Capitolo 11: Confusion

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Mi sveglio pigramente anche questa giornata. Mi guardo intorno alla stanza in cui mi trovo e mi accorgo che non mi trovo a casa mia. Di scatto mi metto seduta sul letto cercando di ricordami cosa sia successo ieri sera che mi avrebbe portata qui. Ma niente, non mi ricordo assolutamente di nulla, solo della festa, di aver bevuto e qualcosa riguardo l'incontro con Lorenzo, poi niente, il buio; ed ho un mal di testa allucinante.
Che c'entrasse qualcosa lui in questa storia? Non mi soprenderei se la mia ipotesi fosse esatta.

Mi alzo dal letto e solo ora mi accorgo di non indossare dei miei vestiti, ma bensì una maglietta che mi sta piuttosto larga, tanto da indossarlo come vestitino. Non mi piace affatto questa situazione, e il mal di testa aumenta non appena poggio i piedi sul gelido pavimento. Cosa pagherei per avere un'aspirina o qualcosa del genere!

Più confusa che mai cerco di raggiungere la porta, sballando in continuazione, finchè non si apre rivelando la persona che sospettavo: Lorenzo.

-Hey, sei sveglia finalmente!- sorride lui con in mano una tazza probalbimente di tè caldo.

-Lorenzo, dove cazzo sono?!- gli urlo serrando i pugni stesi lungo i fianchi.

-Stai tranquilla, siamo a casa mia- risponde lui impassibile.

-STAI TRANQUILLA? Ti rendi conto che ho dormito dall'ultima persona che vorrei avere davanti agli occhi?! Cosa staranno pensando i miei genitori?! Saranno preoccupatissimi!- se i miei saprebbero che mi trovo a casa di un ragazzo, mi ucciderebbero!

-Tranquilla, dopo 1000 chiamate e 567 messaggi da parte di tua madre e tuo padre, li ho risposto tramite messaggio fingendo che era da parte tua dicendo che dormivi da Roberta. È stato difficile, ma sono riuscito a fargliela bere.- mi porge la tazza caldissima contenente il tè, ed io accetto volentieri, devo riprendermi. Mi risiedo sul letto, pronta a farmi dare spiegazioni.

-Si, ma...perchè?- chiedo bevendo un sorso del tè.

-Cosa perchè?- alzo gli occhi a cielo. Come fa a non capire?

-Perchè ho dormito da te, idiota! E perchè io non sapevo niente, non mi ricordo nulla di ieri sera!-

Lui mi guarda. Sembra che stesse riflettendo sulla risposta da darmi. Dopo attimi di esitazione, finalmente mi dà la risposta tanto attesa.

-Ieri sera eri ubriaca marcia.- risponde semplicemente.

-E quindi?- ribatto accigliandomi, mentre appoggio la tazza sul comodino posto a fianco al letto.

-Emh...nulla sai...mi sei venuta accanto, provocandomi manco fossi una prostituta. E sai...non potevo di certo perdere occasione, sono pur sempre un maschio e tu sei pur sempre la mia "piccola"- disse beffardo, quasi vantantandosi, come se avvesse raggiunto una vittoria. Lo odio. E non lo credo, non potevo davvero aver fatto una cosa simile.

Ma ho comunque una strana sensazione, e se davvero fosse così? Se davvero mi sono ceduta a lui come una beata rincoglionita? Al solo pensiero mi vengono i brividi. Porto lo sguardo verso il moro. Nonostante con i capelli scompigliati, senza maglietta e completamente indecente, rimane sempre e comunque tremendamente sexy. Ma guardalo e arrivare a quel pensiero, stona totalmente nella mia testa, non può essere vero.

-Non mi credi vero?- si passa una mano fra i capelli, gesto che farebbe sciogliere qualunque ragazza, ma non a me, non in questo momento.

-No. Non ti credo Lorenzo. Perchè dovrei? Non avrei mai potuto fare una cosa del genere.- gli rivolgo uno sguardo freddo, ghiacciale, ma che dentro esprime soltanto paura, rabbia e confusione.

-Ti assicuro che è stato proprio così, è difficile che tu mi creda, lo so, ma ieri ci siamo divertiti un bel pò io e te.-

Basta. Non può essere davvero. Sta mentendo, una menzogna per coinvolgermi nelle sue sporche trappole. Lorenzo Ostuni e io, che facciamo c..."cose", non riesco nemmeno a pensarlo. La scena di me e lui avvinghiati, gementi...è davvero raccapricciante.

-Lorenzo io...io devo andare- mi alzo in fretta e furia, indossando i miei vestiti di ieri sera poggiati sulla sedia lì accanto. Sono fradici e puzzano di alcol, ma poco importa, l'unica cosa che mi interessa davvero adesso è uscire di qui, il più lontano possibile da Lorenzo.

-Sicura? Non preferisci magari farti una doccia e darti una sistemata?- chiede lui piuttosto divertito dal mio comportamento sconcertante.

Si certo. Così magari rischio di essere anche violentata sotto la doccia. Questo qui è pazzo. Se davvero pensa che io mi possa davvero mettere nuda in un bagno di un ragazzo, tra l'altro arrapato di me peggio di una scimmia, è davvero fuori di testa.

-No Lorenzo, credo che io ti abbia già dato abbastanza fastidio, tuttavia vorrei andare al più presto a casa mia, non solo per la preoccupazione dei miei genitori, ma anche per la mia sanità mentale, che in questo preciso momento sta andando beatamente a fanculo.- affero il mio cellulare e mi dirigo verso la porta della stanza.

-Oh Rita, non preoccuparti, non hai dato nessun fastidio, anzi mi hai anche piuttosto ripagato.- ghigna, ghigna e ghigna ancora, non fa altro che ghignare questo ragazzo.

-Lorenzo smettila con questa storia, non ti ho ripagato un bel niente, perchè io e te non abbiamo fatto un bel niente. E adesso basta!- esco dalla stanza, e arrivo alla porta d'uscita sbattendola facendola per poco cadere. Comincio a camminare con passo pesante, non faccio nemmeno un metro che la porta si riapre.

-Questo è quelo che credi tu. Ieri eri tu quella ubriaca e adesso non ricordi nulla, solo io so quello che è successo davvero. Non credermi, sai quanto possa fregarmene.- detto ciò il moro chiude la porta. Ma chi si crede di essere? È così sfacciato da dirmi tutto con tanta straffottenza, come se niente fosse?

Non so se crederlo o meno, e tutta la giornata la passo a meditare sul mio caro letto, pensando alle parole di Lorezo. Che sia davvero sincero? Che dopo tutto sono io quella ad avere torto? Spero vivamente che non sia così, ma non so perchè, ho un brutto presentimento.

SPAZIO AUTRICE

Ehm...si lo so. È una vita che non aggiorno, lo so, lo so. Ma adesso vi do il motivo. Inizialmente pensavo di lasciare la storia, non solo per la mancanza di ispirazione, ma anche di tempo. Rivedendo però un pò i capitoli già scritti e notifiche di persone che pensano e continuano a pensare questa storia, mi è dispiacciuto lasciarla così, perciò penso di riportare un pensiero per questa mia storiella. Non sarò molto frequente vi avverto, sarò un pò succube dalla scuola, però cercherò di trovare il tempo, non preoccupatevi.

Comuuuunque, dopo aver scritto un romanzo solo nello spazio autrice più lungo del capitolo stesso, fatemi sapere se vi è piacciuto questo capitolo con una stellina o un commento, anche se so che non è un gran chè. Ci vediamo alla prossima.

Ciauuuu😘👻💃💟💟

You and I || Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora