Arrivo a scuola con 20 minuti d'anticipo, cosa molto strana per me...Svuoto la cartella e poggio i libri sotto il tavolo. "Dicci rossa, verrai alla gita?"mi fa Carter.
"Non lo so " rispondo.
"E perché? ".
"Perché te ne dovrebbe importare?
Smettila di darmi fastidio altrimenti ti faccio vedere io." gli minaccio.
"E sentiamo, cosa farai? Mi darai uno schiaffo di quelli tuoi?" mi risponde lui. "Carter, sei un'egoista, ti odio con tutto il cuore. Sei uno stronzo e non te ne frega mai niente di quello che provano gli altri. Capisci che io me ne frego di te? Beh, cerca di capirlo perché da me non riceverai neanche una parola."gli rispondo rossa dalla rabbia.
Esco e corro in bagno, con la testa che mi scoppia e gli occhi lucidi per la collera. Mi appoggio al muro e inizio a piangere. In realtà non lo so neanche io il perché mi escono le lacrime, forse per la rabbia o forse per la delusione di essere giudicata e presa in giro. " Alida " sento una voce alle spalle. " scusami...io..beh..sai.." mi giro ed è Carter. " Senti, risparmia il fiato. " gli rispondo asciugandomi le lacrime. Esco sbattendo la porta alle mie spalle e corro in classe. Vedo Mathilda seduta al suo solito posto accanto a Marlene. Mi lancia un'occhiata piena di preoccupazione o....quello che è. " Va tutto bene " le rispondo passandole accanto. Lei annuisce, ma non è finita qui, lo capisco dal suo sguardo. Infatti avevo ragione, a ricreazione le devo raccontare tutto per filo e per segno. Quando ho finito lei mi stringe in un abbraccio caloroso sussurrandomi all'orecchio che è tutto okay. Le lezioni riprendono e passo la giornata a fare i compiti. Ormai la mia vita è uguale, monotona, non c'è mai una gioia. Mi servirebbe andare in gita, devo distrarmi. A proposito di ciò mi viene in mente che ogni sabato Carter fa una festa, una specie di "raduno" dove tutti ridono, bevono, fanno cose stupide. Beh non sono il tipo di persona che si ubriaca a delle feste. So che Mathilda ci va ogni fine settimana, ha degli amici ed è legata a tutti, mi ha raccontato tutto di lei e so che è stata la fidanzata di Carter all'asilo e da quando si sono lasciati alle elementari non si sopportano piú. Entrambi però sanno dell'una e dell'altra cose che non hanno mai rivelato e perciò si conoscono abbastanza bene. Mathilda mi dice che Carter è sempre stato legato a queste persone sin dall'infanzia, ma della sua vita privata non mi vuole dire niente, anzi evita sempre il discorso. Invece della sua vita sentimentale mi dice che ci prova sempre con tutte e alle feste sta sempre a sbavare dietro ad Alesha. Però a quanto pare lei si diverte ugualmente, frequenta un gruppo di persone apparentemente semplici ma con un carattere forte. Il gruppetto di Carter è antipatico, tutti hanno capelli colorati e i ragazzi hanno tutti un fisico da atleta, le ragazze invece hanno capelli colorati, abitini corti, e sono sempre truccate pesantemente, le solite cagne insomma... Mi fanno impressione, io non riuscirei mai ad indossare un vestito che arriva appena appena sotto il sedere, mai. Comunque, interrompo i pensieri e trascrivo tutto sul diario. Appena ho finito ricevo una chiamata da un numero sconosciuto. " Pronto, chi è? " dico con voce squillante. " Alida?" risponde una voce roca. È Carter, ma come fa ad avere il mio numero? " Carter come fai ad avere il mio numero? Fai parte dei servizi segreti o roba del genere e non me lo hai mai detto? " gli rispondo. " Haha no, me lo ha dato Mathilda.." mi risponde. " Cosa stai scherzando? Voi due vi odiate e lei non mi farebbe mai una cosa del genere."
" No non sto scherzando e poi non so di cosa tu staia parlando! Mathilda è la mia migliore amica non la potrei mai odiare. Ci vogliamo un sacco di bene" mi risponde.
" Fate schifo, tutti e due. Cancella il mio numero è non mi chiamare più. " gli blocco il telefono in faccia e sprofondo la testa nel cuscino. Come ha fatto Mathilda, la mia migliore amica a dirmi una bugia così grossa?! Lei che dice sempre di odiare Carter, è la sua migliore amica! No, magari non è vero, non può essere vero. Sicuramente è una di quelle cavolate che si è inventato Carter. Per tutta risposta chiamo Mathilda al cellulare per vedere se tutto quello che mi ha detto lui è vero. "Segreteria telefonica..." attacca il telefono. Fantastico non risponde nanche. Penso e ripenso e alla fine mi viene l'idea. Se non risponde al telefono domani andrò alla festa così le potrò parlare. Spengo la luce e mi butto nel letto, distrutta. Guardo il soffitto in cerca di consolazione....gli esseri umani sono così, pur di conoscerti e approfittarsi di te, sono pronti a distruggerti con una misera frase.
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Insegnami a volare
RomanceCarten e Alida, due poli opposti...beh la solita storia, starete pensando... Alida, indaga sul misterioso passato della mamma che a quanto pare le nasconde qualcosa di grosso. Inoltre la sua vita avrà una svolta improvvisa con l'incontro di una raga...