"buongiorno"
"buongiorno Kimberly come va?"
"bene bene un po' di nausea"
Dico stendendomi sul lettino"é normale, stai andando a scuola?"
"no, con Jason così non voglio fare niente""mm capisco... Ma come farai ad andare in 3? Devi andarci obligatoriamente, quindi da domani si torna a scuola"
Dice mettendo la gelatina sulla pancia."dottore, io ho paura che quando non ci sono o possa svegliarsi e non vedendomi lì ho paura che lui possa pensare che non me ne frega niente, o che le sue condizioni peggiorino, quindi io ne domani ne dopo domani ne tra un mese non torno a scuola senza di lui"
"ti capisco ma... Vedi se le sue condizioni peggiorano la cosa potrebbe dare complicazioni alla gravidanza, vedi quando hai un'altra vita in grembo, ogni emozione che tu provi la prova anche il bambino, e se tu hai un'attacco cardiaco, tu puoi sostenerlo, ma il bambino no"
"capisco, quindi se le cose vanno male io non devo lasciarmi perdere dal panico"
"già e se resti quì e inizi a vedere dottori infermiere e barelle che corrono tu ti agiti e metti a rischio la vita del tuo bambino"
"ah ok ma io non torno a scuola senza di lui"
"fa come vuoi"
Dice esasperato muovendo l'ageggio sulla mia pancia e fissando il monitor"bene bene, 2 mesi, ascolta non stai mangiando abbastanza, dovresti mangiare di più, so che é difficile con il tuo ragazzo in quelle condizioni, ma o mangi o ti faccio ingoiare tre pizze intere adesso"
"no no, quando vado a casa faccio gli hamburger"
"bene... Continua a mettere la crema e se non ce la fai con le vitamine integriamole, la settimana prossima, dovrai tornare a vedere se le cose sono migliorate, se no dovrai prendere gli integratori, e ti assicuro che non hanno un buon sapore"***
"mamma, ha detto il dottore che... "
"devi mangiare di più e tornare a casa... Lo so, quindi adesso ti accompagno""clar e kev mi fate compagnia?"
"certo cat vieni anche tu?"
"va bene"...
"raga, sono uno straccio"
Dice cat buttandosi sul divano"cat... Cat... No niente da fare é già andata" dico sedendomi accanto a lei
"kev... Ci prepari una cioccolata calda?" dico facendo gli occhi dolci
"ma la casa é tua quindi, da buona padrona di casa ti alzi e vai a fare la cioccolata per tutti, ah a me anche dei biscotti"
"si ma dato che hai anche tu della belle gambine puoi farla anche tu e poi non vorrei affaticarmi troppo, già sono molto stanca"
"ahh me la fai sempre, non vedo l'ora che nasca questo bambino, ogni volta devo fare tutto io"
Dice prendendo un grembiule"hahaha quello ti sta benissimo, saresti una buona donna di casa"
"clar non ti ci mettere anche tu... che dobbiamo cucinare per cena?""hamburger e patatine fritte, oppure il pollo, se no vai al Mc e ci porti 3 Burger King"
proprio mentre stavamo parlando sentiamo un rumore
"ragazzi... Vado io"
Dico dopo aver preso una mazza di scopa"viene dal piano di sopra"
"sveglia cat ci serve una mano"
"mmmh che vuoi clar"
"pensiamo ci siano dei ladri in casa""eh... Kikka fa andare me, tu non puoi, ti stancherai"
"saliamo insieme"Dico iniziando a salire, facendo avvicinare sempre di più il rumore
"voi mettetevi alle porte e alle finestre" sussurro a clar dalla tomba delle scale.A quel punto sentiamo un rumore di vetri rotti e iniziamo a correre
"chi c'é quì" dico aprendo bruscamente la porta... Ma non sono i ladri, mi sento idiota
"ran... Che diavolo ci fai qui mi hai fatto venire un colpo"
"cercavo di farmi una stanza dato che la nostra... Diciamo che secondo me é meglio che la lasci a voi due...quando lui si sarà svegliato"
"non l'abbiamo contaminata, tranquillo" dico sbattendomi una mano in fronte teatralmente
"si ma... Ecco... Preferirei non dormire nella stanza in cui tu hai... Fatto... dei bei ricordi"
Ecco lo sapevo, mi ha fatto diventare un pomodoro... piccola pomodorina culosexy, mi tornano alla mente i nomignoli di Jas, mi mancano da morire... Jas torna da me...
Dai miei occhi cadono calde lacrime
Cat mi abbraccia avendo capito il motivo del mio pianto"cos'ho detto di male"
"stai zitto per favore, non vedi che l'hai fatta piangere? Rifletti prima di parlare""kim... Mi dispiace"
"kikka, vieni ti porto in camera tua... Tu scendi con gli altri e di a kevin di portare la cioccolata quì""ok amore... Ma che avró mai detto di sbagliato"
"VAI GIÙ SI O NO?"
"amore quando fai così mi fai paura"
"fai bene ad averne"
Sento urlare mentre le mie lacrime cadono sulla spalla di cat***
"kim... Ehm Kikka ti senti meglio"
"puoi chiamarmi anche kim se vuoi"
Dico facendo un sorriso flebile"comunque si sto molto meglio, almeno sento ancora il suo profumo in questa stanza"
"so che ti manca molto e io non sono brava con le parole, e negli abbracci sono un disastro, ma ti voglio bene come una sorella, sei la mia cognatina ti voglio bene, e ce la faremo tutti insieme, passerà lui si riprenderà, poi vi sposerete avrete settordici bambini e io lo coccoleró tutti e gli insegneró i combattimenti e cercheró di essere una brava zia e non faró mai più le cattiverie che mi hanno fatto fare in passato, cercheró di dare il buon esempio"
"cognatina mia, ti voglio bene anche io"
Dico abbracciandola mentre le lacrime scorrevano incontrollate troppi ricordi, troppe emozioni forti che non so controllare"kikka, la cioccolata"
"grazie mille clar"
"di niente, vuoi stare un po'sola?""no no, anzi, più sto sola e più penso, é meglio che restate con me, avete chiamato Charlotte e nik?"
"si stanno arrivando"
"menomale, così un'altra pazzoide si unisce al gruppo"...
"hei cos'é successo?"
dice Charlotte appena entra in camera"niente ha pianto un po' e poi c'é stato un mancamento e stava per svenire, ma adesso stai meglio giusto?"
Risponde clar al mio posto"si si sto meglio"
Dico sorridendo, in realtà se esco da questa stanza staró meglio ma ok"ok mi avete fatto prendere un colpo"
dice sedendosi sul mio letto"ahh ho portato burger king e coca cola venite?"
"SIIIIIIIII"
urliamo tutte in coro
E ci fiondiamo sulle scale
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Ti Odio Ma Non Posso Fare A Meno Di Amarti
RomanceNOME LEI: Kimberly Sanday LUI: Jason Snith CARATTERE LEI: riservata ma socevole, con un passato difficile a causa di suo fratello, che si rivela essere un tossicodipendente e in più un passato oscuro della quale non ne é a conoscenza. LUI: puttani...