Pensava fosse Michele, era troppo presto perché arrivasse il ragazzo del sushi, ed invece...
FRANCESCA. DI NUOVO."Cosa vuoi?" Chiese Rosa schietta.
Come faceva a conoscere il suo indirizzo? O la stava pedinando da prima?
"So che Luca è qui!" E così dicendo, spinse Rosa per passare, guardandosi a torno come una bestia selvatica per capire dove fosse Luca.
"Nella stanza infondo" disse Rosa, particolarmente divertita.
Francesca si ricompose e andò verso la stanza indicata.
"LUCA!" Esclamò, prolungando in modo davvero fasridioso l'ultima vocale, con la sua solita voce da gallina.
"Cosa vuoi?- Chiese lui, secco ed infastidito- che ci fai qui?"
"Voglio te" e così dicendo gli si lanciò addoso. Sembdava davvero inselvatichita e ciò faceva ridere particolarmente Rosa. Non era gelosa nel vederla su di lui, perché la faccia di Luca esprimeva un forse disprezzo nei confronti di quella ragazza.
Luca la staccò da se, con la stessa faccia che avrenbe assunto se si stesse cacciando del letame da sotto la scarpa.
"Francesca, sei una sgualdrina, una troia, una puttana. Potrei attribuiti tutti i connotati peggiori del mondo, e non sarebbe ancora abbastanza. Ti ho scopata solo una notte, per mero bisogno fisico. Cercavo di non pensare che eri tu, altrimenti forse non mi s sarebbe neanche eretto, per quanto mi fai schifo""Ma io ti amo!" Disse lei, disperata. Forse aveva bevuto. Era circondata da alcolizzati?
"No, vuoi solo un corpo che ti scopi! Vai via!"Francesca si alzò, con il trucco che colava sulle guance e il rossetto rosso sbavato. Sembrava il Joker, e questi fece ridere di gusto Rosa, che nel mentre l'aveva quasi spinta fuori dalla porta, senza dimenticare di sbatterle la porta in faccia.
Tornò da Luca, e cercò invano di non ridere. Ma scoppiò di nuovo in una fragorosa risata, beccandosi un cuscino in faccia.
"Ehi, una troia mi assale e tu stai li a guardare?" Disse lui, fingendosi offeso.
"Te la stavi cavando abbastanza bene"Suonò il campanello. Era michele, con un gran sorriso in viso ed un'altrettanto grande scatola con diversi tipi di cioccolato dentro.
Rosa lo fece entrare e lo portò in salotto per posare tutto, e gli presentò Luca.
"Piacere" sotrise Michele.
"Piacere mio" sorrise di ricambio Luca.
"Allora, che facciamo?" Chiese Rosa, accendendosi una sigaretta.
"A che ora arriva il sushi?" Chiese Michele.
"Il tuo AMATO sushi arriverà per le 8" lo schernì Rosa, enfatizzando la parola 'amato'.
"Abbiamo mezz'ora, ascoltiamo un pò di musica?" Propose Michele.
"Ho la chitarra con me, potremmo cantare tutti insieme" disse titubante Luca.
"GIÀ TI ADORO" Esclamò Michele.
Ridettero, poi Luca prese la sua chitarra e scegliemmo la canzone.
"Vi va di cantare Stitches? Sono in fissa con questa canzone" propose Rosa.
"Anche io!" Esclamarono contemporaneamente Luca e Michele, guardandosi poi a vicenda ridendo.Luca iniziò a suonare e cantare, poi Michele si aggiunse. Le loro voci insieme erano perfette. Poi Luca guardò Rosa, aveva bisogno di sentirla cantare. La sua voce lo faceva entrare in un altro mondo.
Rosa si aggiunse ai due, e si sentì bene. Come poche volte nella vita, era felice.Quando la canzone finì, applaudirono con enfasi, come se fossero il pubblico di loro stessi.
Continuarono a cantare, prima 7 years, poi Valerie di Amy Winehouse, una delle cantanti preferite di Rosa e Michele.
Suonò il campanello, Rosa aprì. Era la consegna per il sushi. Pagò e portò il sushi in salotto, dove mangiarono seduti a terra, intorno al basso tavolino di vetro. Tra una chiaccherata e l'altra, finirono uan bottiglia di vino e due bottiglie di birra a testa. Rosa sentì la testa pesare, mentre Luca era prossimo al dormire sul tappeto, dato che aveva bevuto un bel pò senza aver ancora smaltito la sbornia di poche ore prima. Michele continuava a cercare vino come un disperato, versandolo fino all'ultima goccia nel bicchiere.
Rosa si gettò Luca addosso, tentando di non farlo addormentare. Gli schiaffeggiò piano il viso, ridendo.
Luca biascicò "Vi va di fumare?" Prendendo dalla tasca una bustina con dell'erba dentro.
Rosa e Michele si guardarono, titubanti.
Poi Rosa disse "Ma si dai!", e successivamente anche michele acconsentì.
Ne girarono due, aprirono la porta del terrazzino e si sedettero fuori a fumare.
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White Lips, Pale Face.
FanfictionQuelle dita, quelle santissime dita, avrebbe voluto toccassero il suo corpo come toccavano le corde della chitarra. La storia di Rosa, una ragazza fuori dagli schemi, e Luca, che rimise in ordine un tassello della vita di questa ragazza.