Ho appena finito di cenare e vado in camera. Fortunatamente oggi a me i professori mi hanno risparmiato i compiti per casa visto che sono nuova. Mentre preparo la cartella per il domani a scuola, un suono invade la stanza, era il mio celullare.
-Dimmi Roby-
-Rita devo dirti una cosa!- il timpano. Me lo ha sfondato. Cazzo urla?!
-Roberta, cara mia, io ci sento benissimo. Mi hai tolto un orecchio!- le urlo io questa volta.
-Scusa, scusa. È che ho una notizia che è... la vita!- continua ad urlare lei. Probalbimente dopo questa chiamata dovrò usare Amplifon.
-Ti sbrighi a dirmela? Mi stai facendo partorire!-
-Allora, sabato ci sarà una festa a casa di un ragazzo della nostra scuola, Antony. È fortissimo a organizzare feste, ci saranno molti ragazzi della scuola e ha invitato anche te. Ci sarai vero? Non accetto un no.- No, non ci sarei andata. Quel tipo di feste piena di gente ubriaca e alcol ovunque, non fanno proprio per me. No, mai nella vita.
-No Rob..- tento di dirle ma mi interrompe.
-Ho detto che non accetto un no-
-Non sono una tipa di feste Roberta- ed è la verità, non mi piacciono. Una volta sono andata a questo genere di festa, e non è andata molto bene.
-E da oggi in poi cerca di esserlo, cara. Antony fa feste spesso e tu verrai sempre con noi.- insiste lei. Ok, ho capito che con Roberta discutere è completamente inutile, mi sta assilando. Quindi dopo mezz'ora di discussioni accetto malavoglia.
-Va bene vengo, ma ad una condizione...-
-D'accordo, dimmi signor noia- la sento sbuffare dal telefono.
-Qualunque cosa accade che non mi va bene, io me ne andrò.- e così farò, se succede qualcosa prendo tutto e me ne vado.
-Ok. Ci veranno a prendere dei nostri amici con la macchina verso le 9:00, sabato. Ah, e poi domani andremo al centro commerciale a comprarci un bel vestito. Ci vediamo domani a scuola. Ciao- e riaggancia senza nemmeno farmi dire una parola.
Dopo la chiamata, decido di farmi un bel bagno caldo nella vasca, mentre note di canzoni deprimenti mi rilassano dallo stress della giornata. Rimango più di due ore in acqua e poi mi preparo per andare a dormire.~~~~~~~~
-Rita sbrigati! Ti sto aspettando fuori casa tua!- urla, come al solito, Roberta al telefono.
-Si Roby, sto uscendo- e concludo la chiamata. Roberta mi sta aspettando per andare a scuola insieme. Saluto i miei genitori ed esco, pronta per affrontare il mio secondo giorno di scuola.
-Alleluja!- proclama Roby alzando le mani per aria appena vede uscirmi dalla porta.
-Andiamo, simpatia?-
-Ok- e ci avviamo verso scuola.
Durante il tragitto non azzardo parola, ascolto solo le continue lementere di Roberta sul fatto che oggi abbiamo educazione fisica. Al cortile della scuola ci sono ancora poche persone, forse perchè mancano ancora 15 minuti all'inizio delle lezioni. Arrivano anche le amiche di Roberta, oramai anche mie, e chiacchieriamo sopratutto sulla festa di sabato.
-Oh! Ecco i ragazzi!- esclama Angela all'improvviso, indicando un gruppo di ragazzi che vengono verso di noi.
-Ciao belle fanciulle!- esclama solare un ragazzo col ciuffo nero, circondando le spalle con le braccia Valeria e me, mentre il resto del gruppo si univa a noi.
-Non ti ho mai visto, sei nuova?- mi nota il ragazzo rivolgendo lo sguardo a me.
-Emh...si, mi chiamo Rita-
- Piacere Peppe- mi porge la mano che strigo titurbante. Si presentano anche gli altri: Federico, Francesco, Christian, Genny e Andrea.
Continuiamo a parlare, verrano anche i ragazzi alla festa.Driiiiiiiiiin
La nostra "amata" campanella ci avvisa che le lezioni stanno per iniziare, quindi entriamo e ci avviamo in classe. Alla prima ora abbiamo storia e appena entriamo troviamo già la prof.
-Ragazzi, oggi interroghiamo- dice la prof con voce fredda e dura, come se si divertisse a vedere le nostre faccie disperate.
-Del Prete, vieni alla lavagna- povera Roberta.
-Vaffancuore, che gli morisse la famiglia- mormora Roberta senza farsi sentire dalla prof, prima di andare alla lavagna per affrontare quella tortura.
~~~~~~~~
E anche l'ultima campanella suona.
Finalmente!Io e i miei amici ci incontriamo al cortile della scuola, anche se vorrei andarmene subito a casa.
-Quindi è deciso, sabato veniamo a prendervi alle 9:00 io e Christian.- ci siamo messi d'accordo per chi verrano a prenderci in macchina per portaci alla festa, e si sono offerti Federico e Christian.
-PORCA PUTTANA!- l'urlo di Peppe ci fa voltare di scatto verso di lui, e lo troviamo completamente inzuppato d'acqua.
-OSTUNI! VAFFANCULO!- urla Peppe contro l'unica persona che poteva essere stata, Lorenzo Ostuni.
Solo lui poteva essere.
Il bullo intanto si piega dalle risate seguito dai suoi amichetti, tra cui uno aveva un secchio svuotato.
-Peppe Gentile, ti vedo un pò bagnato, o sbaglio?- lo deride Ostuni, mentre Peppe per poco non gli scaraventa lo zaino addosso.
-Andiamo ragazzi.- dice Roberta infastidita dalle continue risate del moro.
-Alla prossima, gruppo dei Best Friends Forever.- ridacchia Lorenzo vedendoci allontanare.
-Ma va a mazzarti Ostuni- conclude Peppe andandocene, mentre le risate dei bulli svaniscono man mano che ci allontaniamo.
SPAZIO AUTRICE:
Hello, it's me.
Lo so è da secoli che non aggiorno, credo che l'ultima volta che ho aggioranto è stato all'età della pietra.
Però in compenso il capitolo è più lungo del solito, no? (seh).
Vabbè mi autodistruggo, voi però lasciate un commento o una microstellina. Baciiiii.~YOLO~
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You and I || Lorenzo Ostuni
RomanceRita, sedicenne, abita a Bari, ma per motivi di lavoro lei e i suoi genitori dovranno trasferirsi a Milano, cambiando anche scuola. Qui incontrerà Lorenzo, bullo e il più popolare della scuola... cosa succederà?