Capitolo 24

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Nessuno ebbe il tempo di reagire. Il ciccione tirò fuori dalla tasca interna della giacca un telecomando. Premette un bottone e subito l'ambiente venne sigillato con delle pareti in vetro. L'uomo si avvicinò ai ragazzi e puntò il suo sguardo malizioso su Jakob. <<So che mi vorresti prendere a pugni, specialmente ora che sei malato. Coraggio, massacrami di botte. Vedremo come andrà a finire.>>

Rise di nuovo e Amber si appoggiò al pannello alle sue spalle. Il ciccione si girò verso di lei.

<<Signorina Amber, lei ci ha causato molti problemi, sa? Evidentemente farti partecipare al test è stato un errore. Ora provvederemo, non preoccuparti. Rapido e... beh, un po' doloroso.>>

Continuò a ridere, tenendosi la pancia. Layla, legata come un salame, saltò fino a raggiungere i ragazzi e cadde in braccio a Jakob.

Il ragazzo la aiutò a liberarsi dalle corde e lei fulminò con lo sguardo il ciccione. <<Senta lei!>> sbottò <<Cosa le dà il diritto di comportarsi così? Ma non capisce che il T.E.R.R.O.R.E. è la cosa più insensata mai inventata dall'uomo?>>

L'uomo cessò di ridere. <<Si sbaglia signorina Draper. Grazie alla nostra ricerca si ottengono studi dettagliati sul cervello umano che possono essere applicati in più campi. Fino a prova contraria, lei era indifferente a tutti i problemi collaterali...>>

Negli occhi di Layla si leggeva chiaramente che non era d'accordo con tutto ciò, ma non osò ribattere.

Il ciccione guardò di nuovo Jakob. <<Povero, piccolo ragazzo... Una malattia da lui stesso creata che lo uccide poco a poco, un amico che lo lascerà senza averlo potuto salutare... Sei così indifeso... e vulnerabile!>>

Con uno scatto improvviso sfoderò un piccolo pugnale dalla giacca e lo affondò nel fianco già ferito del ragazzo.

La maglietta si inzuppò lentamente di sangue e Jakob si accasciò a terra stringendo il fianco e gemendo. <<Sei un infame!>> urlò al ciccione.

<<Probabile.>> ghignò questi ricacciando il pugnale nel fodero <<Ma almeno non sono un traditore. Hai avuto un'occasione irripetibile per aiutarci e quando era quasi tutto completo, hai deciso di abbandonarci. Non ti meriti nulla. Hai ragione, non sei una brava persona e non lo sei mai stato. Tu sei solo un assassino!>>

L'ultima frase parve ferire il ragazzo nel profondo, più del taglio.

Amber aveva visto abbastanza. Si fiondò verso l'uomo che in quel momento le voltava le spalle e incredibilmente lo atterrò.

<<Piccola lurida canaglia! Se non vuoi che ti infilzi scendi dalla mia schiena!>> sbraitò quello.

Amber si girò rapidamente verso Layla che stava soccorrendo Jakob. La ragazza alzò un attimo lo sguardo dal ferito e scosse il capo, terrorizzata. "Non ti conviene!" voleva dirle.

Il ciccione si alzò in piedi e Amber cadde a terra. Si sistemò il panciotto e la giacca, scosse la testa ridendo.

<<Credete che io sia così stupido da fari fregare da voi? Dovreste temermi! Poi provate a chiedere perché vi vogliamo eliminare, banda di canaglie! Layla, mi deludi! Fai fare il lavoro sporco alla bambina? Mi sarei aspettato un attacco a sorpresa da te, non da lei. Adesso inizia lo spettacolo, godetevelo! Quando l'ossigeno in questa campana di vetro finirà, mi divertirò io. Ci vedremo all'inferno!>>

Finì di ridere e con un altro pulsante del telecomando una sezione circolare del pavimento si abbassò. Il ciccione saltò nell'apertura che si richiuse immediatamente.

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