... da lontano si sente una voce che continuava imperterrita a ripetere "signore", "signore"... "signore!!" allora Cal scocciato si volta e risponde in tono esasperato: che c'è? un uomo con un buffo cappello e un bel paio di baffoni gli dice: Signore deve consegnare i bagagli al molo principale, è alle sue spalle signore! mentre l'uomo parlava Cal si mise una mano nella tasca e tirò fuori una cospicua mancia e la diede in mano al uomo e ribadì: ripongo in lei la mia fiducia buon uomo! Si rivolga al mio avvocato. L'uomo ancora incredulo e con la voce tremolante: oh si signore, con piacere. Signore se posso fare qualunque cosa per lei... il povero uomo non riuscì nemmeno a finire di dire la sua frase che l'avvocato lo prende per una spalla e lo porta con se, verso le automobili cariche di bagagli. " Tutti quei bagagli su quell'automobile lì" 12 di questi e la cassaforte vanno nelle suite presidenziali B52-54-56" spiegò l'avvocato.
Nel frattempo Cal guarda ansioso il suo orologio da taschino e annuncia : Signore è meglio far presto." rivolgendosi a me e a mia madre e aggiunse "muoviamoci". Ci incamminammo verso la passerella della nave, io mi guardo attorno alla ricerca di uno dei nostri domestici/dipendenti riuscendo a dire al volo a uno di loro di prendere il mio soprabito. Mentre ci avvicinavamo alla passerella che portava all'entrata della prima classe mi guardavo attorno, curiosa nel vedere come tutti erano eccitati di salire e come le guardie e tutti gli operai della nave facessero il controllo sanitario a quelli della terza classe. << Per gli altri era la nave dei sogni, per me era una nave carica di schiavi che mi riportava in America in catene. Agli occhi degli altri ero tutto quello che una ragazza di buona famiglia doveva essere, ma dentro invece URLAVO!>>
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Jack pov's
Nel frattempo in un bar davanti al molo dove era attraccato il Titanic un gruppo di ragazzi aveva scommesso tutto quello che poteva in una partita a carte... da quella scommessa dipendeva la loro vita! In questo gruppo formato da quattro persone vediamo due tedeschi tra cui Sven e il suo compagno e Jack e Fabrizio. Mentre i due stranieri confabulano tra loro Fabrizio spaventato mi dice: Jack ma sei pazzo hai scommesso tutto quello che avevamo! io tranquillissimo buttando fuori il fumo della sigaretta che nel frattempo stavo fumando gli dico " quando non hai niente non hai niente da perdere!" gli altri due continuano a parlare in tedesco, per il momento sembrano parecchio preoccupati siccome Sven ha voluto scommettere i loro biglietti del Titanic. Appena pescano dico "Sven?" lui scarta una carta e ora è il mio turno scarto una carta e ne pesco un'altra... poi mi tolgo la sigaretta dalla bocca e dico: "Va bene! E' il momento della verità... la vita di qualcuno qui sta per cambiare... Fabrizio?" lui sconvolto butta giù le carte e io aggiungo"niente..." e lui convito del fatto che avessimo fatto una emerita ed enorme stronzata ripete con voce irritante: Niente! mi volto verso il collega di Sven ... "Olaf?" lui butta giù le carte oramai senza speranze " Niente!" poi mi volto verso Sven dicendo "Sven?" lui tutto convinto e per il momento quello andato meglio butta giù anche lui le sue carte... e io un po a malincuore "ahh... due coppie!" scuotendo la testa " scusa tanto Fabrizio..." sospiro, Fabrizio allora seccato risponde: Che scusa?! MA VAFFANCULO HAI SCOMMESSO TUTTO IL NOSTRO DENA... non gli faccio nemmeno finire la frase che lo interrompo dicendo " Scusa tanto ma non rivedrai tua madre per un bel po di tempo!!" A sto punto Fabrizio mi guarda disorientato e non capisce cosa voglio dire allora io urlo "PERCHE' NOI CE NE ANDIAMO IN AMERICA!! FULL RAGAZZI!! UHUH AHAH!!" Fabrizio incredulo si alza in piedi e grida: EVVIVA DIO MIO TI RINGRAZIO! nel frattempo io mi affretto a raccogliere il denaro sul tavolo, ma ad un tratto Olaf mi prende per il colletto della mia camicia e mi punta un pugno in faccia, blatera qualcosa nella sua lingua e io chiudo un occhio per paura di guardare aspettandomi il pugno dritto in faccia. Ma per mia fortuna il pugno lo tira dritto in faccia a Sven facendolo cadere a terra. Incredulo guardo Fabrizio e gli dico " Andiamo" lui ancora in estasi dalla vittoria : Fijio di puttana... e bacia i biglietti. io emozionatissimo inizio ad urlare nel bar "TORNO A CASA!! TORNO A CASA" e Fabrizio mi segue: IO VADO IN AMERICAAA!!! Una voce ci distoglie per un momento dai nostri fantastici festeggiamenti era il barista e diceva: No amico... il Titanic va in America! puntando l'orologio e aggiunse: tra 5 minuti! allora ci affrettammo a raccogliere i nostri soldi e iniziammo a correre verso la passerella per la 3a classe. Mentre correvo "sta per iniziare il grande viaggio!! Siamo due perfetti damerini! siamo praticamente dei maledetti reali ragazzo mio." Fabrizio tutto eccitato aggiunge: Hai visto vado in america per diventare Miliardario!! Tu sei pazzo!! e io " Sarò anche pazzo, ma i biglietti li ho procurati io!Forza ti credevo un fulmine!!" Fabrizio ansimante dietro di me: ASPETTA!
A miracolo riesco a scansare uno dei marinai di bordo e inizio a gridare a quello che stava per chiudere la porta della nave " ASPETTATE!! ASPETTATE! SIAMO PASSEGGERI" mi tolgo i biglietti dalla tasca e glieli mostro. l'uomo ci fa: avete fatto la fila per il controllo sanitario? e io pronto alla domanda "certo! comunque non abbiamo pidocchi, siamo Americani! Tutti e due!" allora lui disse: Bene salite a bordo. Con un balzo saltammo dalla passerella alla nave! appena giriamo l'angolo urlo a Fabrizio "SIAMO I FIGLI DI PUTTANA PIU' FORTUNATI DEL MONDO LO SAI!?" .....