Capitolo 5

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Alle 11:00 suona la campanella per la ricreazione. Tutti corrono fuori senza neanche salutare il prof. Io mi avvio verso il giardinetto. Appena arrivo vedo subito un prato gigantesco, tutto verde, con vasi di fiori colorati, che meraviglia...
Inquadro subito la situazione. Il tizio che mi ha preso in giro ( di cui non so neanche il nome ) fa parte del gruppetto dei " fighi " della scuola. Vedo una ragazza della mia classe seduta su una panchina, occupata a leggere un libro. " Ciao, che leggi? " le chiedo.
Lei mi guarda con poco interesse e mi risponde " un libro, che vuoi? "
"Scusa...non era mia intenzione offenderti, comunque sono Alida volevo solo conoscerti..". Lei mi guarda ancora, il suo sguardo sembra meno cupo di prima, quasi più..più comprensibile. " Ciao sono Mathilda..e mi dispiace averti risposto male ma non mi è facile fare amicizia" mi risponde. " Sei di Boston?" le chiedo.
" In realtà sono di Orlando, mi sono trasferita qui quando avevo 4 anni " fa lei chiudendo il libro. Passiamo l' intervallo a chiacchierare finché non torniamo in classe. Finalmente la mia prima amica, Mathilda. Le altre 3 ore passano molto velocemente e alle 2:15 mi trovo in mensa. La mensa, è diversa da quella della mia ex scuola, a Roma. Qui, a Boston, prendi il vassoio e te lo fai riempire direttamente dalla ragazza che consegna il cibo. A Roma andavi tu in cucina a prenderti il cibo. Proprio mentre mi giro per posare il vassoio sul tavolo, qualcuno mi urta facendomi cadere addosso l'intero vassoio. Mi sporco tutta, che disastro...appena mi volto per vedere chi è stato, lo vedo, è di nuovo lui, quello che mi ha preso in giro stamattina. " Scusa Rossa, non l'ho fatto mica apposta, vuoi un po' d'acqua? Ops scusa ancora, non volevo buttarti il bicchiere addosso. Sono proprio sbadato oggi...". Tutti intorno a me ridono e io sono diventata tutta rossa sia dalla vergogna che dalla rabbia, e senza neanche pensarci gli mollo un ceffone in faccia dicendogli: " Scusa, non l'ho fatto mica apposta, sai sono un po' sbadata oggi..". Lui fa una faccia cupa, e poi scoppia a ridere insieme al suo gruppo. Giro i tacchi e me vado.

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