capitolo 3

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L'assistente immobiliare è già davanti all'uscio con le chiavi in mano. Quando ci vede, ci corre incontro, accogliendoci. Le chiavi che tiene in mano hanno un ciondolo a forma di coccinella, identico a quello della nonna...già mi manca, se mi faccio prendere dalla malinconia ora, che farò più tardi? Nella vita bisogna saper accogliere le opportunità e così ha fatto mia mamma, perciò non la devo far sentir in colpa perché ha accettato l'offerta. La signora ci invita ad entrare dentro casa. L'edificio è maestoso: con il soffitto alto e tutto in legno, il caminetto professionale e l'arredamento è vintage, proprio come piace a me e alla mamma. Corro a vedere il piano di sopra; la mia camera è illuminata da una finestra molto grande, la luce mi fa notare il letto a baldacchino e la libreria gigantesca tutta da riempire. A casa, a Roma, la mia camera era più piccola ma il suo pezzo forte era la libreria, fatta in legno di ciliegio e stracolma di libri dal momento in cui io amo leggere. Leggere è la mia passione, mi solleva dai momenti tristi e mi fa scoprire il piacere della vita. Nella mia camera vi è anche un bagno tutto mio ( mai accaduta una cosa del genere, finalmente non dovrò più condividere il bagno con la mamma ) e anche una scrivania dove vi sono poggiati tanti portapenne. Esco dalla mia camera e mi dirigo nella camera della mamma. La trovo lì dentro con l'assistente, la quale sta spiegando alla mamma la struttura e bla bla bla....la mamma non sembra ascoltarla, più che altro è rimasta esterrefatta dalla sua camera ( come biasimarla ). Scendiamo a dar un'occhiata alla cucina, non che io me ne intenda, ma penso non sia adatta alla mamma...lei chiede alla signora se vuole qualcosa da bere ma la signora rifiuta. Dopo un silenzio imbarazzante, dove nessuno osava aprir bocca, l'assistente spara il costo della casa....è un po' altino ma orami abbiamo deciso che sarà questa la nostra casa perciò la mamma accetta e firma una marea di documenti di cui io non mi interesso. Dopodiché accompagniamo alla porta la signora e la salutiamo stringendole la mano. Penso che sarà divertente...ce la metterò tutta...almeno ci provo.

Insegnami a volareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora