Dopo pochi secondi di esitazione inziò "Non è facile per me. L'ho detto solo a poche persone. Devi sapere che, quel giorno..."
Con lo sguardo lo incoraggiai a continuare.
"Quel giorno, rientrato a casa dei nonni, mia nonna mi disse "Ti piace proprio quella Rosa, eh!" Ricordo che sentii il viso avampare. Avevo cinque anni infondo, lo sai come reagiscono i bambini quando si parla di queste cose. Mio nonno, che stava ascoltando, disse "Ah, che guaio le donne!". Io ero piccolo, non avevo capito che stava scherzando. Pensavo che sarei stato davvero nei guai se avessi continuato a giocare con te. Quindi rimasi dentro la villetta dei miei nonni, per tutta la mia ultima settimana di vacanza. Mia nonna probabilmente non fece domande per non ferirmi o torbarmi. Ero un bimbo molto sensibile. Passavo il pomeriggio a guardarti dalla finestra della mia cameretta, mentre con le tue treccine rosse stavi seduta sull'erba a giocare, sola. Quando tornai a casa in città, mi pentii sempre di più, col passare dei giorni, di non averti salutata. Ogni tanto, negli anni successivi, mi sono spffermato sul ricordi sfuocato di una bambina sola in cortile, dimenticandone col passare del tempo i tratti somativi, ma conservando il ricordo della prima delle tante occasioni perse della mia vita. Sei stata un simbolo, per me, per tutto questo tempo. Ed ora...rieccoti." finì sorridendo. Era davvero felice di averla riincontrata. Forse il destino gli stava dando una seconda possibilità?
Rosa era shockata. Non pensava ci fosse tutto questo nella testa di quel bambino.
Sorrise di rimando a Michele, che le disse "Adesso tu sei qui. Non voglio sprecare questa seconda possibilità che mi è stata data. Allora, ti andrebbe di uscire con me?"Rosa abbassò lo sguardo. Non voleva ferirlo. Che fare?
Michele capì che stava per ricevere un due di picche, ma sperò fino alla fine di sbagliarsi.
Poi Rosa parlò. "Capisco la tua necessità di riscatto. Ma forse non è davvero una seconda possibilità perché -esitò un attimo- perché sto frequentando un altro ragazzo. Mi dispiace" ed era dispiaciuta davvero.Michele finse un sorriso.
"Tranquilla. Va bene così. Mi sono fatto un film tutto mio e sono finito col culo a terra, come sempre. Forse è solo la vita che mi pone davanti la dimostrazione fisica di come abbia sempre fallito. Da quando avevo 5 anni." Il suo sguardo era cupo. Gli occhi verdi non brillavano più.Rosa lo abbracciò.
"O magari, hai solo incontrato un'amica. Io sarò qui, sempre" non era troppo brava con le parole, tantomeno in queste situazioni. Non era solita avere amici da consolare."Grazie Rò." Sorrise Michele, abbracciandola ancora più forte.
*Messaggio da Luca: Fammi sapere com'è andata col tuo amico. ♡*
Era così dolce a preoccuparsi."È il ragazzo che stai frequentando?" Chiese Michele, indicando lo schermo del cellulare.
"Ehm...si" rispose Rosa, mostrandogli una foto di lui.
"Mi farebbe piacere conoscerlo!" Disse Michele, sorridente.
"Facciamo che sta sera vieni da me e te lo presento, okay?" Propose Rosa.
"D'accordo!" Accettò Michele, felice.
"Allora io torno a casa, così sistemo un pò ed ordino del sushi" disse Rosa, andando verso la porta.
Si salutarono con un abbraccio, ed uscì. Si accese una sigaretta, camminando per la strada solitaria verso casa sua.
Senti uno strattone ai capelli, si piego emettendo un gemito di dolore. Girandosi, si ritrovò davanti il volto di chi voleva vedere meno al mondo.÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷
HELLO MY UNICORNS.
SONO FELICE, STATE CRESCENDO VELOCEMENTE!HO BISOGNO DI VOI. Vorrei sapere se preferite la coppia #Lusa(?) O #Rosele?
(Non mi viene una ship migliore per luca e Rosa. E forse Ruca non è proprio carino. Aiutatemi.)Lasciatemi quche stellina che fa sempre piacere, e commentate!
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White Lips, Pale Face.
FanfictionQuelle dita, quelle santissime dita, avrebbe voluto toccassero il suo corpo come toccavano le corde della chitarra. La storia di Rosa, una ragazza fuori dagli schemi, e Luca, che rimise in ordine un tassello della vita di questa ragazza.