Capitolo 31

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Ryan le strinse il polso e iniziò a correre. <<Sta' a vedere che arriviamo troppo tardi! Muovi le gambe Amber!>>

La ragazza cercò di tenere il passo, ma continuava a inciampare. La zona polverosa che circondava il distributore non poteva essere più grande di un campo da calcio, ma ora la superficie le sembrava immensa. Il cuore le stava battendo a mille e si sentiva come se avesse potuto vomitare un polmone da un momento all'altro.

Passarono accanto a Callum che giocava con Toby. <<Dove correte voi due?>> domandò il gigante alzando fin troppo il tono della voce.

Nessuno gli rispose e assieme al bambino decise di seguirli.

<<Ho detto: dove correte voi due?!>> ripeté quando li ebbe raggiunti.

Cercando di non cadere rovinosamente a terra, Amber gli rispose. <<Abbiamo un enorme problema! Dov'era Will?>>

<<Si è trascinato sanguinando fino al distributore. Cos'è successo?>> Callum non aveva il fiatone e avrebbe sicuramente continuato a fare domande, se Ryan non li avesse distratti.

<<Sangue a terra. Siamo vicini, muovetevi!>>

Nella testa di Amber si affollarono le domande e le preoccupazioni. Aveva visto lei stessa che c'erano telecamere ovunque, accertarsi che il ragazzo fosse solo sarebbe stata una stupidata per gli scienziati. Per giunta, a parte pochi rari casi, erano persone malvagie disposte a tutto. Poi l'ultima frase di Baxter: "La pagherete, ingenui!". Ormai era certa di non essersela immaginata.

Stava tremando come una foglia e anche Ryan glielo fece notare. <<Amber, vedrai che andrà tutto bene. Lo troveremo, magari ci sbagliamo addirittura. Potrebbe essere al sicuro da qualche parte a contemplare la sua spada, respira a fondo e cerca di calmarti.>>

La ragazza era certa che Jakob aveva bisogno di aiuto, sapeva che non era al sicuro. Si sforzò di scacciare i cattivi pensieri dalla mente e continuò a correre fino a scorgere in lontananza il distributore.

Davanti ad esso c'era molta confusione e si distinguevano tre persone. Ebbe una morsa al petto quando si accorse che quella al centro non si reggeva in piedi da sola ed era caduta a terra.

Callum velocizzò il passo. <<Qui si mette male!>> urlò prima di allontanarsi.

Amber alzò gli occhi al cielo e passò mentalmente in rassegna ogni santo che conosceva pregando che Jakob stesse bene.

D'un tratto Ryan si fermò e raccolse qualcosa da terra. Era la spada di Jakob e aveva la lama sporca di sangue. Un brandello di stoffa giallo-arancione pendeva dalla punta.

<<Va bene, niente panico.>> disse Ryan per evitare che Amber scoppiasse a piangere. <<Questo non significa nulla. Adesso andiamo a vedere chi c'è laggiù, okay?>>

La ragazza annuì e ripresero a correre. Stava cercando qualsiasi stupida motivazione che spiegasse la spada. "Forse è solo un taglietto superficiale..." pensò "Oppure c'è qualcun altro con una maglietta del genere... Magari è successo mentre cercava di infilarla nella cintura..."

Si stavano avvicinando al distributore e Amber riuscì a distinguere chiaramente le tre persone. Tra di loro c'era Jakob e non stava affatto bene. I due uomini accanto a lui, William e Ben, continuavano a spintonarlo da un lato all'altro buttandolo continuamente a terra.

Amber strinse i pugni stritolando la mano a Ryan che divenne bianca. Odiava quelle persone e il fatto che stessero facendo del male al suo amico non le fece affatto cambiare opinione su di loro.

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