Capitolo 38

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<<Va benissimo, siamo tutti carichi e motivati, pronti ad andarcene dall'unico luogo tranquillo di tutta la città!>> brontolò Callum sedendosi a terra a braccia incrociate, come un bambino che fa i capricci.

Marika sembrava invece entusiasta all'idea di poter prendere a calci qualcuno e convinse il gigante a seguire il piano di Amber.

<<Dai, dev'essere fortissimo! Passeremo alla storia!>> esclamò << Lucas è d'accordo con me, vero Luchetto?>>

Il ragazzo si tolse un auricolare e gli occhi verdi saettarono sul piano. Quando incrociò Marika gli occhi scintillarono, ma abbassò la testa e si rinfilò la cuffietta nell'orecchio. <<Ciao Mari...>> mormorò annoiato.

La quindicenne gli si sedette accanto e prese a scimmiottarlo, fingendo di ascoltare musica e imitando lo sguardo annoiato, finché Lucas spense il telefono. <<Adesso ho capito perché non mi sei mancata!>> sbuffò alzandosi e scendendo le scale.

Marika incrociò le braccia sul petto e mise il broncio. <<Chi ti vuole? Vai pure via, lontano!>>

<<Puoi contarci!>> urlò di rimando il ragazzo. Amber udì il portone d'ingresso del condominio sbattere e Mistral nitrire, poi Richard corse all'primo piano.

<<Un pazzo si è preso lo stallone ed è galoppato via!>> spiegò annaspando.

Jakob tirò un pugno alla parete alle sue spalle. <<Che elementi che ha Amber in famiglia!> sbuffò <<Dove pensa di andare con il mio cavallo?! Io lo strozzo se lo acciuffiamo!>>

"Eppure stava andando tutto così bene..." pensò Amber delusa. "Non lo so proprio fare il capo."

"Non hai fatto nulla tu, è colpa di Marika!" le spiegò Lucas telepaticamente. Si riusciva a sentire Mistral galoppare ad alta velocità.

Amber prese per un braccio la quindicenne –sua sorella...- e la portò nello sgabuzzino del custode del condominio, una stanza angusta in cui l'unica fonte di luce era una finestra mezza rotta a quasi due metri da terra. L'ambiente era ingombro di scatoloni e scaffali dall'aspetto alquanto precario e per colpa della finestra rotta il pavimento era bagnato e scivoloso.

<<Perché siamo qua?>> chiese Marika iniziando a rovistare negli scatoloni.

Amber non le rispose e si appoggiò al muro sotto la finestra, l'unico privo di mensole.

"Ehi, lei non ti ha detto niente! Cosa ti ha fatto arrabbiare?" cercò di chiedere al ragazzo.

Ryan bussò alla porta, ma con grande piacere di Amber Marika lo liquidò subito. <<Amico, questa è roba da femmine. Ciao ciao!>>

"Mi ha infastidito, facile da capire..." rispose finalmente Lucas.

Amber non gli credette. Aveva notato la sua espressione felice quando aveva visto Marika. "Andiamo, ti ha soltanto imitato, non voleva prenderti in giro! Non direttamente almeno... Che cosa ti ha fatto scappare?"

Le parve di sentire Mistral fermarsi. "Mi ha fatto ricordare troppo. Mi mancano mamma e papà, gli zii... Voglio far tornare tutto com'era prima." spiegò Lucas in tono malinconico.

<<Ehi, c'è Luchetto all'apparecchio?>> domandò Marika estraendo una sorta di elmo da uno scatolone.

Amber glielo tolse di mano appena iniziò ad illuminarsi. <<Mettilo giù e tieni ferme quelle manacce!>> ordinò accennando una risata <<Comunque sì, è lui.>> aggiunse tornando ad appoggiarsi al muro.

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