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La notte passa lentamente. 

Mi faccio un sacco di paranoie: chi avremo come vicini? Come sarà la camera? E il dormitorio?

Mi sveglio in preda all'ansia verso le 4 e mezza.

Scendo da letto metto le mani avanti er evitare di colpire qualcosa.

Il pavimento è tremendamente freddo.

Accendo la luce e vedo solo scatole su scatole su scatole che mi mettono troppa angoscia.

Tra qualche ora dovrò lasciare questa camera. 

Mi mancherà troppo.

Prendo il computer e mi metto a cercare video su YouTube.

Abbasso il volume al minimo per non svegliare gli altri.

In pochi minuti mi torna sonno e torno a letto. 

Mi sorge un dubbio: perchè Alexis non mi ha telefonato per chiedermi del trasferimento?

Il resto del sonno lo passo a cercare  una risposta al mio quesito nel mondo dei sogni.

Il silenzio svanisce progressivamente e dà spazio a quel dannato rumore della sveglia che ha un suono metallico.

Allungo una mano per spengerla.

Perchè cazzo la sveglia suona pure oggi? La avevo tolta ieri sera.

Esco dal letto e appoggio i piedi sul parquet. 

Perchè è sempre così dannatamente freddo questo parquet?

Prendo dalla sedia i vestiti che ho messo da parte ieri sera.

Ho scelto di mettermi una canottiera bianca attillata, un paio di pantaloncini neri di jeans a vita alta leggermente rovinati, una camicia larga e morbida a quadri il tutto accompagnato dalle mie amate superstar.

Mi trucco.

Mi passo una mano tra i capelli per sistemarli e scendo a fare colazione .

Mi dirigo verso il frigo.

Perchè è vuoto?

prendo allora un paio di fragole dal cestino della frutta appoggiato sul tavolo, le taglio e le mangio.

Mi raggiunge Trevor.

Cammina infilandosi una maglietta.

< buongiorno> fa lui 

< buongiorno> rispondo continuando a mangiare

< sei pronta per lasciare casa?>chiede inclinando leggermente la testa

< insomma. Mi mancherà questo posto.>

< anche a me ma non pensarci, tre mesi passano veloci.>

< potrebbero anche essere duri.>

< su! Non essere negativa. Mi fai prendere a male.>

< scusa.>

<niente> 

Mi perdo a guardare fuori dalla finestra, verso gli alberi. 

Dagli esili rami cadono foglie secche e, travolte da un soffio di vento, compiono folli giri nell'aria per poi accasciarsi morte al suolo.

< Che c'è da mangiare.?>

Torno alla realtà

< che?> chiedo non avendo sentito la domanda perché persa nella mia mente e nelle ipnotiche foglie non ho seguito quanto detto da Trevor.

A BEAUTIFUL MISTAKEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora