Ciaoo sono una ragazza di 12 anni, capelli biondi e occhi verdi con delle ciglia lunghe, sono magra ma non troppo e mi chiamo kimberly ma per gli amici sono kikka,
sono le 6:30 in una giornata di settembre e mi conviene alzarmi rima che mia madre inizi ad uralre,
" kikka,preparati o farai tardi il primo giorno di scuola,le tue passeggiate da sola sono sempre più lunghe!"
ecco appunto
"no dai non mi vaaa più tardi!"
"senti io già lo so che poi vorrai camminare un altro po'e non ti renderai conto del tempo che passa!?""MAMMA NON TI ARRABBIARE ORA MI ALZO!... Che palle"
"guarda che ti ho sentito sai?"
"scusa mamma"mi incamminai verso il bagno per farmi una doccia veloce.
Decisi di uscire e mi incamminai verso l'armadio per decidere cosa indossare.
Ero pronta per andare a scuola, scendo le scale e vidi mio padre come al suo solito ingozzarsi appena mattina,
"buongiorno kikka...non siamo un pó troppo scollate per andare a scuola" poi aggiunse squadrando la mia maglietta
"ma papà non farmi la predica e mangia"
voglio bene a mio padre peró quando fa così non lo sopporto, crede che io sia ancora una bambina.
"ciao vado a scuola"
salutai i miei e mi incamminai.
Quando cammino per strada da sola mi vengono in mente tutti i miei amici da quando ho finito le elementari,
per non pensarci più misi le cuffie nelle orecchie ma,ad un certo punto, me le sentii cadere sulle spalle, quasi subito dopo averle messe,
mi voltai subito furibonda e dietro di me c'era un ragazzo di qualche anno in più di me,
era alto e muscoloso occhi color azzurro mare, uno sguardo profondo e magnetico, capelli biondi alzati in un ciuffo,insomma un bel ragazzo, mi guardó ridacchiando un po'
"cazzo ridi?"
"no niente é che sei così buffa hahaa" e scoppió in una grossa risata,"perché sarei buffa? E poi chi sei tu?"
"scusa non mi sono presentato" disse ancora ridacchiando"sono Jason molto piacere"
"beh io non provo piacere, comunque sono kimbely," dissi molto fredda girandomi di spalle.Ad un certo punto sentimmo delle ragazze urlare urlare e ci girammo tutti e due per vedere chi fossero e vidi un branco di oche che correvano verso di noi
"ancora quelle, che palle...vieni con me"
Mi prese la mano e mi trascinó con lui contro la mia volontà verso la scuola media ma non c'era ancora nessuno, era troppo presto:
volevo fare una lunga passeggiata di circa mezz'ora per poi arrivare con 10 minuti di anticipo alla lezione.
Ma i miei piani furono rovinati da lui.
"mi dici chi cazzo sono quelle oche?"
"sono mie ammiratrici, perché sei gelosa?""chi? Io? Gelosa? Haah ma che cazzo dici ti ho conosciuto solo 5 minuti fa" dissi e mi fermai a pensare al perché quelle ragazze correvano dietro Jason.
"hei bella, a cosa pensi?"
"Non sono cazzi tuoi"dissi irritata al massimo"hah é scontrosa la ragazza, ma sai una cosa...mi piacciono le ragazze scontrose"
disse poi continuando sussurrandomi al mio orecchio e mi accarezzó la guancia rossa dalla rabbia,stavo per esplodere dal nervoso
"lo so che ti piaccio peró non c'é bisogno che tu arrossisca."
STAI LEGGENDO
Ti Odio Ma Non Posso Fare A Meno Di Amarti
RomanceNOME LEI: Kimberly Sanday LUI: Jason Snith CARATTERE LEI: riservata ma socevole, con un passato difficile a causa di suo fratello, che si rivela essere un tossicodipendente e in più un passato oscuro della quale non ne é a conoscenza. LUI: puttani...