Non ci credo. Ancora lui.
Tra tutti i ragazzi che esistono al mondo, il figlio doveva essere proprio lui, Lorenzo Ostuni!
Sembra anche lui stupito quanto me, ma la sua aria sorpresa viene subito sostituita da uno sguardo fin troppo malizioso che non promette nulla di buono.-Prego, accomodatevi- li accoglie mia madre indicando la tavola ben apparecchiata. Ci sediamo tutti tranne mia madre che sta finendo di preparare i piatti. Sfortuna volle proprio che lui si sieda accanto a me, ovviamente. Sinceramente temo un pò di stare al suo fianco, preferivo di stare il più lontano possibile, ma cambiando posto potrei far pensare male ai presenti. Mi volto a guardalo e non posso non notare che questa sera è magnificamente stupendo, come sempre d'altronde. Indossa una maglia nera con sfumature di grigio con un jeans anch'esso nero strappato. Sopra calza una giacca di pelle che ora ha poggiato con cura dietro alla spalliera della sedia. Intanto mia madre serve i piatti e si siede, unendosi alla chiacchierata tra mio padre e i genitori di Ostuni. Iniziamo a mangiare tranquillamente, finché un brivido mi percorre tutto il corpo dovuto a una mano che si è appogiata sulla mia coscia. So di chi è quella mano. Tutta rossa in viso mi giro verso di lui che fa l'indifferente e cerco inutilmente di scacciare via la mano. Continuo a mangiare facendo finta di niente, anche se è completamente impossibile.
-Sei stupenda stasera- mi sussura all'orecchio con voce roca, approfittando che i nostri genitori sono troppo impegnati a parlare. Nel frattempo Lorenzo con la mano sale sempre di più oltrepassando i pantaloncini che indosso. Mi sento avvampare.
-Vado a preparare il secondo, arrivo subito.- dice mia madre alzandosi per recarsi in cucina.
-Vengo anch'io mamma, ti aiuto- colgo l'attimo per sfuggire dalle mani di Lorenzo, così mi alzo e vado con mia mamma in cucina.
***
La serata prosegue abbastanza bene, per fortuna le manaccie di Lorenzo restano al loro posto, per ora. La serata è ancora lunga, non so cosa potrebbe fare ancora. Comunque, abbiamo finito di mangiare, i nostri genitori sono ancora seduti a tavola a discutere credo sul lavoro da proporre a mio padre. Di scatto mi alzo dalla sedia emettendo un rumore stordante che attira tutti gli sguardi dei presenti verso di me.
-Devo prendere un'attimo una cosa in camera mia- mi giustifico salendo in camera. In effetti devo predere il mio cellulare, anche se in realtà volevo soltanto sfuggire dagli occhi di Ostuni che mi stavano guardando con chissà quale pensiero perveso. Approfitto così di controllare qualche notifica sul cellulare, quando sento improvvisamente aprirsi di scatto la porta della mia camera.
-Cosa ci fai qui, Ostuni!?- gli urlo contro cercando di non far sentire di sotto. Lo guardavo con occhi minacciosi e disprezzanti.
Io cerco di scappare da lui e invece mi perseguita, entrando in camera mia così! All'improvviso!-Oh! Non è il bagno!- dice lui sarcastico guardandosi in torno.
-Sai, mi scappava che coincidenza vero?- ghigna lui. Lo aveva fatto apposta!-Sapevi vero, che venivi a cena da me stasera?- gli domando curiosa.
-Certo, sembra logico. Ti ho sentito dire alle tue amiche che avevi una cena di lavoro come me, così ho chiesto a mio padre il cognome della famiglia che ci aveva invitato, e coincideva con il tuo cognome, Romano. Così ho capito che dovevamo venire a cena da te.Non ci voleva un'intelligenza da Einsten, ci potevi arrivare.- risponde con sguardo alterato. Dovevo immaginarlo!
-A che gioco stai giocando, Lorenzo?- lo guardo fisso aggrottando la fronte.
-Oh, no piccola...- dice lui avvicinandosi pericolosamente verso di me fino a farmi scontrare la schiena sul gelido muro.
-...il gioco ancora deve iniziare.- detto questo mi afferra i polsi e me li blocca verso l'alto tenendoli fermi con una mano, mentre con l'altra sfiora delicatamente il mio profilo soffermandosi sulle labbra.
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You and I || Lorenzo Ostuni
RomanceRita, sedicenne, abita a Bari, ma per motivi di lavoro lei e i suoi genitori dovranno trasferirsi a Milano, cambiando anche scuola. Qui incontrerà Lorenzo, bullo e il più popolare della scuola... cosa succederà?