Capitolo 13

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Mi sveglio e scendo le scale. Appena arrivo a metà rampa vedo la mamma parlare con un uomo davanti alla porta. Si guardano e ridono. Poi lui l'abbraccia e la mamma fa altrettanto. Lei chiude la porta e si dirige in cucina. Chi cavolo è quello? E come fa la mamma a conoscerlo? Lei mi ha sempre detto che il papà non era una persona buona, e che quando è morto lei non era profondamente distrutta. Per il resto, non mi ha mai raccontato niente di lui, mi ha fatto vedere solo qualche foto in degli album e quindi lo conosco solo di faccia. " Buongiorno tesoro, e tanti auguri " mi dice la mamma. "Ah, è vero! È il mio compleanno, me ne ero completamente scordata. " le rispondo.
"Per l'occasione, mi sono svegliata alle 5 del mattino per prepararti una gustosissima torta al cioccolato." fa la mamma. "Grazie, il miglior regalo che possa esistere. Ne tagliamo una fetta?" le chiedo. "Certamente." fa la mamma. Mentre lei taglia la torta accendo il telefono per vedere se qualcuno mi ha fatto gli auguri. Nella schermata non appare nessun messaggio tranne uno. È la nonna che mi fa gli auguri. "Tanti auguri alla mia stupenda nipotina" c'è scritto nel messaggio. "Grazie mille nonnina, mi manchi tanto." le scrivo. Dei miei ex e nuovi compagni di classe non c'è neanche un messaggio, neanche di Mathilda. Mi dispiace tanto, non so se quella cosa che mi ha detto Carter sia vera, ma non importa, cercherò di comprendere. L'unica cosa che vorrei sapere è il perché non me l'abbia detto prima. Forse non si fida ancora di me? Probabile....in fondo sono solo 2 mesi da quando ci siamo viste per la prima volta. La torta al cioccolato è deliziosa. Parliamoci chiaro, la mamma in cucina è un disastro però nei dolci se la cava bene. Stamattina andrò al parco insieme alla mamma, per fare una passeggiata. Non passerò il giorno del mio compleanno a fare i compiti, non se ne parla. Mi fiondo in bagno e mi metto una semplice camicetta blu con un jeans. Mi metto una linea di eyeliner e aspetto che la mamma si finisca di preparare. Sono indecisa di chiederle chi fosse quell'uomo di stamattina. La curiosità mi sta tartassando il cervello. Ma per la sua privacy preferisco tenere la bocca chiusa.

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