ha iniziato una settimana fa garantendomi ieri che avrei preso 9 se lo avessi consegnato così  come era "

"Quello è innamorato di te! Non potrebbe mai fare una cosa del genere!"

"E invece l'ha fatto e, grazie a quella stupida statua di Van Gogh,mi sono sporcata tutti i vestiti per colpa della tempera non asciutta."

Solo ora noto la grande chiazza di vernice bordeaux che ricopre i suoi vestiti. 

Spalanco gli occhi perché vedo che anche i jeans bianchi che le ho regalato per il suo compleanno sono sporchi.

"Appena lo vedo lo ammazzo" esclamo " ha sporcato quei fantastici pantaloni bianchi che ti ho regalato."

"Infatti. Ci tenevo un sacco."

"Non ti preoccupare, te ne compro un altro paio."

"Grazie mille"

Le do un bacio sulla guancia. 

Dal nulla compare Timothy tutto allegro e, quando ci vede guardarlo malissimo, retrocede spaventato.

"TIMOTHY!" Urliamo all'unisono.

Cerca di scappare, si mette a correre guardando ogni tre per due se lo stiamo seguendo.

Ad un tratto un muro lo ferma facendogli battere la testa prima sulla parete e poi in terra.

Corriamo verso di lui e ci mettiamo in ginocchio accanto a lui.

"Mi hai dato un progetto sbagliato." Dice lei infuriata

" lo ho fatto apposta. Una volta ti ho sentito che dicevi che sono solo uno sfigato e allora mi sono arrabbiato e ho deciso di non fare più i tuoi progetti al posto tuo,comunque ora per colpa vostra mi sono fatto male quindi aiutatemi ad alzarmi."

"No!" Gridiamo.

Lucas si avvicina a noi e chiede sottovoce.

" Ehi vi va di saltare l'ultima ora?" 

"Certo" rispondo

" Bhe avrei matematica e..." Dice Alexis prima che la interrompa.

"Da quando ti interessa matematica?" Chiedo.

Lei non è, come non lo sono io, tipo da preoccuparsi dei voti e di seguire tutti i corsi come fanno molte ragazze ma in questo periodo sta cominciando a fare come le altre.

"Da mai" risponde lei

Vedo subito che nasconde qualcosa, la conosco troppo bene.

A BEAUTIFUL MISTAKEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora