Capitolo 2: Moving

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Driiiiiiin Driiiiiiin

Maledetta sveglia.

Altri 5 minuti...

-"Ritaaaaaa"- la voce di mia madre proveniente da fuori la porta accompagnata da un continuo bussare, mi ri-sveglia. Mi alzo dal letto e guardo l'orario, 8:25.

-"Merda"- impreco sapendo già che farò tardi.
Quindi mi sbrigo e corro verso il bagno facendomi velocemente una doccia. Prendo dall'armadio un maglioncino di lana bianco panna e un jeans chiaro e li indosso. Mi trucco con una linea di eyeliner sull'occhio, mascara e rossetto color carne. Mi guardo allo specchio. Niente male.

Scendo giù al piano di sotto, facendo parkour tra scatoloni e valigie del trasloco, e vado in cucina dove bevo un bicchiere di caffelatte.

-"Sei pronta?"- mi domanda mio padre, bevendo anche lui un bicchiere di latte.
Gli annuisco e vado a prendere i bagagli in camera mia, portandoli fuori alla porta dove i miei già hanno iniziato a caricare le cose in macchina.

~~~~~~~~

Osservo il paesaggio dal finestrino della macchina, mentre, come sempre, le note delle mie canzoni preferite mi invadono le orecchie. Ormai siamo quasi arrivati, sono quasi 4 ore che siamo in viaggio e la città di Milano mi si para davanti con tutta la sua bellezza.

-"Siamo arrivati tesoro"-

Distratta a guardare le strade di Milano, non mi accorgo che ci siamo fermati davanti a una villetta, di sicuro più grande della mia vecchia abitazione.
Sorpassiamo il cancello ed entriamo dalla porta in legno scuro; all'interno è ancora più grande e non perdo un'attimo che mi fiondo sulle scale che portano al piano di sopra e entrando in una stanza di cui dovrebbe essere la mia nuova camera. Le pareti sono dipinte di un'arancione tendente al giallo e c'è una finestra che affaccia su un posto tranquillo e silenzioso. La stanza è davvero grande, ha anche un bagno padronale!
Innauguro la mia nuova camera buttandomi all'indietro urlando sul letto a una piazza e mezzo.
Che stupida... penso ridacchiando tra me a me.

-"Rita vieni a pranzare-" le solite urla di mia madre mi informano che il pranzo è pronto, così scendo subito, visto che ho una fame che per poco non mi mangio il letto. Mi siedo a tavola insieme ai miei genitori, mentre mia mamma mi poggia di fronte un piatto fumante di pennette al sugo, che divoro velocemente.

-"Allora Rita? Cosa ne pensi della nuova casa?"- chiede mia madre imboccando una forchettata di pennette.

-"È davvero... Enorme"- Enorme è l'unico aggettivo che mi è venuto guardando la villa.

Mia madre mi sorride -"Già..."

-"Rita perchè dopo non fai una passeggiata per Milano, per orientarti un pò? Anche perchè dopo io e tua madre per tutte le cose che dobbiamo sistemare..."- mi propone mio padre rivolgendo uno sguardo al disordine della casa.

-"Ok"- accetto un pò incerta, anche se un giro non mi avrebbe fatto di sicuro male.

Quindi appena finisco di mangiare salgo in camera per prendere il giubbotto e una borsa dove metto il cellulare e il portafoglio.

-"Allora io vado"- e faccio per uscire, ma la voce di mia madre mi bloccano sul posto.

-"Ah... Rita, domani incomincerai ad andare a scuola"-

Ecco, da domani comincerà l'inferno.

Esco di casa e giro per le strade Milano, cercando di distrarmi dalla brutta notizia che mi ha annucciato mia madre.

Spazio autrice:
Allora? Cosa ne pensate?
Fatemi sapere con commento e lasciate un voto.
Baciii

~YOLO~

You and I || Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora